Torino Film Festival 2022. Artwork di Ugo Nespolo.
Torino Film Festival 2022. Artwork di Ugo Nespolo.

Si è tenuta lo scorso 8 novembre la conferenza stampa per presentare il programma del 40° Torino Film Festival, che si terrà dal 25 novembre al 3 dicembre 2022.

Dalla sala cinematografica del Cinema Quattro Fontane a Roma viene presentato il programma 2022: 173 i film presentati di cui 135 lungometraggi, 14 mediometraggi, 24 cortometraggi, 81 anteprime mondiali, 10 anteprime internazionali, 4 anteprime europee e 56 anteprime italiane (selezionati su più di 4500 opere visionate).

Un’edizione al centro della città che accoglie l’evento: Torino con i suoi spazi unici viene coinvolta a tutto tondo.

Per festeggiare questo importante compleanno, il Museo Nazionale del Cinema ha deciso di coinvolgere la città, disegnando una sorta di look of the city che uscirà dagli spazi consueti del festival per arrivare a vestire le piazze e le vie di Torino con vere e proprie opere d’arte, nate dal geniale tratto grafico di Ugo Nespolo che ha firmato anche l’immagine guida.

Enzo Ghigo, Presidente Museo Nazionale del Cinema

Edizione 2022

Il Torino Film Festival è la manifestazione cinematografica più attesa in città e l’evento di punta organizzato dal Museo del Cinema nel periodo autunnale. Questa edizione del 2022 è però speciale. Innanzitutto perché è la quarantesima, a dimostrazione che le idee se sono vincenti funzionano per lungo tempo. Poi perché è diretta da Steve Della Casa: chi meglio di lui poteva realizzare il programma di un festival saldamente ancorato al presente, cercando quella sperimentazione stilistica e contenutistica che da sempre caratterizza l’anima del TFF, ma che, in questo caso, strizza l’occhio al suo passato?

Domenico De Gaetano, Direttore Museo Nazionale del Cinema

Un festival curioso, elegante e compatto, così lo ha presentato Steve Della Casa, Direttore del Torino Film Festival. “Dobbiamo ricordare il passato, ma soprattutto pensare al futuro“, così si apre una vera e propria festa, con molti ospiti e un filo rosso che lega tutti i film selezionati, senza però escludere il pubblico, che è il motore pulsante della manifestazione da quando Gianni Rondolino e Ansano Giannarelli riunirono attorno a sé un gruppo di giovani studiosi e organizzatori di manifestazioni culturali (tra cui anche lo stesso Steve Della Casa) e diedero vita al Festival Internazionale Cinema Giovani, poi diventato nel 1998 Torino Film Festival.

Il Torino Film Festival ha una caratteristica che lo rende unico nel panorama dei festival italiani: è un festival metropolitano, all’interno del quale sono sicuramente presenti gli addetti ai lavori ma il cui nucleo maggioritario di pubblico è costituito da giovani, da appassionati, da persone che vivono il cinema come un formidabile strumento di cultura ma anche di socialità.

Steve Della Casa, Direttore artistico 40 Torino Film Festival

I film

CONCORSO LUNGOMETRAGGI

Il concorso internazionale lungometraggi è composto di dodici film – opere prima, seconde o terze – sorrette da una visione del cinema che naturalmente si spinge verso il futuro, ma con radici ben salde e storie che sapranno far innamorare il pubblico.

FALCON LAKE
di Charlotte Le Bon (Francia/Canada, 2022, DCP, 100′)
Dalla graphic novel di Bastien Vivès. Due adolescenti, d’estate: la scoperta del desiderio e il fantasma del lago.

LA HIJA DE TODAS LAS RABIAS / DAUGHTER OF RAGE
di Laura Baumeister (Nicaragua/Messico, 2022, DCP, 90′)
Realismo magico in Nicaragua. Il viaggio di una bambina in un mondo ostile riscattato dalla fantasia.

KRISTINA / CHRISTINA
di Nikola Spasic (Serbia, 2022, DCP, 90′)
Ritratto in forma di docu-fiction di una sex worker transessuale serba. Un mélo raffinato e pittorico.

LA LUNGA CORSA / JAILBIRD
di Andrea Magnani (Italia / Ucraina, 2022, DCP, 88′)
Il cielo in una cella: tra coming of age surreale e fiaba carceraria, l’opera seconda di Andrea Magnani (Easy).

MAN AND DOG
di Stefan Constantinescu (Romania/Bulgaria, 2022, DCP, 106′)
Nel solco del miglior cinema rumeno contemporaneo. Un film teso, ambiguo, sul filo di una mutevole verità.

