This is not a love song-Wish You Were Here
This is not a love song-Wish You Were Here

Il nuovo progetto in cui il fumetto sostiene la musica dal vivo: This is not a concert ticket… just a perfect date!

Tornare alla musica live, tornare agli eventi dal vivo: la condivisione ci manca più di ogni altra cosa. E “respirare” di nuovo insieme l’emozione di un’esibizione sul palco del nostro gruppo o musicista preferito è il sogno ricorrente che facciamo.

Qual è l’ultimo concerto che hai visto prima che chiudessero tutto?  È la domanda che continuiamo a porci l’un l’altro per avere l’impressione di poter possedere un pezzetto momentaneo dell’esperienza altrui, scambiandola con la nostra, per ritrovarci in un romantico concerto ideale. Ma la ripresa non è facile se i nostri luoghi del cuore sono i primi a vivere le difficoltà di uno stop forzato e necessario per arginare la pandemia da Covid-19.

E se il fumetto sostenesse la musica dal vivo? This Is Not A Love Song presenta WISH YOU WERE HERE: un nuovo progetto che coinvolge 32 fumettisti, 32 concerti epocali e 10 live club dislocati nel territorio nazionale da nord a sud. L’obiettivo è supportare la musica dal vivo. Per questo prende vita e si sviluppa tramite donazioni un crowdfunding sensazionale (dal 24 maggio al 30 luglio 2021) che trovate qui.

This is not a concert ticket… just a perfect date!

WISH YOU WERE HERE è un progetto artistico dedicato ai live storici: quelli epocali che hanno fatto la Storia della musica, ai quali tutti noi avremmo voluto assistere. Ma soprattutto è un’iniziativa indirizzata a 10 live club (tra cui Monk, Hiroshima Mon Amour, Locomotiv Club) a cui donare parte del ricavato del crowdfunding. Una cifra simbolica andrà a sostenere realtà medio-piccole rimaste duramente colpite dalle recenti restrizioni governative anti-covid.

Alcuni di questi club hanno deciso di girare la cifra che riceveranno in beneficenza direttamente a un loro dipendente: fonico, magazziniere, barista… Perché dietro a ogni azienda ci sono prima di tutto persone in carne e ossa con la loro dignità umana.

Concept

WISH YOU WERE HERE si sviluppa in 32 biglietti dei concerti della “vita”, i più belli della storia della musica live, quelli ai quali avremmo voluto assistere ad ogni costo. Ogni biglietto racchiude al suo interno un manifesto del concerto con tanto di scaletta, illustrato da uno dei 32 artisti del panorama italiano del fumetto, dell’illustrazione e della grafica coinvolti nel progetto.

A ogni disegnatore abbiamo chiesto di calarsi nel contesto storico relativo al concerto scelto e approcciare al progetto grafico del manifesto come se glielo avesse commissionato la band stessa, ma mantenendo il proprio stile attuale e giocare col “senno di poi”.

Basta aprire i biglietti e dispiegarli per godere di questa meraviglia in formato poster.

Nel retro di ogni biglietto (“I Was There”) la testimonianza di chi c’era veramente a quel concerto.
Nel retro del manifesto la setlist (scaletta) del concerto. WISH YOU WERE HERE è come una macchina del tempo, una raccolta di biglietti magici per raggiungere i concerti del passato.

CROWDFUNDING

A partire da oggi, 24 maggio, fino al 30 luglio 2021 i biglietti-manifesti saranno acquistabili tramite crowdfunding, con tanto di premi (vhs, shopper bag, sacca, t-shirt) previsti in base ai vari step delle donazioni e in base alla quantità di biglietti-manifesti che si desidera acquistare. Trovate tutte le informazioni necessarie qui: https://www.produzionidalbasso.com/project/wish-you-were-here/

I 10 live club e l’Home Festival (Music Partner del progetto) saranno protagonisti di altrettante interviste (che pubblicheremo man mano, per tutta la durata del crowdfunding) su difficoltà e speranze legate al periodo, ma soprattutto sul concerto più bello da loro organizzato. Questi 11 live diventeranno a loro volta biglietti-manifesti che entreranno di diritto nella collana Wish You Were Here e verranno pubblicati da qui al 30 luglio 2021.

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Silvia Pezzopane
Ho una passione smodata per i film in grado di cambiare la mia prospettiva, oltre ad una laurea al DAMS e un’intermittente frequentazione dei set in veste di costumista. Mi piace stare nel mezzo perché la teoria non esclude la pratica, e il cinema nella sua interezza merita un’occasione per emozionarci. Per questo credo fermamente che non abbia senso dividersi tra Il Settimo Sigillo e Dirty Dancing: tutto è danza, tutto è movimento. Amo le commedie romantiche anni ’90, il filone Queer, la poetica della cinematografia tedesca negli anni del muro. Sono attratta dalle dinamiche di genere nella narrazione, dal conflitto interiore che diventa scontro per immagini, dalle nuove frontiere scientifiche applicate all'intrattenimento. È fondamentale mostrare, e scriverne, ogni giorno come fosse una battaglia.

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