La rivista L’Indiscreto diventa di carta, dal 18 maggio in libreria il numero zero: Il fine del mondo, a cura di Francesco D’Isa, Enrico Pitzianti ed Edoardo Rialti.
Fin dalla sua nascita come magazine online la rivista L’Indiscreto ha sempre avuto tra i suoi scopi quello di farsi mappa e specchio della stranezza dei tempi, valorizzando voci antiche e nuove del dibattito culturale italiano e internazionale, pubblicando articoli, approfondimenti e saggi inediti, ma anche traduzioni, recensioni, narrativa e altre sperimentazioni. La via strana, inattuale e comparata che L’Indiscreto ha proposto e continua a proporre online, da oggi si arricchisce grazie a una collana nata con la collaborazione di Edizioni Tlon ed Edizioni Pananti.
Declinando anche in questo nuovo formato la vocazione all’approfondimento e l’approccio interdisciplinare che sempre hanno contraddistinto il magazine online, ogni numero di questa nuova rivista cartacea sarà dedicato a un argomento specifico e ospiterà vari saggi di vecchie e nuove firme della rivista, un’intervista a una figura autorevole che possa aiutare a decodificare le diverse implicazioni del tema, un saggio inedito in traduzione, scelto tra firme estere interessanti e poco note al grande pubblico italiano. A corredo di ogni volume, infine, un’opera inedita di narrativa breve.
Il numero zero
Titolo e tema del numero zero de L’Indiscreto è Il fine del mondo, una riflessione intorno a questo concetto letto in entrambe le sue accezioni: fine come scopo ultimo e fine come conclusione, tenuti insieme come mappa concettuale per affrontare la complessità dei tempi presenti.
Hanno raccolto la sfida: Gianluca Didino, Ilaria Gaspari, Raffaele A. Ventura, Roberto Paura, Edoardo Rialti, la scrittrice polacca Bogna M. Konior (con un saggio sul meme come forma di cultura dell’apocalisse ed espressione della crisi politica ed esistenziale contemporanea), Valentina Maini (con un racconto inedito in cui traduzione, scrittura e vita si intrecciano al punto da confonderne fini e confini reciproci), e lo scrittore americano Gary Lachman in un’imperdibile conversazione con Francesco D’Isa, in cui delinea un interessante e quanto mai attuale percorso di Geopolitica dello spirito, alla ricerca delle reciproche influenze tra eventi e simboli storici della contemporaneità, in un percorso che giunge fino alla guerra in Ucraina.
Il volume L’Indiscreto. Il fine del mondo verrà presentato al Salone del libro di Torino sabato 21 maggio alle ore 18.15 con Gary Lachman insieme a Maura Gancitano, Andrea Colamedici e Francesco D’Isa.
Qui trovate la recensione de L’assurda evidenza. Un diario filosofico, di Francesco D’Isa, EDIZIONI TLON.
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