House of the Dragon. HBO/2022 Home Box Office, Inc. All rights reserved. HBO® and all related programs are the property of Home Box Office, Inc.
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La sigla HBO su fondo nero provoca un brivido, è la stessa che ha anticipato ben 73 episodi di Game of Thrones e per quanto preceda tante altre serie la ricordiamo solo per quella creata da David Benioff e D. B. Weiss. Inizia con un breve assaggio dell’anno 101 lo spin-off House of the Dragon, precisamente quando dopo 6 decenni sul trono, il vecchio re, Jaehaerys Targaryen, si vede costretto ad optare per una scelta diversa dai suoi diretti discendenti e designare il sovrano successivo.

Un uomo e una donna sono le due scelte possibili: il cugino Viserys Targaryen, in procinto di diventare padre lui stesso, e la nipote, Rhaenys Targaryen. In questi pochi minuti la prima puntata di House of the Dragon setta la disposizione degli snodi fondamentali che si andranno a ripetere come leitmotiv frastornanti per le puntate successive. Ovvero che una donna non può salire sul trono di spade, proprio per questo i lord votano per l’ascesa di Viserys.

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Ma la voce narrante è proprio quella di una donna, Rhaenyra Targaryen, la figlia di Viserys, che da adulta racconta come in un flashback il passato della famiglia dei draghi, lo dice apertamente, quell’uomo dall’aspetto gentile affiancato da una donna dai capelli d’argento è suo padre. Lei è una delle protagoniste di House of the Dragon e il suo punto di vista, a quanto pare, è l’occhio che scruta oltre il passato e il presente, per riportare i sanguinari e opachi eventi di una dinastia arrivata fino a Daenerys, un’altra donna che avremmo voluto vedere sul trono di spade.

Molti anni prima dell’arrivo dell’inverno (quell’inverno): il primo episodio

Uno stemma dorato nel buio, una storia avvenuta ben 172 anni prima della morte del Re Folle e della nascita di Daenerys, sua figlia. Siamo al nono anno di regno del re Viserys Targaryen. House of the Dragon è la saga familiare dei Targaryen, ad Approdo del Re sventolano bandiere rosse e nere e Rhaenyra è poco più di una bambina. Cavalca un drago e sua madre aspetta un altro bambino, ovviamente il re confida in un maschio.

In poco più di un’ora non abbiamo un quadro completo, come in Game of Thrones l’inizio è una presentazione incerta di quello che potrebbe sembrare un Beautiful medievale con un tantino di fantasy, ma se GOT ha smentito questa prima impressione, confido che House of the Dragon possa fare lo stesso. Sesso e violenza, codici distintivi della serie originale, sono anche qui: avrete le vostre mutilazioni e i vostri bordelli ve lo assicuro, ma con un pizzico di maturità in più, soprattutto nella scrittura che è asciutta e precisa.

La famiglia Targaryen e i personaggi principali

Oltre al re Viserys (Paddy Considine), alla regina Aemma (Sian Brooke) e alla loro Rhaenyra (Emma D’Arcy), il nucleo Targaryen richiede all’appello anche l’elemento inquieto della famiglia, ovvero il fratello più giovane del re, Daemon Targaryen (Matt Smith). Abile guerriero ed esperto nel cavalcare draghi, adorato dalla nipote ma detestato dalla maggior parte del consiglio del re.

Immediatamente il personaggio più controverso e interessante, Daemon consuma i suoi dispiaceri in silenzio mentre all’esterno mostra violenza efferata. A contrastarlo più di chiunque altro è il Primo Cavaliere del re, Ser Otto Hightower (Rhys Ifans).

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Ovviamente senza dimenticare Rhaenys, denominata “Regina Che Non Fu Mai”, sposata con Lord Corlys Velaryon, che siede al Consiglio del re.

La storia si ripete

L’intero reame è in attesa del nuovo erede, dopotutto è il motivo per cui non abbiamo perso una puntata di GOT, quel bisogno di conoscere la risposta, come se Westeros fosse casa nostra e i giochi a cavallo il nostro passatempo. Ma se non fosse maschio? Avete già capito: la situazione di qualche anno prima si ripeterebbe. Solo che adesso i due discendenti sono zio e nipote.

SPOILER: Quel rapporto così tenero che rivela la vera vulnerabilità di Daemon verso la nipote Rhaenyra sarà il tesoro prezioso a rischio. Poiché l’erede sarà sì un maschio, ma morirà poco dopo la nascita, causando anche la morte della regina. Il re Viserys contribuirà a cambiare le cose? Assolutamente sì, la piccola verrà designata per il trono, in seguito all’ennesimo comportamento avventato di suo zio.

House of the Dragon inizia quindi appagando il nostro bisogno di draghi e ponendo una domanda a cui non c’è mai stata una risposta: sarà una principessa Targaryen a salire sul trono di spade?

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Silvia Pezzopane
Ho una passione smodata per i film in grado di cambiare la mia prospettiva, oltre ad una laurea al DAMS e un’intermittente frequentazione dei set in veste di costumista. Mi piace stare nel mezzo perché la teoria non esclude la pratica, e il cinema nella sua interezza merita un’occasione per emozionarci. Per questo credo fermamente che non abbia senso dividersi tra Il Settimo Sigillo e Dirty Dancing: tutto è danza, tutto è movimento. Amo le commedie romantiche anni ’90, il filone Queer, la poetica della cinematografia tedesca negli anni del muro. Sono attratta dalle dinamiche di genere nella narrazione, dal conflitto interiore che diventa scontro per immagini, dalle nuove frontiere scientifiche applicate all'intrattenimento. È fondamentale mostrare, e scriverne, ogni giorno come fosse una battaglia.

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