Love Craft Country Strange Case - HBO

Lovecraft Country è la nuova serie HBO ispirata all’omonimo romanzo di Matt Ruff (2016) che affronta il tema e il trauma del segregazionismo statunitense intrecciandolo alla letteratura e al cinema di genere, dall’horror alla fantascienza. L’abbiamo già presentato nella nostra recensione, ma qui ci focalizziamo sugli innumerevoli riferimenti artistici, letterari, culturali e filosofici che la rendono imperdibile.

Ecco la nostra Guida a Lovecraft Country. Per ovvie ragioni, la Guida contiene SPOILER!

Le coordinate generiche di Lovecraft Country

Non si può che iniziare dal riferimento più evidente, quello a H.P. Lovecraft. Oltre al nome nel titolo, la serie dà vita a uno dei mostri del maestro dell’horror, lo Shoggoth. Lo Shoggoth appartiene all’universo del Ciclo di Cthulhu, nello specifico ai romanzi brevi Alle montagne della follia, La maschera di Innsmouth e La cosa sulla soglia. Lovecraft lo descriveva come una bolla protoplasmica, senza forma definita, con centinaia di occhi sulla sua superficie. Nella serie mantiene il riferimento agli occhi ma acquista un corpo bestiale e mutevole. Sono suoi anche i tentacoli che si vedono nelle immagini promozionali.

Riferimenti generici, esterni alla cultura afroamericana

Proseguendo nell’ordine degli episodi, il quarto Una Storia di violenza mostra un Two-Spirit della tribù degli Arawak. Due Spiriti è il termine-ombrello, in questo caso anacronistico, con cui negli ultimi anni si indica un genere maschile e femminile insieme. Fa parte esclusivamente della cultura americana autoctona, impropriamente detta indiana, tanto che ogni popolazione nativa ha la sua specifica espressione linguistica per indicare questo concetto. Nell’episodio è rappresentato anche fisicamente da Yahima, che ha attributi femminili e genitali maschili (anche se non è un concetto del tutto assimilabile all’ermafroditismo, per questo un po’ troppo letterale in questo caso).

Il quinto episodio, Lo strano caso fa diretto riferimento nel titolo a Lo strano caso del Dr Jekyll e Mr Hyde. Come il celebre racconto gotico di Robert Louis Stevenson, infatti, anche questo capitolo racconta uno sdoppiamento particolarmente macabro di personalità, con protagonista Ruby (Wunmi Mosaku).

Il sesto episodio, Incontriamoci a Daegu, innanzitutto prende il nome dalla grande citazione cinematografica subito evidente nelle vicende: Incontriamoci a Saint Louis (1944), di Vincente Minnelli, con Judy Garland. La particolarità, tuttavia, è che è interamente basato sulla cultura coreana. In esso vediamo cioè la storia del protagonista Tic (Atticus), in guerra, ma soprattutto in relazione al suo primo amore Ji-Ah (Jamie Chung).

Ji-Ah (Jamie Chung) . Lovecraft Country HBO
Ji-Ah (Jamie Chung) . Lovecraft Country HBO

Come abbiamo anticipato nella recensione, lei è posseduta dalla kumiho o la volpe a nove code, uno spirito (maligno) che in realtà esiste in molte culture. È la Kitsune in Giappone, la Huli Jing in Cina e la Succuba nell’Antica Roma, un demone che prende sembianze femminili e attraverso il sesso punisce gli uomini. In questo caso è stata evocata dalla madre di Ji-Ah per uccidere il patrigno, stupratore della ragazza. E qui si potrebbe aprire una parentesi infinita sui revenge movie che finirebbe all’ultimo Promising Young Woman, ma rimandiamo il discorso a un altro contesto.

Il settimo episodio I Am (di cui trovate un approfondimento nella Parte II) è anche quello dedicato a Hippolyta, moglie di George e zia di Tic. La inserisco nei riferimenti generici, però, perché porta un nome particolare, risalente alla mitologia greca. Ippolita era infatti la regina delle Amazzoni. La Guerriera, dalla notte dei Tempi, tenetelo a mente quando scoprirete questo meraviglioso personaggio.

Infine, ultimo riferimento generico è lo strano simbolo che compare ripetutamente sui corpi di Christina, Leti e altri personaggi. La cicatrice è simbolo dell’invulnerabilità, della protezione dalla magia e, oltre a essere essenziale nelle vicende narrate, ricorda il Marchio di Caino. Un simbolo biblico che viene sottolineato anche dall’autore del soggetto originale, Matt Ruff, che intitola una parte del romanzo proprio The Mark of Caine.

Per i riferimenti specifici alla cultura afroamericana in Lovecraft Country, invece, consultate la seconda parte (qui il link) della Guida.

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2 Commenti

  1. […] Intorno a loro ruotano Hippolyta (Aunjanue Ellis), Ruby (Wunmi Mosaku), Diana/Dee (Jada Harris) e Christina Braithwhite (Abbey Lee). Queste ultime due trasformate da personaggi maschili nel libro a personaggi femminili sullo schermo, per evidenziare la loro personale lotta di genere in un mondo di uomini. Interessante, inoltre è il personaggio di Ji-Ah (Jamie Chung), assente nel libro ma fondamentale nell’adattamento. È il primo amore di Atticus, un’infermiera coreana posseduta dallo spirito maligno del kumiho, ma arriveremo anche a quello, nella nostra Guida ai riferimenti. […]

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