Omicidio nel West End
Omicidio nel West End (SEE HOW THEY RUN). Photo Parisa Taghizadeh. Courtesy of Searchlight Pictures. © 2022 20th Century Studios All Rights Reserved

Omicidio nel West End (See How They Run) è il nuovo film Searchlight Pictures diretto da Tom George. Un giallo dentro un giallo, un gioco continuo di rimandi squisitamente metacinematografici, un’opera ben confezionata.

Sicuramente i fan di Agatha Christie adoreranno la linea narrativa e i dettagli disseminati fino all’epilogo in perfetto stile Trappola per topi, con colpi di scena costantemente contenuti come nei migliori film di genere. Omicidio nel West End, con tanto di cast corale, è apparentemente senza punti deboli, se non quello di non lasciare il segno.

Il teatro scenario di due omicidi

Siamo nel West End di Londra degli anni Cinquanta, lo spettacolo Trappola per topi (The Mousetrap), firmato dalla celeberrima autrice di gialli Agatha Christie, è arrivato alla sua centesima rappresentazione ed è pronto per trasformarsi in un film. Ma la produzione cinematografica subirà un violento arresto: durante i festeggiamenti del cast, il regista americano Leo Kopernick (Adrien Brody) viene violentemente ucciso. Proprio lui avrebbe dovuto girare la trasposizione di Trappola per topi, proprio lui ci ha descritto, passo per passo, cosa stava succedendo, suggerendoci anche quello che sarebbe successo in seguito.

Un narratore onniscente, poiché già morto nel momento dei fatti raccontati, e un’indagine in cui due agenti apparentemente agli antipodi, Stoppard e Stalker (Sam Rockwell e Saoirse Ronan), cercano il colpevole interrogando tutti i “personaggi” coinvolti. Ma la verità si cela dietro al palco, come nei migliori romanzi di Agatha Christie la risposta è quella che non ci si aspetta, e che dopo un brillante susseguirsi di indizi e giudizi, lascia spiazzati e fa riflettere sulle uniche motivazioni che avevamo lasciato in disparte.

“A morire è sempre il personaggio più odiato”, Kopernick ha ragione a pensarlo, essendo il meno amato dal primo momento. Forse per le sue avances all’attrice Sheila Sim (Pearl Chanda), praticamente davanti al marito e attore, Dickie Attenborough (Harris Dickinson), che gli tira un pugno qualche ora prima che venga ritrovato morto. Forse per i continui litigi con lo sceneggiatore Mervyn Cocker-Norris (David Oyelowo) o per i ricatti nei confronti del produttore cinematografico John Woolf (Reece Shearsmith).

In molti avrebbero potuto ucciderlo e la risposta si cela dietro alle motivazioni di ognuno, via via sviluppate lungo il cammino che porta alla scoperta finale.

Omicidio nel West End (SEE HOW THEY RUN). Photo Parisa Taghizadeh. Courtesy of Searchlight Pictures. © 2022 20th Century Studios All Rights Reserved

Teatro e cinema

Omicidio nel West End non è solo un giallo (quello a teatro) in un giallo (l’omicidio del regista americano arrogante Leo), ma anche un film nel film. Produzione teatrale e produzione cinematografica si raccontano: il dietro le quinte si svela con molta ironia rivelando meccanismi e segreti del mestiere. La visione del regista americano che vorrebbe realizzare un film con ritmi serrati e un colpo di scena con tanto di fuoco e proiettili si contrappone all’autenticità elegante della “materia” teatrale (un eterno divario). L’importante è raccontare al proprio pubblico, teatrale o cinematografico che sia, ma alla base di una storia c’è sempre un principio di verità.

Fino a che punto è giusto quindi appropriarsi di un dramma che non ci appartiene per creare un’opera di finzione (che tra l’altro è l’unica rappresentata ininterrottamente ogni giorno, a partire dal suo debutto nel 1952 fino al 2020)?

SPOILER Basta fare attenzione ai dettagli, e non giungere a conclusioni: è così che sia l’ispettore Stoppard che l’agente Stalker riescono a scovare il colpevole, che è anche una vittima dell’enorme macchina di spettacolarizzazione del dramma di cui ogni personaggio fa parte (tranne lui). Già da uno dei primi flashback di Kopernick sappiamo quale sarà il finale, scena per scena, fotogramma per fotogramma, ce lo racconta apertamente con uno sketchbook da lui realizzato. Sarebbe troppo assurdo, pensiamo, eppure sarà così che andrà. Al cospetto della stessa Regina del Giallo (interpretata da Shirley Henderson).

Non vi dirò il suo nome (anche se forse avete già unito i puntini), ma seguirò la tradizione dello spettacolo, in cui dopo la risoluzione viene chiesto al pubblico di non rivelare chi è stato l’assassino.

Omicidio nel West End (SEE HOW THEY RUN). Photo Parisa Taghizadeh. Courtesy of Searchlight Pictures. © 2022 20th Century Studios All Rights Reserved

Un paio di curiosità

Il nome dell’ispettore Stoppard interpretato da Sam Rockwell è un chiaro rimando a Tom Stoppard, drammaturgo e sceneggiatore che nel 1968 realizzò The Real Inspector Hound, una breve commedia parodia di Trappola per topi in cui non solo in “mistero da salotto” viene preso di mira, ma anche la realtà della critica teatrale.

Inoltre quella versione cinematografica annunciata negli anni ’50 non venne mai realizzata.

In breve

Se in libreria avete una folta collezione di gialli e non sapete dire di no alla risoluzione brillante di un omicidio compiuto nella Londra degli anni ’50 (ricostruita con un gusto notevole) Omicidio nel West End è il film che fa per voi.

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Silvia Pezzopane
Ho una passione smodata per i film in grado di cambiare la mia prospettiva, oltre ad una laurea al DAMS e un’intermittente frequentazione dei set in veste di costumista. Mi piace stare nel mezzo perché la teoria non esclude la pratica, e il cinema nella sua interezza merita un’occasione per emozionarci. Per questo credo fermamente che non abbia senso dividersi tra Il Settimo Sigillo e Dirty Dancing: tutto è danza, tutto è movimento. Amo le commedie romantiche anni ’90, il filone Queer, la poetica della cinematografia tedesca negli anni del muro. Sono attratta dalle dinamiche di genere nella narrazione, dal conflitto interiore che diventa scontro per immagini, dalle nuove frontiere scientifiche applicate all'intrattenimento. È fondamentale mostrare, e scriverne, ogni giorno come fosse una battaglia.

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