American Honey
American Honey (2016)

La ruvidezza della verità e le strade acide nascoste dai giochi di chi è scappato di casa, occupano un formato 4:3 di disordine dinamico. La camera a mano ritrae sorrisi disperati e sesso a cui lo sguardo aderisce quasi forzatamente. A Star non hanno mai chiesto qual è il suo sogno, neanche a Jake, perché durante il tragitto per rimanere vivi è l’ultimo dei loro problemi. E se non fosse abbastanza? L’aggressione quasi bestiale non ottiene il suo scopo e l’esigenza di realtà diviene quasi fastidiosa, in 2 ore 40 minuti.

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Silvia Pezzopane
Ho una passione smodata per i film in grado di cambiare la mia prospettiva, oltre ad una laurea al DAMS e un’intermittente frequentazione dei set in veste di costumista. Mi piace stare nel mezzo perché la teoria non esclude la pratica, e il cinema nella sua interezza merita un’occasione per emozionarci. Per questo credo fermamente che non abbia senso dividersi tra Il Settimo Sigillo e Dirty Dancing: tutto è danza, tutto è movimento. Amo le commedie romantiche anni ’90, il filone Queer, la poetica della cinematografia tedesca negli anni del muro. Sono attratta dalle dinamiche di genere nella narrazione, dal conflitto interiore che diventa scontro per immagini, dalle nuove frontiere scientifiche applicate all'intrattenimento. È fondamentale mostrare, e scriverne, ogni giorno come fosse una battaglia.