Oceania 2. Copyrights 2024 Disney Enterprises, Inc. All Rights Reserved
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Oceania 2 arriva al cinema il 27 novembre 2024: a distanza di otto anni dal primo film, la protagonista, Vaiana, è cresciuta, e con lei il cast chiamato a doppiare una seconda volta le avventure del popolo del reef, qui alle prese con nuove e significative decisioni per il futuro.

Si è tenuta a Roma la conferenza stampa di presentazione del film con la presenza del regista David Derrick Jr., di Emanuela Ionica e Chiara Grispo, che interpretano rispettivamente i dialoghi e le canzoni di Vaiana, e di Fabrizio Vidale, che presta la voce a Maui. Tra i nuovi personaggi di Oceania 2 (che sono tantissimi e tutti da scoprire) compare Matangi, una figura misteriosa che ha la voce di Giorgia, anche interprete del brano Perditi. La cantante, purtroppo non presente in conferenza, ha registrato un video messaggio per raccontare l’esperienza di far parte di Oceania 2, un sequel veramente sorprendente (qui la recensione).

Tra gli altri doppiatori, torna Angela Finocchiaro nel ruolo di Nonna Tala, qui breve seppur fondamentale, mentre Danilo Salpietro è il cantastorie Moni, Giulia Luzi è  l’inventrice Loto, e Marco Mete il contadino Kele, insieme formano il nuovo equipaggio al fianco di Vaiana.

Il bisogno di perdersi per ritrovarsi

Dopo aver trovato la sua strada, la giovane protagonista deve capire come proseguirla. È questo il cuore di Oceania 2, in cui l’evoluzione del personaggio è raccontata anche attraverso la sua voce. Tornano le due doppiatrici Emanuela Ionica e Chiara Grispo, ritrovando l’eroina a cui prestano la voce diversa, più matura, pronta ad assumere il ruolo di guida e non solo quello di avventurosa navigatrice.

Ogni giorno dobbiamo scegliere chi vogliamo essere, Vaiana ad un certo punto deve scegliere se rimanere la stessa, o se andare oltre, questo ci rappresenta tutti, racconta Emanuela Ionica, che sente una grande vicinanza con il percorso della protagonista, sottolineando quanto il secondo film si differenzi per tecnica a proposito del doppiaggio, ma anche per emotività, quella richiede la Vaiana adulta. Il fatto che lei sia cresciuta non è solo una cosa vocale, qui ha chiara la sua strada ma non sa come fare per arrivarci. Ha accompagnato me e Chiara Grispo in due fasi molto diverse della nostra vita, e ci rispecchia entrambe, aggiunge la doppiatrice.

Determinante è la conoscenza con Matangi, una donna che ha perso la sua libertà e che mostra a Vaiana ciò che ancora non conosce. Interviene il regista David Derrick Jr.: Nel primo capitolo Vaiana impara a conoscere le direzioni, nel secondo deve trovare cieli nuovi, che non ha mai visto. Deve perdersi per poi riuscire a ritrovare sé stessa.

Nel ruolo del semidio Maui, divertente, vanitoso e provocatore, Fabrizio Vidale riposta sul grande schermo un grande personaggio di supporto per Vaiana, che qui più che mai deve sfoderare la sua forza rassicurante e indirizzarla verso un’impresa che le cambierà la vita.

La colonna sonora originale del film, prodotta da Disney Music Group Original Motion Picture Soundtrack è scritta dalle cantautrici vincitrici del Grammy Award Abigail Barlow ed Emily Bear (Barlow & Bear). Oltre quel reef in Italia è interpretata da Chiara Grispo

Oltre a Barlow & Bear, Oceania 2 segna il ritorno del compositore Opetaia Foa’i, vincitore del Billboard Music Award e dell’American Music Award, e del compositore Mark Mancina, vincitore di un Grammy, che aveva già composto le musiche del film originale.

La direzione musicale nella versione italiana della colonna sonora è di Virginia Brancucci e l’adattamento italiano dei testi è di Lorena Brancucci. Figlie di Ernesto Brancucci, alla direzione musicale del primo film, scomparso nel 2021 e ricordato con grande commozione da Vidale.

Oceania 2 è un racconto cresciuto con i suoi protagonisti, che, assimilando il coraggio e le esperienze di Vaiana, ritrovano nella sua empatia il valore di una grande eroina femminile.

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Silvia Pezzopane
Ho una passione smodata per i film in grado di cambiare la mia prospettiva, oltre ad una laurea al DAMS e un’intermittente frequentazione dei set in veste di costumista. Mi piace stare nel mezzo perché la teoria non esclude la pratica, e il cinema nella sua interezza merita un’occasione per emozionarci. Per questo credo fermamente che non abbia senso dividersi tra Il Settimo Sigillo e Dirty Dancing: tutto è danza, tutto è movimento. Amo le commedie romantiche anni ’90, il filone Queer, la poetica della cinematografia tedesca negli anni del muro. Sono attratta dalle dinamiche di genere nella narrazione, dal conflitto interiore che diventa scontro per immagini, dalle nuove frontiere scientifiche applicate all'intrattenimento. È fondamentale mostrare, e scriverne, ogni giorno come fosse una battaglia.