NAGISA
di Takeshi Kogahara (Giappone, 2021, DCP, 87′)
Il dolore mangia l’anima: quasi una ghost story persa nel tunnel del ricordo di una sorella scomparsa.

PALM TREES AND POWER LINES
di Jamie Dack (USA, 2022, DCP, 110′)
Un uomo e un’adolescente nella provincia americana. Sobrio e rigoroso, con un finale che non si dimentica.

PAMFIR
di Dmytro Sukholytkyy-Sobchuk (Ucraina/Francia/Polonia, 2022, DCP, 106′)
In una terra di riti pagani e suggestioni senza tempo un padre lotta per la sua famiglia.

LA PIEDAD
di Eduardo Casanova (Spagna / Argentina, 2022, DCP, 84′)
Sangue vermiglio e canti coreani in un mother-son horror comedy a metà tra il primo Almodóvar e Takashi Miike.

RODEO
di Lola Quivoron (Francia, 2022, DCP, 110′)
Un’opera prima ribelle e insolente fatta di sangue, asfalto e adrenalina.

UNREST
di Cyril Schäublin (Svizzera, 2022, DCP, 93′)
Nella Svizzera della seconda metà dell’Ottocento: essere padroni del tempo, contro il tempo del padrone.

WAR PONY
di Riley Keough, Gina Gammell (USA, 2022, DCP, 115′)
Camera d’Or a Cannes, il ritratto appassionante di una comunità di nativi americani.

CONCORSO DOCUMENTARI INTERNAZIONALI

CORSINI INTERPRETA A BLOMBERG Y MACIEL
di Mariano Llinás (Argentina, 2021, DCP, 100′)
Il tango, il cantante, il poeta e il compositore: Mariano Llínas (La Flor) filma un film sull’Argentina e su un suo eroe – o forse un dittatore.

DRY GROUND BURNING
di Adirley Queirós, Joana Pimenta (Brasile / Portogallo, 2022, DCP, 153′)
Léa e le sue sorelle nel Brasile di Bolsonaro: tra western femminista e distopia carpenteriana.

ELSEWHERE STARTS HERE AND IT’S HAPPENING
di Darik Janik (Australia, 2022, DCP, 63′)
Un pittore e un fotografo vagano senza direzione nel tempo immobile della pandemia. Beckettiano.

OCTOPUS
di Karim Kassem (Libano/USA, 2021, DCP, 65′)
Beirut, qualche giorno dopo l’esplosione nel porto. Sinfonia di una città ferita.

PARKLAND OF DECAY AND FANTASY
di Chenliang Zhu (Cina, 2022, DCP, 104′)
Un ex parco giochi cinese, dimora di artisti e outsider, è infestato dai fantasmi.

RIOTSVILLE, USA
di Sierra Pettengill (USA, 2022, DCP, 91′)
Usa, anni 60: l’esercito fonda una città-set in cui mettere in scena gli scontri per i diritti civili.

SILVER BIRD AND RAINBOW FISH
di Lei Lei (USA/Olanda, 2022, DCP (NO KDM), 104′)
Memorie sotto la stella rossa: tra plastilina e patchwork, la lunga marcia animata della famiglia dell’autore nella Cina maoista.

WHERE IS THIS STREET? OR WITH NO BEFORE AND AFTER
di João Pedro Rodrigues e João Rui Guerra da Mata (Portogallo/Francia, 2022, DCP, 88′)
Il presente negli occhi del passato: tornare sui luoghi di Os verdes anos per rivedere Paulo Rocha e ritrovare Isabel Ruth.

CONCORSO DOCUMENTARI ITALIANI

CINQUE UOMINI, UN DIARIO AL DI LÀ DELLA SCENA / FIVE MEN, A DIARY BEYOND THE STAGE
di Cosimo Terlizzi (Svizzera/Italia, 2022, DCP, 62′)
Cinque attori, una videocamera, una tournée: tra scena, camerini e treni, Cosimo Terlizzi firma un altro diario di vita in corso d’opera.

CORPO DEI GIORNI
di Santabelva (Italia, 2022, DCP, 96’)
Un collettivo cinematografico e un terrorista all’ergastolo: un incontro/scontro sulla politica, ma anche sul senso del filmare.

DOVE VANNO I VECCHI DEI CHE IL MONDO IGNORA?
di Giuseppe Spina, Giulia Mazzone (Italia, 2022, DCP, 67′)
Sulle tracce di un’antica esplorazione, viaggio ipnotico nel tempo e nella materia dell’Etna.

