Gay Usa - Mubi

Ho scoperto da poco la piattaforma MUBI e me ne sono letteralmente innamorata. Spulciando nel catalogo ricco di capolavori contemporanei e grandi classici, ho scovato due documentari riguardo l’attivismo LGBTQ+: Gay Usa e Indianara. Pochi film sono dedicati alla storia del movimento per i diritti dei gay e questi due in particolare hanno il pregio di fornire due prospettive storiche diverse. Il primo, uscito nel 1978, ha un focus maggiore sull’orientamento sessuale e sul suo riconoscimento. Il secondo, uscito nel 2019, ha una prospettiva più inclusiva sull’identità di genere.

Gay Usa (1978)

Gay Usa è un documentario uscito nel 1978 e diretto da Arthur J. Bressan Jr. Il film tratta del movimento per i diritti degli omosessuali. Le scene sono composte da fotogrammi di diverse parate del Gay Pride negli Stati Uniti d’America nel 1977. Il film è stato realizzato in un giorno solo da 25 cameraman diversi sparsi per gli Stati Uniti e coordinati dal regista. Cattura un momento in cui il movimento per i diritti dei gay ha affrontato la sua prima reazione organizzata contro la discriminazione nelle rivendicazioni di Anita Bryant e la sua campagna nella contea di Dade.

Gay Usa - Credits: Web
Gay Usa – Credits: Web

Indianara (2019)

Indianara è un documentario diretto da Marcelo Barbosa nel 2019 e vede la diretta partecipazione della protagonista, Indianara Siqueira. Il film ha ricevuto la menzione speciale da parte della giuria, composta tra gli altri da Jonathan Bazzi, del Divergenti Festival Internazionale di cinema trans di Bologna ( di cui vi ho parlato qui).

Indianara è un vero e proprio punto di riferimento per l’attivismo della comunità lgbtq+, in particolare di quella trans, e dei diritti delle prostitute in Brasile. Ha fondato Casa Nem a Rio de Janeiro, un centro di accoglienza per persone trans che senza quella possibilità sarebbero vissute in strada. Il film ripercorre alcuni momenti chiave della storia più recente del Brasile: vediamo Indianara con una spilla con scritto “Lula livre”, il suo attivismo durante il governo di Wilma Roussef, il suo attivismo insieme a Marielle Franco e la partecipazione alla commemorazione pubblica dopo il suo assassinio, le campagne contro l’elezione di Jair Bolsonaro per le sue politiche fortemente omo-transfobiche.

Locandina Indianara - Credits: Web
Locandina Indianara – Credits: Web

Queste due opere ci mostrano aspetti molto diversi dell’attivismo, l’uno pressoché alle origini del movimento, l’altro nella sua fase più recente, che coinvolge attivamente anche donne nere trans come Indianara. Il primo in un clima di speranza, quello degli anni Settanta, per le sorti del movimento, il secondo in un momento nettamente discendente che culmina con l’omicidio di Marielle Franco e l’ascesa al potere di Jair Bolsonaro. Entrambi da vedere, poiché importanti per evidenziare la centralità dell’attivismo e della lotta incessante per i propri diritti (ancora in una zona grigia, almeno nella realtà).

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Chiara Caputi
Nata sotto il segno dei Gemelli il che significa che in me convivono tutto e il contrario di tutto: la letteratura (dalla medievale alle contemporanea), il cinema, il teatro, le serie tv, i fumetti, l'opera, le arti visive e i programmi trash del palinsesto di Real Time. Scrivo di tutto perché «homo sum, humani nihil a me alieno puto»; con un approccio intersezionale e di genere perché credo che le prospettive di tutti e tutte hanno un valore, anche se non ci riguardano personalmente. Il curriculum vitae dice che faccio il dottorato in America, ma non è niente di serio.

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