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La guida agli episodi di Halloween dei Simpson più belli di sempre, da vedere uno dietro l’altro

Non è Halloween senza La paura fa novanta (Treehouse of Horror) della serie animata dei Simpson. Un episodio a stagione (tranne che per la prima uscita nel 1989) dedicato alla notte delle streghe, quella in cui i bambini vanno in giro alla ricerca di dolcetti (sì, ormai anche in Italia e fuori la vostra porta è una tradizione) e i più grandi si godono l’atmosfera dark.

Sono puntate speciali, divise in mini-episodi, in cui la caratterizzazione dei personaggi che conosciamo viene stravolta da un’ondata di citazioni e omaggi ai film cult e i generi orrorifici del cinema mondiale. Tutti gli episodi sono disponibili su Disney+. Vi propongo una selezione dei sette che preferisco, che non smettono di sorprendermi per l’intelligenza di una scrittura all’avanguardia e la ricchezza di citazioni.

Episodio 5×05 – La paura fa novanta IV

La messa in onda originale è del 1993. Ve ne voglio parlare per il terzo corto: Dracula di Bart Simpson (Bart Simpson’s Dracula), rivisitazione esilarante del Dracula di Bram Stoker del 1992 diretto da Francis Ford Coppola. Stessa acconciatura e mantello rubino per il Signor Burns e Gary Oldman, originale principe della notte.

Orde di vampiri animati e un esito imprevisto. La rilettura è ovviamente ironica e sia il film originale che il mini episodio si fronteggiano in un confronto iconico in cui la cultura pop è il massimo riferimento.

Episodio 8×01 – La paura fa novanta VII

Puntata di Halloween del 1996, il mini episodio in questione è il primo dei tre, La cosa ed io (The Thing and I), in cui Bart Simpson scopre di avere un gemello cattivo, inizialmente siamese, separato da lui alla nascita e rinchiuso in cantina, nutrito da sempre con teste di pesce. Ma a cogliere di sorpresa è che il vero fratello malvagio è Bart e il dottor Hibbert ha commesso un gigantesco errore durante l’operazione. Vi ricorda qualcosa?

L’associazione mi ha fatto sobbalzare dalla poltrona, ma vedendo Noi (Us) di Jordan Peele (2019) non ho pensato che a questa puntata: cosa succede quando il doppelgänger di chi se l’era goduta in superficie riemerge per avere la sua vendetta, e non solo le teste di pesce.

Episodio 9×04 – La paura fa novanta VIII

Congrega cuoci-facile (Easy Bake Coven) è terzo mini episodio dedicato alle streghe in cui Marge, in una Springfield puritana del 1649, viene accusata di stregoneria perché il suo bucato è bianco, troppo bianco. Inizialmente creduta innocente si rivela per quello che è: una fattucchiera mangia bambini con il volto verde che riprende i tratti della cattivissima e inquietante Strega dell’Ovest de Il mago di Oz (The Wizard of Oz), del 1939.

Per quanto la strega dalla faccia verdognola sia uno dei personaggi più spaventosi del cinema degli anni ’40, i Simpson riescono a ribaltare la paura, strappando una risata. Marge e le sue sorelle accetteranno di mangiare dolci invece di bambini, e così daranno il via alla tradizione del porta a porta di Halloween.

Episodio 13×01 – La paura fa novanta XII

Non solo in questo speciale di Halloween del 2001 (anno indicativo come capirete tra poco) viene citato il maestro Stanley Kubrick, ma nel secondo mini episodio di questa puntata la citazione è 2001: Odissea nello spazio (2001: A Space Odyssey) e il computer intelligente (HAL 9000) assume la voce sensuale di  Pierce Brosnan (Luca Ward per la versione italiana) e si innamora di Marge, cercando di uccidere il povero Homer.

Un omaggio storico e divertente, che, come spesso fanno gli autori della serie, rilegge in chiave ironica i terrori del cinema, dissacrandone sapientemente gli elementi di forza e sostituendoli con il loro humor.