FOGA DEI PASSI – CINEMAVITA
di Francis Magnenot, Katia Viscogliosi (Italia/Francia, 2022, DCP, 97′)
Una suite a tempo di vita (da lockdown): tra Roma e Lione, tra l’esistere e il filmare, una coppia di autori “fragili” ma tutt’altro che ingenui.

N’EN PARLONS PLUS
di Cecile Khindria, Vittorio Moroni (Francia/Italia, 2022, DCP, 76′)
Un viaggio alla ricerca delle proprie radici. E di una pagina dimenticata del conflitto tra Francia e Algeria.

SULLE VIE DELL’INFERNO
di Mimmo Cuticchio (Italia, 2022, DCP, 52′)
Nelle vene della Sicilia, seguendo i passi di Dante e Virgilio: i pupi di Mimmo Cuticchio rileggono la Divina Commedia.

SVEGLIAMI A MEZZANOTTE
di Francesco Patierno (Italia, 2022, DCP, 71′)
Dal romanzo di Fuani Marino, l’esplorazione di un dolore inesprimibile negli archivi della memoria e dell’inconscio.

VITA TERRENA DI AMLETO MARCO BELELLI
di Luca Ferri (Italia, 2022, DCP, 98′)
Tutto quello che avreste voluto sapere sul Divino Otelma. Da Luca Ferri, strutturalista e surrealista.

DOCUMENTARI ITALIANI | Fuori Concorso

EROINA – LA GENERAZIONE PERDUTA
di Marco Turco (Italia, 2022, DCP, 80′)
Storia d’Italia all’epoca della tossicodipendenza e di Carlo Rivolta, il giornalista che capì tutto ma non riuscì a starne alla larga.

UNA GIORNATA NELL’ARCHIVIO PIERO BOTTONI
di Massimo D’Anolfi, Martina Parenti (Italia, 2022, DCP, 35′)
e
POST-PROD
di Lorenzo Casali (Italia, 2022, DCP, 43′ circa)
Come ti reinvento il film su commissione: due brevi documentari sul ripensamento (politico) dei luoghi, sullo spazio che si fa Storia.

PARLATE A BASSA VOCE
di Esmeralda Calabria (Italia, 2022, DCP, 81′)
Albania, oggi. Il peso della memoria a trent’anni dalla caduta del regime comunista.

SPAZIO ITALIA

Da grande tradizione del Torino Film Festival la sezione competitiva dedicata ai cortometraggi italiani è sempre stata concepita come una palestra vivace e dinamica all’interno della quale osservare i primi movimenti e le sperimentazioni iniziali di giovani autori che si affacciano al mondo del cinema, mescolandoli, in alcuni casi, alle prove di registi più noti.

Sono stati pensati tre programmi di film che compongono la sezione che sono stati divisi in tre giornate – fuori concorso c’è anche Essere oro di Valentina Cenni, esempio di una collaborazione ad alto livello (il film vede coinvolti Stefano Bollani, Luca Bigazzi, Giorgio Tirabassi) che rende il corto una vera e propria case history e che come tale sarà presentata. Gli altri diciotto cortometraggi sono invece tutti in gara e si diversificano sia per genere sia per le storie che raccontano. Una festa dello sguardo dove rintracciare le idee e i talenti del cinema di domani.

FUORI CONCORSO

L’AMITIÉ
di Alain Cavalier (Francia, 2022, DCP, 124′)
L’amicizia secondo Alain Cavalier: tre ritratti guidati dal piacere della condivisione. Senza nostalgia.

THE BAD GUY
di Giancarlo Fontana, Giuseppe Stasi (Italia, 2022, DCP, 100′)
Un giudice può diventare un criminale? La mafia può distruggere completamente gli uomini che le danno la caccia? Una serie thriller senza esclusione di colpi, con Luigi Lo Cascio e Claudia Pandolfi.

IL CRISTO IN GOLA
di Antonio Rezza (Italia, 2022, DCP, 78′)
Il Vangelo secondo Antonio Rezza, già Leone d’oro per il teatro: un film comico, satirico, tragico, religioso.

DALILAND
di Mary Harron (USA/Francia/UK, 2022, DCP, 104′)
Dalla regista di American Psycho, un ritratto inedito di Salvador Dalì e la moglie Gala. Con Ben Kingsley e Barbara Sukowa.

EMPIRE OF LIGHT
di Sam Mendes (UK/USA, 2022, DCP, 119′)
L’atteso ritorno di Sam Mendes. Una lettera d’amore al cinema illuminata dalla performance di Olivia Colman.

EO
di Jerzy Skolimowski (Polonia/Italia, 2022, DCP, 88′)
Premio della Giuria al 75° Festival del Cinema di Cannes, l’asinello EO emoziona quanto il suo celebre antenato Balthazar.

