How I Met Your Father. Photo by: Patrick Wymore/Hulu
How I Met Your Father. Photo by: Patrick Wymore/Hulu

How I Met Your Father richiama inevitabilmente il nome di una serie che ha fatto la storia: How I Met Your Mother. E infatti, lo show non fa nulla per nascondere di essere liberamente ispirato a quello creato da Carter Bays e Craig Thomas nel 2005.

Anzi, How I Met Your Father si presenta dichiaratamente come uno spin off ambientato nel 2022. E, come la serie “padre”, si apre con la protagonista, Sophie (Hilary Duff nel presente e Kim Cattrall nel futuro) che, ormai madre di un figlio maggiorenne, decide di raccontargli come ha conosciuto il padre. E da qui, si apre quello che si prospetta essere un lungo, lunghissimo flashback, che racconterà di come Sophie ha conosciuto (presumibilmente) l’amore della sua vita.

Il pilot

Già a partire dal pilot, è inevitabile fare i confronti fra How I Met Your Father e How I Met Your Mother.

Anzi, probabilmente molti fan del “genitore” saranno stati scettici a iniziare lo show, partendo dal presupposto che sarebbero rimasti delusi. Ma quella che si prospetta è una vera e propria sorpresa.

How I Met Your Father non vuole emulare nessuno e non ha neanche per un secondo la pretesa di farlo. Sophie è sì una ragazza romantica, che sogna di incontrare l’uomo della sua vita, ma nulla ha a che vedere con Ted Mosby. Quest’ultimo, lo si capisce fin da subito, ha una vena di malinconia, un sentore di speranza disillusa che Sophie è ben lungi dall’imitare.

La protagonista di How I Met Your Father, per quanto sognatrice, è una ragazza molto ben a contatto con la realtà. Ha i piedi per terra, nonostante la sua stramberia. E, a prima vista, ricorda molto più Jessica Day di New Girl, piuttosto che Ted. Sophie non comunica malinconia, anzi. È vivace, solare, allegra, romantica, ma non illusa. Sa giostrarsi molto bene su Tinder, al punto che è riuscita a combinare ben ottantasette appuntamenti nel giro di un anno. Certo, tutti falliti miseramente, ma lei non sembra farne un dramma. Mentre Ted Mosby fa un dramma per qualunque cosa.

Una protagonista diversa

Con questo non si sta dicendo che Sophie sia un protagonista migliore di Ted. Anzi, How I Met Your Mother funzionava a meraviglia proprio perché Ted era così. La serie si è sempre posta come una comedy dal sapore dolceamaro, con momenti riflessivi e quasi poetici. I protagonisti erano millennials alla deriva, alla disperata ricerca di un amore al quale delegare la risoluzione di tutti i loro problemi.

I protagonisti di How I Met Your Father, invece, nonostante tutti i disagi degli appena trentenni alle prese con la giungla urbana, affrontano il dramma di diventare adulti con molta più autoironia. Un po’ come i ragazzi del loft di New Girl, appunto.

E anche la Sophie del futuro, sembra, almeno a un primo sguardo, una donna che non guarda con malinconia al passato. Bensì, una madre che vuole condividere le sue brillanti esperienze di vita con il figlio. Poi, chissà, forse anche How I Met Your Father ci riserverà una botta esistenziale alla fine. Ma per ora, la piega che sembra prendere la trama non dovrebbe essere quella.

How I Met Your Father. Photo by: Patrick Wymore/Hulu

Il punto, dunque, non è fare il confronto con How I Met Your Mother. Ma godersi la serie per ciò che è

A parte qualche Easter Egg come l’appartamento in cui vivono gli amici di Sophie e della coinquilina Valentina, Jesse e Sid, che è dichiaratamente quello di Lily e Marshall, la serie non ha nulla a che vedere con il parente più anziano.

I tempi sono cambiati, quindi anche i protagonisti e lo spirito dello show non possono essere gli stessi. Innanzitutto, perché non avrebbe senso riproporre degli schemi triti e ritriti. Dall’altra parte, gli “appena trentenni” del 2022 non sono gli stessi del 2005.

Forse, nonostante tutto, ad essere più presente oggi è la risposta autoironica agli eventi. Oppure i giovani adulti sono talmente disillusi che non si preoccupano più della costante ricerca di una poesia dal sapore agrodolce. Sono in grado di godersi la vita per ciò che è, guardando anche ai piccoli piaceri. Come una bella giornata di sole, o la compagnia degli amici. Perché è chiaro che l’amore, per Sophie, non è tutto.

Certo, ci spera, si augura di trovare al più presto l’uomo della sua vita. Perché lei ci crede a quel filo invisibile che collega due esseri umani e al destino che li farà incontrare. Ma durante il viaggio, nulla le impedisce di fare nuove amicizie, di perdersi in feste divertenti, constatando (con finto sdegno) il suo essere immatura. Ma perché tutto sommato le piace, non essere ancora del tutto nel mondo degli adulti. Non perché non sia pronta, ma perché non ha voglia di entrarci. Non ancora, perlomeno.

How I Met Your Father offre al suo pubblico esattamente ciò che è richiesto: risate, intrattenimento di qualità e una buona dose di sarcasmo. Perché i nuovi trentenni sono fatti così. E questa serie è fatta su misura per loro.

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