sabrina-part-4-netflix
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La parte conclusiva di Chilling Adventures of Sabrina (Netflix) mette un punto ad una stagione contorta e sbrigativa, che fa rimpiangere le precedenti (ve ne parlavo qui un mesetto fa).

Ma le ultime due puntate si spogliano degli orpelli della finzione per mostrare la nudità del mezzo, senza fare a meno di un messaggio diretto a chi ha deciso di cancellare la serie. Curiosi?

Il recap necessario

Se con le prime 11 puntate (prima parte) assistevamo ad un divertente e nostalgico revival di serialità anni ’90 come Streghe o Buffy, la seconda parte continua sulla stessa linea apportando dei cambiamenti legati soprattutto al fumetto originale. Nella suddivisione pensata dai creatori le prime due parti risultano come una stagione unica, e il cambiamento si avverte con le 8 puntate della terza parte (se mi state seguendo, è l’inizio della seconda stagione). Le storyline dei personaggi secondari vengono approfondite in modo inaspettato facendo sì che le linee del racconto (ambientate anche in luoghi diversi da Greendale) convivano ironicamente e molte volte evocando un nonsense che allenta le atmosfere dark iniziali.

Chilling Adventures of SabrinaNETFLIX ©

Il 31 dicembre scorso Netflix rilascia la quarta parte, ovvero 8 puntate conclusive, comunicando che la serie non sarebbe stata rinnovata per un’ipotetica quinta parte. I fan non l’hanno presa molto bene, tanto da firmare una petizione per cambiare tale decisione. Probabilmente neanche gli autori e lo showrunner Roberto Aguirre-Sacasa, che hanno manifestato tutte le loro “emozioni” circa la cancellazione nel gran finale, odiato ma necessario, delle avventure di Sabrina.

Chilling Adventures of Sabrina – Part Four

Qui iniziano gli spoiler, quindi se non avete visto gli ultimi episodi fermatevi subito sapendo che ne vale la pena solo per il finale.

Eravamo rimasti allo sguinzagliamento, da parte di Padre Blackwood e dei suoi inquietanti e silenziosi gemelli, degli Orrori Sinistri (The Eldritch Terrors). Demoniache entità proprie di una magia antica e pronte a distruggere la Terra. E Sabrina, troppo indecisa tra la vita da adolescente e quella da Regina degli Inferi, ironicamente sdoppiata in Sabrina Morningstar, minaccia un cortocircuito spazio-temporale pericolosissimo.

Chilling Adventures of Sabrina - © NETFLIX
Chilling Adventures of Sabrina NETFLIX ©

Il tempo è poco e gli eventi vengono concentrati in puntate tematiche. La scelta strutturale è quella di dedicare ogni puntata ad un Orrore diverso, essendo di fatto 8, facendo confluire le conseguenze del loro potere maligno con quelle scaturite dalla scelta, poco saggia, di Sabrina. Infatti il paradosso creato dalle due Sabrine sta facendo entrare i due mondi (terrestre e infernale) in collisione e uno degli Orrori se ne approfitta. Se non ci state capendo molto è normale, perché la sceneggiatura è così contorta da innervosire anche i fan più fedeli. Ma poi arrivano queste due ultime puntate: una dichiarazione d’intenti, un caos gestito a volto scoperto, una novità.

Penultima puntata: L’Eterno

L’Eterno è il nome del settimo Orrore Sinistro, ma anche il titolo di una puntata che sfoggia la bellezza di un magnifico delirio. Innanzitutto c’è un mondo alternativo, nato a causa dei disordini di cui vi parlavo sopra, in cui una Sabrina Morningstar viene mandata per ristabilire l’equilibrio. La ragazza passa attraverso uno specchio magico ritrovandosi nella sua stanza. L’universo parallelo però rivela il meccanismo di finzione svelando il dispositivo. Sabrina si ritrova sul set dello show del 1996 Sabrina vita da strega, con le zie Hilda e Zelda originarie e il Salem pupazzo, ritenuto la star dello show.