FAIRYTALE
di Aleksandr Sokurov (Russia/Belgio, 2022, DCP, 78′)
Stalin, Hitler, Churchill e Mussolini alle porte del paradiso: una bolgia in deep fake.

THE FIRE WITHIN: A REQUIEM FOR KATIA AND MAURICE KRAFFT
di Werner Herzog (UK/ Svizzera, 2022, DCP, 81’)
Un omaggio di spettacolare bellezza in memoria di due vulcanologi, perfetta incarnazione dell’eroe herzoghiano.

FUMER FAIT TOUSSER
di Quentin Dupieux (Francia, 2022, DCP, 80′)
Il senso per l’assurdo di Dupieux al suo apice: un gruppo di supereroi sfigati racconta storie dell’orrore.

GODLAND
di Hlynur Pálmason (Danimarca/Islanda/Francia/Svezia, 2022, DCP, 142′)
Un prete-fotografo danese nell’ostile terra d’Islanda di fine Ottocento: there will be blood.

ILLYRICVM
di Simon Bogocević Narath (Croazia/Slovenia, 2022, DCP, 95′)
Illiria, i dominatori romani considerano i Liburni selvaggi barbari, per poi scoprire che non sono così diversi da loro.

LE LYCÉEN / WINTER BOY
di Christophe Honoré (Francia, 2022, DCP, 122′)
Il racconto d’inverno di Christophe Honoré: un film sul lutto, il desiderio, i legami familiari.

MANODOPERA – INTERDIT AUX CHIENS ET AUX ITALIENS
di Alain Ughetto (Italia/Francia/Svizzera,2022, DCP, 70′)
L’emigrazione italiana in Francia in un film in stop motion poetico e personale. Premio della giuria ad Annecy.

NOCEBO
di Lorcan Finnegan (USA/Irlanda/Filippine, 2022, DCP, 97′)
Allucinazioni, tremori e dolori scuotono Eva Green in questo horror filippino irlandese tutto al femminile.

IL NOSTRO GENERALE
di Lucio Pellegrini, Andrea Jublin (Italia, 2022, DCP, 105′)
Una fiction RAI per raccontare un grande servitore dello stato ucciso dalla mafia. Con Sergio Castellitto, Antonio Folletto, Teresa Saponangelo.

LUCK, TRUST & KETCHUP
di Mike Kaplan (USA, 1993, DCP, 99′)
Sul set di America oggi, Robert Altman e i suoi attori si interrogano sulla grande impresa di portare sullo schermo l’opera di Raymond Carver.

ORLANDO
di Daniele Vicari (Italia, 2022, DCP, 122′)
Il campagnolo Michele Placido e una bimba metropolitana. In comune hanno una storia. E un regista che sa raccontare.

PEQUEÑA FLOR / PETITE FLEUR
di Santiago Mitre (Francia/Argentina/Belgio/Spagna, 2022, DCP, 98′)
Per uccidere la routine, riammazza il vicino… Sul corpo di Melvil Poupaud, una commedia grand guignol scritta da Mariano Llínas.

PERFETTA ILLUSIONE
di Pappi Corsicato (Italia, 2022, DCP, 88′)
A 10 anni da Il volto di un’altra, il ritorno al cinema di fiction di uno dei massimi inventori di forme del nostro cinema.

PINBALL – THE MAN WHO SAVED THE GAME
di Austin Bragg, Meredith Bragg (USA, 2022, DCP, 94’ circa)
New York, il flipper è fuorilegge. Un giornalista, fan del gioco, combatte la follia. Incredibile storia vera.

PLAN 75
di Chie Hayakawa (Giappone/Francia/Filippine, 2022, DCP, 108′)
Futuro prossimo: troppi anziani. Il governo decide di promuovere un piano per l’eutanasia degli over 75.

PROJECT WOLF HUNTING
di Hongsun Kim (Corea del Sud, 2022, DCP, 121′)
Una nave cargo che trasporta pericolosi criminali precipita nel caos. Il thriller più violento dell’anno.

RETOUR À SÉOUL / RETURN TO SEOUL
di Davy Chou (Francia/Germania/Belgio, 2022, DCP, 119′)
La distanza delle origini: da Parigi a Seoul, la storia di una figlia lost in translation.

SHE SAID / ANCHE IO
di Maria Schrader (USA, 2022, DCP, 128′)
Nella tradizione del cinema liberal americano, un film inchiesta sul caso Weinstein che ha dato il via al metoo.

