
In Italia è ancora inedita, ma I May Destroy You ha già fatto breccia nel cuore di chiunque sia riuscito a vederla in anteprima. Rilasciata a giugno negli Stati Uniti e in Gran Bretagna, costituisce a livello produttivo anche una grande collaborazione tra HBO e BBC. Autrice, sceneggiatrice e co-regista è Michaela Coel, già nota per la serie comico-grottesca Chewing Gum, da lei creata per Netflix.
In questa seconda serie Coel cambia decisamente tono, raccontando il trauma personale di una violenza e il lungo processo di elaborazione. I tratti comici non mancano, ma si tratta di un umorismo necessariamente più cupo e in linea con la drammaticità della trama. Non vogliamo ancora spoilerare troppo, in attesa di una data italiana, ma intanto proponiamo i due diversissimi trailer per il pubblico statunitense (HBO) e quello inglese (BBC).
È evidente che la versione HBO punti a spiegare il contenuto e l’evoluzione dei 12 episodi, presentando in maniera piuttosto lineare sia i personaggi sia gli eventi. Il trailer inglese, invece, mira a evocare lo stato d’animo della protagonista, la confusione, la perdita del controllo sulla propria vita. Come spiega Michaela Coel alla BBC, infatti: «La serie ruota attorno a quel momento in cui ti è stato rubato il consenso e hai perso il potere di prendere una decisione. Puntarsi il dito contro e incolpare se stessi è la cosa più inutile» .
I May Destroy You, un necessario passaparola
Sembra strano ma ancora in Italia se ne parla relativamente poco, anche se I May Destroy You è già considerata uno dei prodotti migliori dell’anno. Proprio perché nata dall’esperienza della stessa autrice e interprete, affronta temi delicati e caldi senza cadere nella trappola di facili stereotipi. Ogni personaggio è complesso, al di là delle azioni che compie o che subisce: non si parla solo di vittime e carnefici.
Ha le carte in regola per diventare il caso della stagione e noi spargiamo la voce, nella speranza che I May Destroy You trovi un pubblico reattivo e preparato ad accogliere una serie che riserva sorprese stilistiche e un carico emotivo non indifferente. Presto, si spera visto il successo già registrato, arriverà la data italiana.