Chilling Adventures of Sabrina - NETFLIX ©
Chilling Adventures of SabrinaNETFLIX ©

Tutti i personaggi fanno parte della crew, dagli sceneggiatori, al regista Blackwood agli amici di Sabrina, attori della serie. Salem è l’Orrore Sinistro che tiene tutti in pugno ma che dovrà allearsi con la giovane strega in vista dell’ultimo Orrore, che minaccia anche lui.

Le pagine dei libri negli scaffali sono bianche e ogni elemento è un oggetto di scena: la serie sta giocando con lo spettatore per vedere dove arriva la sua immaginazione. Sono 40 minuti di incalzante perversione del mezzo in cui la celebrazione del confine tra realtà e finzione diverte e terrorizza. Come ogni gioco horror che si rispetti finisce nello splatter estremo.

Ultima puntata: Le montagne della follia (ovvero PS per Netflix)

L’inizio è già un ricordo, la narrazione avviene solennemente al passato come qualcosa che fu e che non tornerà. La Sabrina che era dall’altra parte dello specchio irrompe nel mondo canonico, morendo tra le braccia della “gemella”. L’ultimo Orrore si sta avvicinando: è il Vuoto e spazzerà via ogni cosa. Sabrina, quella che è rimasta, si sente in colpa ed è pronta a tutto per salvare i suoi amici e la sua famiglia. Non saranno poche le peripezie che tenterà: da rinchiudere il Vuoto all’interno del Vaso di Pandora a cambiare corpo per sopravvivere. Ma la verità è che per annientare il Vuoto, Sabrina deve sacrificarsi.

Su un letto di morte, che non ci aspettavamo di vedere, Sabrina abbandona la sua vita mortale, circondata dalle zie e in preda ad un viaggio nella memoria che le fa rivivere tutti i momenti felici della sua vita. La giovane strega giace su un lago di sangue, ed è un finale che oltre a far soffrire, nasconde una verità che non molti hanno colto.

Inaspettatamente, la fine

Fino all’ultimo abbiamo la speranza che un trucchetto riporti in vita la nostra maldestra eroina, ma i trucchi si sono esauriti, come il tempo per la serie di continuare a svilupparsi. È chiaramente un messaggio che intacca il tessuto metanarrativo, arrivando dritto al punto.

Perché?” si chiedono zia Hilda e zia Zelda di fronte ad una statua eretta in onore della loro nipotina, “Non è giusto che non ci sia più“.

Chilling Adventures of Sabrina - NETFLIX ©
Chilling Adventures of SabrinaNETFLIX ©

Non è Sabrina che ha scelto di lasciarci, è stata semplicemente costretta a chiudere in fretta la sua esistenza, e la vita di finzione sullo schermo di sdoppia in quella reale del prodotto seriale distribuito sulla piattaforma che ha deciso di troncarlo. E quale metafora più efficace di una inaspettata e rivoluzionaria morte della protagonista?

Il dolce aldilà dove si ritrova Sabrina negli ultimi minuti è soave, drammatico e senza rimpianti. E avulso da meccanismi commerciali che non fanno più parte del suo dovere di apparire per noi. La libertà raggiunta è appunto un messaggio per le divinità della gestione delle produzioni, che tirano i fili delle nostre opzioni d’intrattenimento.

Silvia Pezzopane
Ho una passione smodata per i film in grado di cambiare la mia prospettiva, oltre ad una laurea al DAMS e un’intermittente frequentazione dei set in veste di costumista. Mi piace stare nel mezzo perché la teoria non esclude la pratica, e il cinema nella sua interezza merita un’occasione per emozionarci. Per questo credo fermamente che non abbia senso dividersi tra Il Settimo Sigillo e Dirty Dancing: tutto è danza, tutto è movimento. Amo le commedie romantiche anni ’90, il filone Queer, la poetica della cinematografia tedesca negli anni del muro. Sono attratta dalle dinamiche di genere nella narrazione, dal conflitto interiore che diventa scontro per immagini, dalle nuove frontiere scientifiche applicate all'intrattenimento. È fondamentale mostrare, e scriverne, ogni giorno come fosse una battaglia.

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