THE STRANGER
di Thomas M. Wright (Australia, 2022, DCP, 117′)
Nelle notti dei deserti australiani, una sorprendente caccia di polizia che è una messa in scena alla Mamet.

A TALE OF FILIPINO VIOLENCE
di Lav Diaz (Filippine, 2022, DCP, 412′)
Il nuovo importante capitolo sulla storia delle Filippine nell’opera didattico-epico-poetica di Lav Diaz.

TOUT FOUT LE CAMP / THICK AND THIN
di Sébastien Betbeder (Francia, 2022 , DCP, 94′)
Betbeder torna al Torino Film Festival (dopo averlo vinto nel 2013) con un road movie dolcemente stralunato e teneramente grottesco.

THE SHARPEST GIRL IN TOWN
di Mike Kaplan (USA, 1999, DCP, 77′)
Mike Kaplan racconta Ann Sothern, attrice straordinaria degli anni 30 che conclude la sua carriera con il capolavoro Le balene d’agosto di Lindsay Anderson.

VIENS JE T’EMMÈNE / NOBODY’S HERO
di Alain Guiraudie (Francia, 2022, DCP, 100′)
Ci sono un innamorato, un arabo, una prostituta e uno sguardo unico e originale sulle nevrosi della società contemporanea.

FUORI CONCORSO | Personale Carlos Vermut

Uno dei mandati del festival, una delle sue missioni, è anche e soprattutto quello di scoprire un cinema nuovo, nuovi autori, nuove idee. Per questo era importante omaggiare e approfondire l’opera di un cineasta contemporaneo che ci piacesse, un regista possibilmente non conosciuto e studiato in Italia, ma che fosse in grado di mettere in forma, capire e segnare lo spirito del tempo. La scelta è caduta su Carlos Vermut, classe 1980, di Madrid, la cosa migliore accaduta al cinema spagnolo nel secolo in corso (parola di Pedro Almodóvar, che ha paragonato il suo Magical Girl a capolavori di Erice e Zulueta).

MANTÍCORA / MANTICORE
di Carlos Vermut (Spagna, 2022, DCP, 115′)
Tra Lang e Cronenberg, un mélo che comincia con un incendio ma si congela in perturbanti geometrie. L’amore è più freddo della morte.

QUIÉN TE CANTARÁ / Tit.it.: CHI CANTERÀ PER TE
di Carlos Vermut (Spagna/Francia, 2018, DCP, 125′)
Eva dentro Eva: una cantante che perde la memoria, una fan che prova a ricordarle cosa significa essere sé stessa.

MAGICAL GIRL
di Carlos Vermut (Spagna/Francia, 2014, DCP, 127′)
Vincitore al festival di San Sebastian, amato da Pedro Almodóvar, un noir angosciante e laconico, un gioco a incastri che non lascia scampo.

DIAMOND FLASH
di Carlos Vermut (Spagna, 2011, DCP, 128′)
Dal fumetto ai corti, e finalmente al lungo: Vermut esordisce con un intreccio impossibile tra il pulp e la telenovela.

FUORI CONCORSO | Favolacce

LA CACCIA
di Marco Bocci (Italia, 2022, DCP, 100′)
Una favola nera, una spiazzante e grottesca faida familiare che lascia con il fiato sospeso fino all’ ultimo fotogramma.

IPERSONNIA
di Alberto Mascia (Italia, 2022, DCP, 100′)

Italia, futuro prossimo. A ogni detenuto la sua pena, quantificabile in anni di sonno coatto. Un incubo sci- fi, con Stefano Accorsi.

I PIONIERI
di Luca Scivoletto (Italia, 2022, DCP, 86′)
Un’estate anni 80, un racconto di formazione che mette insieme la fine del comunismo e la fuga di un adolescente.

I SOGNI ABITANO GLI ALBERI
di Marco Della Fonte (UK, 2022, DCP, 112′)
Due anime affini che si incontrano, una comunità che le respinge. Una storia struggente sul diritto all’amore.

FUORI CONCORSO | Ritratti e paesaggi

THE BEAT BOMB
di Ferdinando Vicentini Orgnani (Italia/Argentina, 2022, DCP (KDM), 83’)
Pittore, poeta, editore, libraio, divulgatore della Beat Generation. L’avventura centenaria di Ferlinghetti.

LA BELLA STAGIONE
di Marco Ponti (Italia, 2022, DCP, 95’)
La Sampdoria dello scudetto, Vialli, Mancini, Boskov e il neo acquisto russo raccontati come una pagina epica del calcio italiano.

