Oceania (2026). Courtesy of Walt Disney Studios
Oceania (2026). Courtesy of Walt Disney Studios

In attesa dell’uscita al cinema del secondo capitolo, in arrivo nelle sale il prossimo 27 novembre, Oceania è uno dei film Disney assolutamente da riscoprire. Diretto da Ron Clements e John Musker, e uscito in sala nel 2016, Oceania è il 56° Classico Disney, il cui titolo originale riprende il nome della protagonista, Moana, diventata in italiano Vaiana.

Nel cast di voci si ricordano Auli’i Cravalho (che torna anche in Oceania 2), Dwayne Johnson (Maui), Temuera Morrison, Rachel House, Nicole Scherzinger e Jemaine Clement.

Oceania, quando il contatto con la natura è fondamentale

Vaiana, figlia di Tui Waialiki capo di una tribù polinesiana, vive sull’isola che la ospita insieme al suo popolo. L’uomo, che da sempre ha un fare molto protettivo nei confronti di Vaiana, vuole per la figlia un futuro tranquillo e senza pericoli, e per questo motivo le proibisce di oltrepassare i confini della barriera da lui segnata. Vaiana, però, da sempre attratta dal potere e dalla forza dell’oceano che sembra quasi chiamarla a sé, decide di oltrepassare quel confine per salvare il suo villaggio morente. Per ripristinarne l’equilibrio vitale, infatti, Vaiana deve recuperare il cuore di Te Fiti, l’isola madre, che le era stato rubato anni prima da un semidio di nome Maui.

Per il 56° classico la Disney decide di addentrarsi in un territorio nuovo, trattando anche, come sempre, temi importanti. Il fulcro narrativo di tutto il film è la natura e la storia ruota proprio attorno al bisogno di ritrovare un equilibrio con essa, per poter vivere in pace. Un tema antico quanto attuale per il mondo di oggi, portato splendidamente sul grande schermo dal lavoro dei registi Clements e Musker, ma soprattutto grazie alla sceneggiatura, scritta da Jared Bush, che fa dell’oceano la sua forza trainante, benevola ma pericolosa al tempo stesso.

Oceania e la sua protagonista

Vaiana è la giovane e determinata protagonista del film. Una sorta di principessa moderna, di appena sedici anni, che non ha bisogno di nient’altro se non di se stessa per salvarsi, salvare il suo mondo e le persone che più ama. Vaiana fa delle sue paure e debolezze il suo motore principale. Coraggiosa, ribelle, ferma e decisa a fare del bene, ma soprattutto capace di non arrendersi, neanche di fronte agli ostacoli che si trova davanti. L’oceano – come un personaggio che l’attrae a sé – la spinge ad affrontare sfide impossibili, ma più di ogni altra cosa le insegna a non darsi mai per vinta, trasformandosi per lei in un maestro.

Vaiana non ha bisogno di un principe azzurro che la salvi dalle situazioni difficili in cui si ritrova. Si inserisce, cioè, nella scia di Mulan e Frozen, sdoganando così un concetto con cui, negli anni, il pubblico Disney ha spesso familiarizzato, quello di una ragazza che per sopravvivere ha per forza bisogno di un uomo accanto.

Vaiana è emblema di indipendenza, di coraggio e di forza. Sa quali sono le regole che deve rispettare ma sa anche darsi il permesso di infrangerle, per un bene maggiore. L’unico compagno con cui divide questa avventura è Maui, il semidio che in un certo senso è stato la causa della sua stessa missione. Maui è un semidio atipico, ribelle e non curante di quanto accade intorno a lui, ma che cambia prospettiva proprio nel momento in cui si confronta con Vaiana. I due, insieme, sono un duo inaspettato, ma ben calibrato nel racconto.

Oceania, umanità e unione

Altro tema cardine del film è il bisogno di umanità e unione che la storia porta con sé. Vaiana compie determinate azioni sia perché mossa da un suo bisogno interiore, sia perché desiderosa a fare del bene per salvare il suo villaggio. È lei quella che è destinata a governare lo stesso popolo in un futuro non troppo lontano, per questo non esita nemmeno un secondo a mettersi in gioco.

Alla base del film si riconosce quindi l’importanza dei rapporti umani: dalla costante protezione che Tui Waialiki riserva a sua figlia, allo splendido rapporto che Vaiana instaura con la nonna Tala, definita “la pazza dell’isola’’, perché solita raccontare storie sul passato del luogo ai bambini del villaggio.

Oceania è un tripudio di colori e di sfide, di musiche coinvolgenti e di personaggi e archetipi nuovi per la Disney ma necessari per un cambiamento. Un film che ha saputo cogliere temi di interesse delle giovani generazioni fino a oggi, restando attuale a distanza di otto anni.

Disponibile su Disney+, Oceania è uno dei prodotti Disney più riusciti dello scorso decennio, nonché due volte premio Oscar, per l’animazione e la miglior canzone originale, How Far I’ll Go. Da (ri)guardare sicuramente.

Continua a seguire FRAMED. Siamo anche su FacebookInstagram Telegram.

Rebecca Fulgosi
Mi chiamo Rebecca, classe 2000 e ho una passione smisurata per il mondo della settima arte. Studio alla facoltà di Beni Culturali con il sogno di diventare critica cinematografica, perché guardare film è una delle cose che mi riesce meglio. Il mio genere preferito è L’horror insieme ai cinecomic di cui sono appassionata sin da piccola. Tra i miei film preferiti: "La La Land", C’era una volta a ...Hollywood", "A Star is Born", "Jojo Rabbit" e "Titanic". Le mie serie preferite, "American Horror Story" e "La casa di carta".