Loki
(L-R): Loki (Tom Hiddleston) and Sophia Di Martino in Marvel Studios' LOKI, exclusively on Disney+. Photo courtesy of Marvel Studios. ©Marvel Studios 2021. All Rights Reserved.

Nell’episodio 1×03 abbiamo lasciato Loki e Sylvie su Lamentis, apparentemente senza via di scampo. I due sembrano rassegnati alla fine ormai prossima e seduti su una roccia contemplano la rovina della luna, in procinto di schiantarsi contro un gigantesco pianeta. Sotto una pioggia di meteoriti sempre più forte, Sylvie confessa il suo rammarico. Fa fatica ad accettare il fallimento, anche davanti alla prospettiva di una morte imminente. Anzi, questa idea la fa precipitare ancora di più nello sconforto, perché si rende conto che morirà senza essere riuscita a portare a compimento il suo piano, l’unica cosa a cui aveva dedicato la sua intera esistenza.

Ma qui interviene Loki che, per la prima volta nella sua vita, non solo si trova a confortare qualcuno, ma anche a manifestare la sua ammirazione. Inaspettatamente, il Dio degli Inganni ammette la superiorità di Sylvie. Rapita da piccola dalla TVA, si è trovata a dover imparare la magia da sola e ad attuare un piano colossale, senza contare sull’aiuto di nessuno. E dopo aver sottolineato tutto questo, Loki conclude il suo discorso con: “Sei magnifica”.

Mai prima d’ora abbiamo sentito Loki apprezzare un’altra creatura all’infuori di lui. E questo ci spiazza.

Ma proprio nel momento in cui sembra che stia per nascere qualcosa di romantico fra i due, ecco che lo spettatore viene immediatamente trasportato nella sede della TVA. Mobius e gli altri stanno disperatamente cercando qualche anomalia temporale che possa rivelare la posizione dei Loki fuggitivi, senza successo. Ma ecco che, improvvisamente, si verifica un evento Nexus senza precedenti. Una ramificazione temporale mai vista prima viene segnalata proprio su Lamentis. I Minutemen aprono due portali davanti a Loki e Sylvie, costringendoli ad entrare. Non appena arrivati nella sede della TVA sani e salvi, i due vengono catturati e separati.

Loki viene portato in una sala dove Mobius cerca di interrogarlo. Ma davanti alla sua reticenza, il Minuteman scaglia il Dio degli Inganni in una sorta di cella temporale. Loki si trova in un loop in cui è costretto a rivivere un momento particolare della sua vita. Quando, per fare un dispetto, ha tagliato una ciocca di capelli a Sif. La guerriera asgardiana si scaglia contro di lui furiosa e, dopo averlo malmenato, gli dice delle parole terribili. Gli urla addosso che è solo e lo sarà per sempre.

La scena sembrerebbe un siparietto comico, ma in realtà è fondamentale ai fini della trama e non solo.

Perché il loop temporale che Loki è costretto a rivivere è proprio questo? Ci sono stati tanti altri momenti drammatici nella sua vita, che potrebbero costituire il suo inferno personale. Questo momento è stato scelto per un motivo ben preciso. Perché sottolinea la più grande paura di Loki: quella di rimanere da solo.

Dopo questo intermezzo, l’episodio prende una piega inaspettata. Mobius comincia a riflettere davvero sulle parole che Loki gli ha rivolto prima di essere scagliato nel loop temporale. Cioè che Sylvie ha scoperto che i Minutemen sono tutti delle Varianti e non degli esseri creati appositamente dalla TVA. Si tratta di persone normali, che sono state catturate di forza, manipolate e private dei loro ricordi, perché servissero i Custodi del Tempo. Inizialmente Mobius non crede a Loki, ma poi, riflettendo attentamente, viene colto dai dubbi. Dubbi che si rivelano reali.

Ed ecco che Mobius, da sempre fedele alla TVA, si ribella e decide di liberare Loki, per far emergere tutta la verità. Contemporaneamente, Sylvie riesce a convincere della sua scoperta anche B-15. In realtà, convincere i Minutemen della loro vera origine non è così difficile. La verità è annidata dentro di loro, anche se a livello irrazionale. I loro ricordi della vita passata sono lì, latenti e aspettano solo che qualcuno li faccia riemergere.

Si arriva dunque alla resa dei conti

Ravonna scopre che Mobius sta tramando con Loki e fa irruzione nella sala dove i due stanno parlando. Mobius a quel punto si ribella, affermando di voler scoprire quale sarebbe stata la sua vita, se solo non gli fosse stata rubata dalla TVA. E proprio all’apice del suo monologo, Ravonna lo attacca, cancellando l’uomo dalla realtà.

La donna prende poi Loki e Sylvie e li conduce al cospetto dei Custodi del Tempo. Ed ecco il momento che tutti aspettavamo: la presentazione dei famigerati capi della TVA. Delle creature mistiche e misteriose che hanno suscitato non pochi interrogativi. Ma ci accorgiamo subito che qualcosa non va. I Custodi sembrano finti, troppo artificiosi. Lo spettatore esperto pensa immediatamente a un problema di CGI. Ma è possibile che in una serie tv così ben fatta ci sia un difetto così clamoroso? E infatti così non è. Sylvie e Loki, aiutati da B-15, danno inizio a un combattimento contro i Minutemen e Ravonna. Sylvie attacca i Custodi, colpendone uno alla testa. Ed ecco la verità: la testa della creatura cade a terra, rivelando un groviglio di cavi. I Custodi sono degli androidi.