MARCO INEDITO: DAGLI ULTIMI CENTO GIORNI DI MARCO PANNELLA
di Simona Ventura (Italia, 2022, DCP, 55’)
Gli ultimi giorni di vita di Marco Pannella, leone della politica italiana, raccontati con materiali di repertorio mai visti e interviste inedite. Un ritratto sorprendente.

IL MODERNISSIMO DI BOLOGNA
di Giuseppe Schillaci (Italia/Francia, 2022, DCP, 54’)
Non si cede al sonno nelle magiche notti bolognesi.

NAPOLI MAGICA
di Marco D’Amore (Italia, 2022, DCP, 90’)
Marco D’Amore racconta a modo suo una Napoli molto diversa dagli stereotipi abituali. Un racconto fresco e mai banale.

NOI CE LA SIAMO CAVATA
di Giuseppe Marco Albano (Italia, 2022, DCP, 72’)
I protagonisti di Io speriamo che me la cavo ritrovati tanti anni dopo quel film che fece epoca, con l’ultima intervista al premio Oscar Lina Wertmüller.

PARLAMI D’AMORE
di Adelmo Togliani, Daniele Di Biasio (Italia, 2022, DCP, 70’)
Padre, ma soprattutto icona: Achille Togliani. Bell’uomo, cantante, attore, seduttore in un ricco ritratto inedito.

PIER PAOLO PASOLINI – UNA VISIONE NUOVA
di Giancarlo Scarchilli (Italia, 2022, DCP, 72’)
Pasolini incontra i grandi protagonisti del cinema italiano come Bertolucci, Ferretti, Morricone e Donati.

RENDENZIONE
di Maria Martinelli (Italia, 2022, DCP, 93’)
Un amore che finisce, una fuga che (forse) non riesce, un paesaggio che si proietta dentro l’anima.

ROSA – IL CANTO DELLE SIRENE
di Isabella Ragonese (Italia, 2022, DCP, 52’)
Esordio alla regia di Isabella Ragonese. Un intenso e vibrante ritratto della cantante Rosa Balistreri, simbolo di lotta e di resistenza.

IL SORRISO DI SAN GIOVANNI
di Ruggero Cappuccio, Nadia Baldi (Italia, 2022, DCP, 90’)
Siamo nel 1943, il mondo sta cambiando, il bello e l’utile entrano in conflitto. Dal direttore del Napoli Teatro Festival.

IL TOCCO DI PIERO
di Massimo Martella (Italia, 2022, DCP, 112’)
Piero Umiliani, un jazzista geniale, rivive attraverso i ricordi ma soprattutto la sua indimenticabile musica per il cinema.

TRA NOI E LA RABBIA
di Gianni Ubaldo Canale (Italia, 2022, DCP, 54’)
I ragazzi del 2022 riflettono su quanto è avvenuto 20 anni prima a Genova durante il G8.

VITTORIO – IN UN TEMPO FUORI DAL TEMPO
di Elisabetta Sgarbi, Betty Wrong (Italia, 2022, DCP, 60’)
Un racconto polifonico per un ritratto impossibile che dalle acque del Po confluisce a Milano.

FUORI CONCORSO | Dei conflitti e delle idee

Focus speciale della quarantesima edizione, Dei conflitti e delle idee intercetta una tendenza forte della produzione documentaria italiana del 2022, ovvero la riflessione storico/politica sul passato più o meno recente del nostro paese.

COMUNISTI
di Davide Crudetti (Italia, 2022, DCP, 20’)
L’eredità familiare e storica del Partito comunista italiano, in un affettuoso e morettiano omaggio ai propri genitori.

OK BOOMER
di Andrea Gropplero di Troppenburg, Gianfranco Pannone (Italia, 2022, DCP, 77’)
Tra i ricordi di un inverno berlinese e lo smarrimento del presente. Cosa resta delle utopie novecentesche nel passaggio generazionale?

LA GIUNTA
di Alessandro Scippa (Italia, 2022, DCP, 78’)
Napoli rossa. 1975-1983: gli anni della giunta comunista di Maurizio Valenzi ricostruiti dal figlio di Antonio Scippa, uno dei protagonisti di quella storia.

L’IRRIDUCIBILE
di Morgan Menegazzo, Mariachiara Pernisa (Italia, 2022, DCP, 78’)
Senza pietà: ricordi a mente fredda di Vincenzo Vinciguerra, il neofascista condannato all’ergastolo per la Strage di Peteano.

LOTTA CONTINUA
di Tony Saccucci (Italia, 2022, DCP, 105’)
Il maggiore tra i gruppi nati dopo il ’68 raccontato da chi vi ha partecipato ma anche da chi ne dà un giudizio molto severo. Con Erri De Luca, Gad Lerner, Gianpiero Mughini.

