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Apre oggi 7 dicembre la stagione 2021-2022 del Teatro alla Scala con il Macbeth di Giuseppe Verdi.

Un titolo con cui il Maestro Riccardo Chailly chiude il ciclo sul “giovane” Verdi iniziato con Giovanna d’Arco, nel 2015 e seguito da Attila del 2018.

Per questa prima scaligera il direttore musicale ha scelto di eseguire la seconda versione dell’opera, del 1865, seppur integrando la morte di Macbeth (presente nella versione del 1847).

Le varie componenti dello spettacolo sono affidate a un team già consolidato nelle prime scaligere degli ultimi anni: la regia è firmata da Davide Livermore, le scene dal gruppo Giò Forma mentre i costumi sono affidati a Gianluca Falaschi.

La tragedia del potere

Da Attila a Tosca, Davide Livermore sembra incentrare le sue regie scaligere sul tema del potere. In Macbeth, questa tematica è particolarmente presente (sia in Shakespeare che in Verdi).  Un sentimento pericoloso che porta Lady Macbeth e il consorte in un vortice di gesti efferati, e che alla fine travolge gli stessi protagonisti portandoli alla pazzia e alla distruzione.

Per raccontare questo, i Giò Forma, in accordo con il regista, spostano l’ambientazione in una metropoli contemporanea: il grattacielo diventa simbolo potente dell’ambizione dell’uomo ad ergersi sopra il mondo per controllarlo e dominarlo.

Un’opera estremamente coinvolgente dal punto di vista musicale, grazie soprattutto ai bellissimi cori di Verdi, partendo dalla tregenda di streghe del primo e del terzo atto, al “Patria oppressa!” fino al potente coro finale. La presenza di una seconda orchestra nel retropalco, l’intervento del coro delle voci bianche e le parti danzate contribuiscono a far apprezzare quest’opera anche al pubblico che si avvicinerà per la prima volta alla lirica seguendo lo spettacolo in televisione.

Luca Salsi sarà Macbeth e al suo fianco la suprema Anna Netrebko, nelle vesti della terribile Lady.

Dove guardarla

Macbeth sarà in diretta dal Teatro alla Scala dalle 17:45 su Rai1 e Radio3 e disponibile su RaiPlay per 15 giorni dopo la prima.

A questo link trovate il trailer in onda in questi giorni sulle reti RAI.

Continuate a seguire la programmazione di FRAMED dedicata oggi a Macbeth.

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Roberto Boldini
Sono un ragazzo di campagna con la testa tra le nuvole immerso tra mille progetti, se fossi una canzone sarei Confessioni di un malandrino di Branduardi. Dopo la laurea in Scenografia a Brera ho intrapreso un corso di specializzazione presso i laboratori della Scala. Quello che più mi piace è raccontare punti di vista: lo faccio disegnando, scrivendo, progettando. Più che le storie mi attraggono le persone, la loro psicologia, come vengono resi sullo schermo o su un palco il loro dramma interiore e la loro personalità (fantasticando su come le renderei io).

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