Su Netflix è disponibile la serie Netflix Fate – The Winx Saga
Una nuova produzione per un soggetto nato parecchio tempo fa da Iginio Straffi per una serie animata. Le fate hanno decisamente perso le ali, per guadagnare qualcosa di meglio: la realisticità.
Svegliarsi presto la mattina per fiondarsi su Netflix e vedere come sono diventate le Winx mi ha ricordato quando passavo in edicola prima di entrare a scuola per comprare le figurine dell’album di Alfea da scambiare con le amiche. Ero già adolescente quando succedeva e forse è per questo che mi sono sempre piaciute.
Fate – The Winx Saga nasce da un soggetto ideato da Iginio Straffi e diventa un cartone animato nel 2004 (Winx Club). Ce n’erano tante di fate in quel periodo (basta leggere l’intervista a Francesco Artibani per farsene un’idea), ma le Winx vennero accusate di traviare le bambine con modelli poco opportuni. Avevano le minigonne e i tacchi, ma io ero una liceale e, sebbene la serie animata avesse qualche problema, ne adoravo lo stile e la caratterizzazione. E ora che le cinque ragazze sono “cresciute” voglio continuare a difenderle.
Fate – The Winx Saga
Sono state molte le critiche da parte degli irriducibili affezionati fan alla ricerca di un’infanzia perduta che non riescono proprio a mandare giù il live action Netflix. Basterebbe capire quanto le due cose siano diverse. Hanno in comune un’idea iniziale, che si traduce nel nucleo dei personaggi e nella scuola di magia che frequentano, ma la serie uscita oggi sulla piattaforma si contamina di linguaggi e influenze che provengono maggiormente dalle narrazioni teen degli ultimi anni e che quindi, la rendono affine alle avventure di Sabrina, o alle vicende di Riverdale.
Nella prima puntata si stabiliscono i primi punti cardine che vanno a “disegnare” l’essenza delle protagoniste: il loro background, i poteri che hanno, le insicurezze che tentano di nascondere. Nei dialoghi c’è l’ironia di chi è consapevole dei meccanismi narrativi contemporanei del genere ma anche dell’esistenza del mondo di Harry Potter e della mostruosità in stile Stranger Things.
È arrivato il momento di crescere e capire come continuerà la prima stagione, e abbandonare quelle ali ricoperte di glitter che, come sanno le stesse fate della serie, c’erano in passato, ma poi hanno ceduto il posto ad un’evoluzione.
Continuate a seguire FRAMED anche su Instagram per aggiornamenti sulla serie.