Friends-2-11-screenshot-netflix
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Il primo matrimonio gay nella tv mainstream

Scegliere un episodio leggendario in una serie leggendaria come Friends è davvero difficile, soprattutto per me che sono nata negli anni ’90 e che l’ho vissuta quando ancora andava in onda.

Il mio preferito è sicuramente l’undicesimo episodio della seconda stagione, The One with the Lesbian Wedding, in cui Carol (ex moglie di Ross) e la sua compagna Susan decidono di sposarsi. Monica, Chandler, Joey, Rachel, and Phoebe sono entusiasti di partecipare. Monica è la responsabile del catering e coinvolge tutta la comitiva per preparare gli antipasti. D’altro canto, Ross non è a proprio agio all’idea di partecipare al matrimonio lesbico della sua ex moglie e si rifiuta di partecipare.

Questo episodio è stato la prima rappresentazione di un matrimonio tra persone dello stesso sesso in una serie televisiva mainstream. Per quanto riguarda le sitcom però, è arrivata seconda. Roseanne, solo cinque settimane prima, ha mandato in onda un episodio intitolato December Bride. In questo episodio il personaggio principale officerà il matrimonio tra il collega di lavoro Leon e il suo partner Scott.

Ross come Aiutante Etero 

Dopo un litigio con Susan la sera prima del matrimonio, Carol va a chiedere consiglio a Ross. Nonostante le sue perplessità iniziali, Ross giocherà il ruolo dell’eterosessuale “utile”, convincendo Carol a non lasciarsi fermare da niente e da nessuno se ama davvero Susan. Ross non solo parteciperà al matrimonio, ma accompagnerà Carol all’altare al posto dei suoi genitori che si sono rifiutati di partecipare. I personaggi gay diventano fautori di un cambiamento, di una evoluzione che avviene nel personaggio etero. Il personaggio eterosessuale attua un processo di crescita aiutando il personaggio omosessuale. Dunque, la narrazione non è inclusiva perché è orientata sulla prospettiva eterosessuale. Allo stesso tempo, questa narrazione riafferma l’importanza dell’aiutante e della sua influenza.

L’eterosessuale alla moda 

La madre di Rachel va a fare visita alla figlia a Manhattan per dirle che ha intenzione di divorziare da suo padre. È affascinata dalla mondanità della città e questo suo sentimento culmina durante il matrimonio di Carol e Susan, quando è elettrizzata dall’idea di flirtare con una donna nonostante dichiari la propria eterosessualità. L’atteggiamento della signora Green elettrizzata dalla novità e bizzarria dell’evento, contrasta con quella della comitiva di amici ventenni protagonisti della serie che considerano questo un evento tra i tanti. Come dei veri ragazzi e ragazze eterosessuali emancipati di città.

La ricezione da parte del pubblico

L’episodio è andato per la prima volta in onda negli Stati Uniti il 18 Gennaio 1996. Per via della rappresentazione del matrimonio lesbico l’episodio ha suscitato qualche controversia negli Stati Uniti. Due emittenti televisive, KJAC TV e WLIO , si sono rifiutate di mandarlo in onda giustificando questa scelta con la presenza di contenuti discutibili. Questa faccenda è stata presa sottogamba da parte della stampa dell’epoca a causa dei piccoli mercati di riferimento. Tuttavia, i gruppi di gay e lesbiche americani hanno denunciato apertamente la censura da parte delle suddette reti televisive. Secondo Marta Kaufmann (una delle ideatrici di Friends) la NBC dopo aver mandato in onda questo episodio di Friends si aspettava una valanga di lamentele via telefono e via mail, eppure ne sono arrivate solo quattro.

È possibile catalogare questo episodio di Friends in positivo o in negativo?

Perché nonostante i tempi e l’eccentricità dell’argomento trattato sono arrivate poche lamentele? Perché è stato rappresentato in una maniera estremamente convenzionale e digeribile per il pubblico, fin da quando viene introdotta la coppia. Ron Becker nel suo saggio Gay TV and Straight America, in cui analizza la rappresentazione queer di varie serie americane mainstream, ha notato come Carol e Susan non si siano mai scambiate un bacio in nessuna stagione di Friends, nemmeno il giorno del loro matrimonio. Carol e Susan rappresentano la coppia gay accettabile (e difendibile) da un certo pubblico democratico e progressista, che vive prevalentemente in città. Non è un caso dunque che a ribellarsi alla messa in onda di questo episodio siano state due piccole emittenti di provincia. È quindi Friends una serie superata nella rappresentazione stereotipata che fornisce? Assolutamente sì. Questo episodio non è dunque pionieristico? Lo è.

Sui social siamo abituati e abituate a cercare di indicare e gridare a gran voce cosa è giusto e cosa non lo è. Però, al di fuori di questa bolla esiste una grande scala di grigi, in cui non è sempre tutto giusto e non è sempre tutto da buttare. Questo episodio di Friends è la prova che c’è bisogno di tornare a ragionare in modo complesso sulla realtà e sulle rappresentazioni mediali delle minoranze per cambiare davvero cosa guardiamo e come pensiamo. 

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Chiara Caputi
Nata sotto il segno dei Gemelli il che significa che in me convivono tutto e il contrario di tutto: la letteratura (dalla medievale alle contemporanea), il cinema, il teatro, le serie tv, i fumetti, l'opera, le arti visive e i programmi trash del palinsesto di Real Time. Scrivo di tutto perché «homo sum, humani nihil a me alieno puto»; con un approccio intersezionale e di genere perché credo che le prospettive di tutti e tutte hanno un valore, anche se non ci riguardano personalmente. Il curriculum vitae dice che faccio il dottorato in America, ma non è niente di serio.

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