Nella stessa puntata consiglio di dedicare attenzione anche al terzo segmento, ispirato dal mondo magico Harry Potter in seguito all’uscita del primo lungometraggio.

Episodio 15×01 – La paura fa novanta XIV

Se vi dicessi Simpson e Monty Python? La citazione di cui vi sto parlando è quella contenuta nella prima storia, La morte impazzita (Reaper Madness), in cui una Morte incappucciata suona alla porta della famiglia Simpson per uccidere Bart. Homer riesce ad uccidere la morte ma a suo discapito, dato che ne dovrà assumere il ruolo. La mano ossuta e la sottile ironia ricorda la morte dello sketch contenuto nell’episodio de Il Tristo Mietitore, contenuto nel film Monty Python – Il senso della vita (Monty Python’s The Meaning of Life), del 1983. Qui c’è solo una mousse di salmone di troppo.

Da non sottovalutare anche il terzo segmento, con il viaggio nel tempo di Bart e Milhouse e un orologio da taschino con poteri magici.

Episodio 20×04 – La paura fa novanta XIX

It’s the Great Pumpkin, Charlie Brown è lo speciale d’animazione basato sul fumetto Peanuts di Charles M. Schulz e andato in onda nel 1966. Tutta la storia ruota attorno al personaggio di Linus che, credendo nella figura della Grande Zucca, passa ogni anno la notte di Halloween in un campo di zucche. Questa strana entità vegetale e magica non si presenterà mai per Linus, ma comparirà per Milhouse/Linus, nel terzo segmento della puntata del 2008, È la grande zucca, Milhouse (It’s the Grand Pumpkin, Milhouse). In questo caso la zucca si rivelerà tutt’altro che gentile e amica dei bambini. Una delle riletture più raffinate da parte della serie, in particolare per le gag durante il party e la colonna sonora.

Episodio 21×04 – La paura fa novanta XX

Settima puntata da recuperare è La paura fa novanta della ventunesima stagione, con un primo mini episodio da manuale per quanto riguarda gli omaggi al mondo del cinema. Componi “D” per delitto perfetto o premi “#” per tornare al menù principale (Dial M for Murder or Press “#” to Return to Main Menu) è una dedica ricca di particolari alla cinematografia di Alfred Hitchcock.

“Disegnato” in bianco e nero, il segmento si ispira prima a L’altro uomo (Strangers on a Train) del 1951 e poi a Io ti salverò (Spellbound) del 1945. Il primo film detta la narrazione che vede Bart e Lisa scambiarsi i rispettivi omicidi, il secondo è protagonista per la sequenza onirica in cui Bart si perde mentre viene inseguito dalla sorella. Le scene riprese nello stile simpsoniano mantengono il gusto surrealista dell’artista Salvador Dalí, che per l’occasione costruì le architetture simboliche per le scene del film, dando forma a visioni e fantasmi del subconscio.

Ne ho scelte solo sette ma andrei avanti per ore, continuate a seguire FRAMED per la selezione del prossimo anno!

Silvia Pezzopane
Ho una passione smodata per i film in grado di cambiare la mia prospettiva, oltre ad una laurea al DAMS e un’intermittente frequentazione dei set in veste di costumista. Mi piace stare nel mezzo perché la teoria non esclude la pratica, e il cinema nella sua interezza merita un’occasione per emozionarci. Per questo credo fermamente che non abbia senso dividersi tra Il Settimo Sigillo e Dirty Dancing: tutto è danza, tutto è movimento. Amo le commedie romantiche anni ’90, il filone Queer, la poetica della cinematografia tedesca negli anni del muro. Sono attratta dalle dinamiche di genere nella narrazione, dal conflitto interiore che diventa scontro per immagini, dalle nuove frontiere scientifiche applicate all'intrattenimento. È fondamentale mostrare, e scriverne, ogni giorno come fosse una battaglia.