John Romita Sr e Stan Lee
Eric Mesa - Creative Commons

Ci ha lasciato oggi, 14 giugno 2023, alla veneranda età di 93 anni, il fumettista John Romita Senior, uno tra i più grandi fumettisti di supereroi della storia e il massimo esponente delle storie di Spider-Man.

L’uomo, l’autore, la leggenda

Poco più che trentenne il giovane disegnatore di fumetti newyorkese cominciò a lavorare per la Marvel Comics occupandosi di Daredevil. È l’addio di Steve Ditko l’anno seguente a permettergli però di diventare presto il nuovo artista della rivista The Amazing Spider-Man. È l’inizio del suo regno.

Il suo romanticismo grafico e le sue idee di sceneggiatura portano l’eroe della Grande Mela a diventare un personaggio di punta della Marvel. Durante il suo magistero Peter Parker affronta alcuni dei cicli di avventure più importanti di sempre, dalla presentazione di Mary Jane Watson alla morte di Gwen Stacy. I temi delle storie si fanno più attuali e audaci, dall’attivismo studentesco alla guerra del Vietnam.

Promosso a direttore artistico nel 1973, il suo operato lo coinvolse nella creazione di personaggi come il Punitore, Wolverine e Luke Cage.

Rimasto sempre vicino alla Marvel Comics, negli anni ‘90 e ’00 soprattutto in copertine e numeri commemorativi, è diventato padre di un altro fumettista nel 1956, John Romita Jr, erede del lavoro paterno sull’Uomo Ragno e disegnatore di Kick-Ass e di alcuni cicli sugli X-Men nei primi anni ‘80.

John Romita Sr ha lasciato un’impronta indelebile nel personaggio, nello stile grafico e nelle storie di Spider-Man, un materiale genetico con cui ancora oggi i lettori e i fan dell’amichevole supereroe di quartiere si confrontano con amore e devozione.

Grazie di tutto, Maestro

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Francesco Gianfelici
Classe 1999, e perennemente alla ricerca di storie. Mi muovo dalla musica al cinema, dal fumetto alla pittura, dalla letteratura al teatro. Nessun pregiudizio, nessun genere; le cose o piacciono o non piacciono, ma l’importante è farle. Da che sognavo di fare il regista sono finito invischiato in Lettere Moderne. Appartengo alla stirpe di quelli che scrivono sui taccuini, di quelli che si riempiono di idee in ogni momento e non vedono l’ora di scriverle, di quelli che sono ricettivi ad ogni nome che non conoscono e studiano, cercano, e non smettono di sognare.