LA SCELTA
di Carlo Augusto Bachschmidt (Italia, 2022, DCP, 83’)
Dentro il movimento No TAV: storie, volti, luoghi di dieci anni di lotte politiche.

FUORI CONCORSO | Torinofilmlab

O ACIDENTE / THE ACCIDENT
di Bruno Carboni (Brasile, 2022, DCP, 95’)
Il caso, il destino: in questo intenso esordio un banale incidente in bicicletta stravolge la vita di due famiglie.

RUNNER
di Marian Mathias (USA/ Francia/ Germania, 2022, DCP, 76’)
Un esordio di rara raffinatezza visiva che racconta il Midwest degli Stati Uniti.

UN VARON/ A MALE
di Fabián Hernández (Colombia/ Francia/ Olanda/ Germania, 2022, DCP, 82’)
Cosa significa oggi essere un vero uomo per un adolescente in Messico?

THE WOODCUTTER STORY
di Mikko Myllylahti (Finlandia/ Danimarca/ Olanda/ Germania, 2022, DCP, 98’)
Stravagante favola sul senso della vita, in stile finnico, con personaggi surreali e situazioni imprevedibili.

FUORI CONCORSO | Fedeli alla linea

Una giornata dedicata al cinema sperimentale italiano, quello che, in maniera di frequente totalmente autarchica, continua da anni a immaginare un nuovo cinema possibile, un rapporto con le immagini differente, non necessariamente narrativo, e un dialogo con la realtà che non sempre ha a che fare con la registrazione.

DENTRO ALLE COSE
di Michele Sambin (Italia, 2022, DCP, 56’)
Diario arcano dell’artista “stregone”, al lavoro nell’antro a cielo aperto della sua casa di campagna. Tessitura d’immagini da Michele Sambin.

OMAGGIO A MICHELANGELO BUFFA
Materiali vari, di Michelangelo Buffa (Italia, 2022, DCP, 61’)
Dalla Bolex 8mm al video analogico e digitale: omaggio a un “filmeur” documentarista antropologo alla perenne ricerca degli altri.

OMAGGIO A FRANCESCO BALLO
Materiali vari, di Francesco Ballo (Italia, 2022, DCP, 60’)
Del guardare e del fare il Cinema: omaggio a Francesco Ballo, studioso e filmmaker che insegna da una vita a nutrire lo schermo.

CINQUE STANZE
di Bruno Bigoni (Italia, 2022, DCP, 83’)
Un film sul peso delle cose, avute e perdute. Il filmmaker milanese torna con un dramma da camera, di stanze, piene di spettri ricordi.

CIPRIA
di Giovanni Piperno (Italia, 2022, DCP, 55’)
1941: l’Italia fascista precipitava nella guerra, ma le donne si affannavano per partecipare al concorso ideato da Zavattini e raccontare la loro vita. Per farne un film: questo…

UNIVERSI CIRCOSCRITTI 2
di Tonino De Bernardi (Italia, 2022, DCP, 125’)
Tra i registi fedeli, alla linea e al festival, non poteva mancare De Bernardi: uno dei massimi, ostinati, illuminanti sperimentatori italiani.

LA SCONFITTA AGLI SCACCHI
di Marco Bertolotti (Italia, 2022, BVU, 2’)
Un professionista affronta un medico a scacchi, ma vive una sconfitta sportiva e anche umana che lo isolerà dal mondo.

NUOVI MONDI

Se ogni narrazione è un mondo a sé, le narrazioni proposte in Nuovi Mondi descrivono universi poetici e ricerche espressive capaci di aprire gli occhi dello spettatore.

7H15 – MERLE NOIR / 7:15 – BLACKBIRD
di Judith Auffray (Francia, 2022, DCP, 30′)
Nel cuore di un bosco alla ricerca di un suono misterioso, nascosto nelle pieghe del tempo.

LE MUR DES MORTS
di Eugène Green (Francia, 2022, DCP , 51′)
“L’Europa si è suicidata con la nostra carne”, dice lo spirito del soldato morto sul fronte della Grande Guerra. E il giovane europeo d’oggi ascolta il suo dolore insieme a Eugéne Green.

AFTERSUN
di Lluís Galter (Spagna, 2022, DCP, 70′)
Il mistero di un bambino scomparso all’ombra di un campeggio spagnolo. Fantasmi di un’estate fuori dal tempo.

COMA
di Bertrand Bonello (Francia, 2022, DCP, 80′)
Il virus fuori, la vita dentro: Bonello filma una lettera aperta alla figlia adolescente prigioniera del lockdown. Premio Fipresci alla Berlinale.

