Il regista Morgan Neville e Pharrell Williams in versione LEGO in Piece by Piece. Copyright: Focus Features/ Courtesy of Universal Pictures
Il regista Morgan Neville e Pharrell Williams in versione LEGO in Piece by Piece. Copyright: Focus Features/ Courtesy of Universal Pictures

È una combinazione intrigante quella fra Morgan Neville, documentarista premio Oscar, e Pharrell Williams, uno dei più grandi produttori musicali degli ultimi due decenni ma anche una delle persone più complesse da incasellare in un solo racconto. La formula del classico documentario, è chiaro fin dal principio, non può funzionare. È così che nasce, invece, Piece by Piece, sesto film di animazione della LEGO e primo documentario animato di Neville stesso.

Strutturato come un vero documentario, con il master shot dell’intervista principale e i contributi di famiglia, amici e colleghi, uniti a qualche immagine di repertorio, in realtà è interamente ricreato con i mattoncini più famosi del mondo. Restano, tuttavia, le vere voci di tutti i co-protagonisti di questa incredibile storia, tra cui Missy Elliott, Pusha T, Timbaland, Gwen Stefani, Kendrick Lamar, Justin Timberlake, Busta Rhymes, Jay-Z e Snoop Dogg.

Piece By Piece: cosa funziona

Dire che Pharrell Williams sia una persona eclettica è già un eufemismo. Non può essere ridotto a una sola definizione né a un solo mestiere. È anche designer, produttore cinematografico, imprenditore. Basti pensare che, pur essendo il producer più famoso del momento, oggi la sua maggiore occupazione è la direzione creativa di Louis Vuitton Uomo. Un campo, la moda, totalmente diverso (in cui però è entrato già nel 2005).

Proprio per questo è Williams stesso a voler realizzare un film su di sé e la sua storia già da almeno dieci anni, concretizzando poi quest’idea intorno al 2019 insieme al regista Morgan Neville. Come afferma Williams in una battuta del film, i LEGO sono la metafora perfetta per questa storia, perché allo stesso modo lui “costruisce cose da materiali pre-esistenti, prendendone in prestito i colori”.

I colori, infatti, e la brillantezza delle immagini di Piece by Piece, una pura e magnifica fantasia, sono uno dei principali motivi per cui il film non avrebbe senso se non in forma animata. L’animazione cioè inventa un modo per rappresentare la sinestesia di Pharrell Williams, la speciale facoltà di vedere attraverso gli altri sensi e osservare i colori della musica, lasciandosi trasportare dalle note di quello che è a tutti gli effetti un musical, quasi psichedelico, da ascoltare con gli occhi.

Pharrell Williams in PIECE BY PIECE di Morgan Neville. Credit: Courtesy of Focus Features
Pharrell Williams in PIECE BY PIECE di Morgan Neville. Credit: Courtesy of Focus Features

Piece by Piece inoltre, da un punto di vista narrativo, concreto, ha la capacità di mantenere alta l’attenzione del pubblico grazie a una canonica parabola del successo di cui il pubblico è stato testimone diretto, anche quando ne ha la minima idea. Chi ricorda, per esempio, che Pharrell Williams è la mente dietro il jingle I’m Lovin’ it di McDonald?

Piece by Piece racconta gli esordi nella musica di un bambino e poi un adolescente diverso, che non riesce mai a integrarsi nella cultura della strada e non ne è mai totalmente fuori, ma il cui più grande sogno e la più grande ambizione è riuscire a sganciarsi dalle case popolari, dalla periferia del mondo che tarpa le ali.

Non guasta poi il fatto che riesca a farlo con una certa dose di ironia. Il cameo di Snoop Dogg per esempio è esilarante, e soprattutto corretto: è vero che grazie a Pharrell, dopo Drop It Like It’s Hot, è finalmente venuto a galla il suo lato più divertente e non solo quello spaventoso.

Come è vero che, una volta raggiunto l’apice del successo, tra Get Lucky con i Daft Punk e Happy per Cattivissimo Me, Pharrell Williams non ha avuto alcuna resistenza nel dare la sua arte a una causa sociale. La sua Alright realizzata insieme a Kendrick Lamar, è diventata l’inno di Black Lives Matter per le strade.

Piece by Piece: cosa non ha funzionato (ma niente è perduto)

È una regia interessante questa di Morgan Neville, per tutto quel che si è detto fino a questo momento, ma difficilmente Piece by Piece può essere definito un suo film. La questione essenziale del lungometraggio, infatti, è che si nota fin troppo che il protagonista è il principale produttore.

È un film su Pharrell Williams voluto da Pharrell Williams, a sua immagine e somiglianza. Ne ha scelto il tono, la forma e il senso. Non che ci sia niente di male, è solo un altro modo per esprimere la sua creatività attraverso l’arte, però è un dato di fatto.

Pharrell Williams e il regista Morgan Neville in PIECE BY PIECE. Credit: Courtesy of Focus Features
Pharrell Williams e il regista Morgan Neville in PIECE BY PIECE. Credit: Courtesy of Focus Features

Essendo il riflesso di un suo desiderio e di un suo bisogno espressivo, non è detto che esista un pubblico pronto a ricevere un film del genere. Infatti gli incassi negli Stati Uniti sono stati più bassi delle aspettative, anzi più bassi del budget di produzione stesso. L’augurio e l’invito che facciamo qui su FRAMED, naturalmente, è quello di fare esperienza di Piece by Piece sul grande schermo, perché è un mix divertente di storia dell’hip hop, cultura contemporanea, musica e cinema, che in una sala non può che guadagnare potenza e impatto.

Non è detto, comunque, che le perdite che ci sono già state non possano essere recuperate con un buon lancio sulle piattaforme streaming in futuro, perché Piece by Piece è proprio uno di quei film da guardare per risollevare il proprio umore, anche solo per un paio d’ore davanti a uno schermo.

In breve

Pharell Williams è nella nostra testa da anni, eppure serviva un film come Piece by Piece per quantificare con precisione le proporzioni della sua influenza e del suo successo agli occhi di un pubblico che ancora, almeno da questa parte del mondo, canticchia le sue canzoni senza necessariamente sapere chi è. Anello di congiunzione tra l’hip hop e il pop, è arrivato tanto in alto da potersi permettere di raccontare la sua storia, a modo suo. E al tempo stesso nel più classico dei viaggi dell’eroe americano, tra prove, sconfitte e trionfo finale.

Piece by Piece arriva in sala il 5 dicembre con Universal Pictures Italia.

Continuate a seguire FRAMED anche su Instagram Telegram.