La situazione sembra ora essersi calmata. E finalmente possiamo apprezzare Loki in tutta la sua fragilità. Con grande difficoltà, il Dio degli Inganni guarda Sylvie negli occhi e inizia a vacillare. Non abbiamo mai visto Loki così vulnerabile prima d’ora. Sta per confessarle di essere innamorato di lei, ma non riesce in quella che è forse l’impresa più difficile della sua vita. Viene colpito alle spalle da Ravonna, che lo elimina dalla realtà.

La scena post-credit

Senza dubbio il finale di questo episodio di Loki ci lascia esterrefatti e con l’amaro in bocca. È vero, siamo già abituati a considerare Loki morto. Non è certo la prima volta che succede. Ma stavolta davvero non eravamo pronti. Proprio nel momento in cui il dio si apre e si mostra in tutta la sua fragilità e la sua meravigliosa umanità, viene ucciso. Un finale di puntata a dir poco inaccettabile, per quanto sublime. E infatti in nostro soccorso interviene la scena post-credit.

Loki sembra risvegliarsi in una landa desolata. Sullo sfondo si vedono dei palazzi distrutti, inclusa la torre degli Avengers. Dettaglio che ci fa supporre si tratti di New York. “Sono morto?”, chiede Loki. Una voce gli risponde: “No. Ma lo sarai, se non vieni con noi”. L’inquadratura cambia e ci mostra uno strano spettacolo: vediamo un uomo impellicciato che brandisce un martello, un anziano con un copricapo con due lunghe corna e un bambino che tiene in braccio un coccodrillo. Si tratta di quattro Varianti di Loki.

Loki, 1×04 – Credits: Marvel Studios/Disney

L’uomo con il martello è “Loki Vanaglorioso”, una versione che però non ha corrispettivi nei fumetti Marvel. L’uomo anziano è il Loki tradizionale, con il costume originale ideato da Jack Kirby (comparso in Journey Into Mistery #85). C’è “Kid Loki”, in riferimento a quando, dopo la sua morte durante l’Assedio di Asgard, il Dio degli Inganni si reincarnò in un bambino. Infine, il Loki coccodrillo fa riferimento a un particolare fumetto nel quale Thor era un ranocchio che brandiva un martello.

Questo omaggio ai fumetti Marvel è chiaramente una strizzata d’occhio ai fan di vecchia data, che però, non può che risultare gradito. Soprattutto perché ci è ormai chiaro che Loki è vivo, seppure in una dimensione temporale imprecisata.

Ancora non ci è dato sapere che cosa sia effettivamente successo, anche se le ipotesi non tardano ad arrivare. C’è chi ipotizza che Loki sia troppo potente per essere eliminato del tutto. Altri che la TVA abbia mentito sul suo potere effettivo e che in realtà non è in grado di eliminare le persone. E in effetti, questa possibilità è piuttosto fondata. D’altronde, la TVA ha già mentito su molte cose, inclusa la natura dei Custodi del Tempo. Inoltre, già prima aveva fatto credere di avere poteri immensi, creando dal nulla i Minutemen che, invece, altro non sono che Varianti a cui sono stati eliminati i ricordi.

Ma non è per questo che ricorderemo l’episodio 1×04 di Loki

Ciò che più colpisce di questo episodio, è l’umanità di Loki stesso. Per la prima volta dopo anni lo vediamo innamorato di qualcun altro. Certo, è una variante di sé stesso, ma non è narcisista come afferma cinicamente Mobius nel momento in cui scopre dell’attrazione che il dio prova per Sylvie.

Sylvie è una persona diversa, catturata dalla TVA in tenera età. Ha un background completamente diverso da Loki ed è cresciuta da sola, senza sapere cosa fosse l’affetto di una madre. Loki, per quanto figlio non voluto di Odino, adottato solo per negoziare una tregua fra Asgard e i Giganti del Ghiaccio, ha vissuto un’infanzia. Ma nonostante ciò, ha sempre sentito un vuoto nella sua vita, come Sylvie.

I due sono anime perdute alla deriva, che temono la solitudine e trovano conforto l’una nell’altra. E, visto il loro passato così dissimile, non possono definirsi affatto la stessa persona. Il loro amore è puro e sincero, scevro di egoismo e narcisismo come si potrebbe inizialmente pensare. In questo episodio emerge finalmente tutto il dramma umano di Loki, condannato alla perenne solitudine. Come dice anche Sif, Loki ha sempre creduto di essere solo. Ma ora non lo è più. E questo sconvolgimento crea un evento Nexus senza precedenti. Due anime solitarie si incontrano in qualche punto imprecisato dello spazio e del tempo e sconquassano l’Universo. Non c’è nulla di più poetico.

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