THE FIFTH THORACIC VERTEBRA
di Syeyoung Park (Corea del Sud, 2022, DCP, 62′)
L’ufo del festival: un horror minimalista a metà tra le mutazioni di Tsukamoto e le derive mélo di Wong Kar Wai.

FRÁGIL / FRAGILE
di Pedro Henrique (Portogallo, 2022, DCP, 98′)
Saudade a tempo perso per il giovane Miguel, che galleggia sulle sue giornate con l’inseparabile amico.

LILITH
Bruno Safadi (Brasile, 2022, DCP, 80′)
In principio era l’uomo, anzi la donna: Safadi filma l’inizio dei tempi in un kolossal da cinema novo.

LA MEMORIA DEL MONDO
di Mirko Locatelli (Italia, 2022, DCP, 99’)
La signora scompare: l’artista e il biografo ne seguono le tracce. Un giallo in cui ci si perde, tra il cinema di Angelopoulos e l’arte di Boltanski.

OUR LADY OF THE CHINESE SHOP
di Ery Claver (Angola, 2022, DCP, 98′)
Un venditore cinese veglia sul popolo di Luanda, ma la Madonna al neon che spaccia alla gente del quartiere non fa miracoli. Misticismo pop e metafore populiste per un esordio angolano.

PACIFICTION
di Albert Serra (Francia/Spagna/Germania/Portogallo, 2022, DCP, 163′)
Honor de diplomazia: isole nella corrente dei bellicosi interessi internazionali, su cui veglia inutilmente un diplomatico Benoît Magimel.

THE PLAINS
di David Easteal (Australia, 2022, DCP, 180′)
Un’automobile, un avvocato, il tragitto casa-lavoro. Solo? Un film straordinario, semplice quanto radicale: una delle esperienze cinematografiche dell’anno.

TAMANO VISUAL POETRY COLLECTION: NAGISA’S BICYCLE
di Tetsuichiro Tsuta (Giappone, 2021, DCP, 59’)
Tre storie, una città e il velodromo locale: geometrie variabili del desiderio e della fantasia.

O TRIO EM MI BEMOL / THE KEGELSTATT TRIO
Rita Azevedo Gomes (Portogallo/Spagna, 2022, DCP, 127′)
Incontri di ex amore di una coppia a termine, sotto gli occhi del regista Adolfo Arrieta. Rita Azavedo Gomes trae un film nel film dall’unica pièce di Eric Rohmer.

CRAZIES

La sezione, curata da Luciano Sovena e realizzata in stretto contatto con il network Blood Window, propone film che provengono da pareri e da esperienze molto diverse e capaci di declinare in modo eccentrico i codici del genere horror. La sezione, novità assoluta del Festival edizione numero 40, è impreziosita dalla presenza fuori concorso di maestri come Luis Mandoki e di omaggi come quello dedicato a Josè Mojica Marins, re dell’horror brasiliano.

CRAZIES | Concorso

FAMILY DINNER
di Peter Hengl (Austria, 2022, DCP, 97′)
Un inquietante banchetto rituale come metafora delle ossessioni per le diete della società odierna.

HUESERA
di Michelle Garza Cervera (Perù/Messico, 2022, DCP, 93′)
Madre d’orrore: quando la dolce attesa diventa un incubo di sangue e ossa. Esordio femminile messicano, premiato a Sitges e Tribeca.

PANTAFA
Emanuele Scaringi (Italia/Argentina, 2022, DCP, 105′)
Dal regista de La profezia dell’armadillo, un horror rurale su una bambina perseguitata da un antico spirito.

PENSIVE
di Jonas Trukanas (Lituania, 2022, DCP, 87′)
Festa selvaggia di adolescenti in un cottage nel bosco: il serial killer è in agguato e non intende risparmiare nessuno. Esordio slasher lituano.

URBAN MYTHS
di Won-Ki Hong (Corea del Sud, 2022, DCP, 123′)
I brividi delle leggende metropolitane si nutrono di vita quotidiana. Dieci storie per scoprire che il male si annida ovunque e alimenta le nostre paure. Dalla Corea un esordio da brividi.

VIEJOS / THE ELDERLY
di Raúl Cerezo, Fernando González Gómez (Spagna, 2022, DCP, 96′)
Nonna è morta. Suicida? Nonno è fuori di testa, dicono i litigiosi eredi. Il vecchio minaccia e l’horror dilaga.

CRAZIES | Fuori Concorso

A PRAGA
di José Mojica Marins (Brasile, 2021, DCP, 51′)
L’ultima maledizione del grande José Mojica Marins, in un film inedito-postumo girato nel 1980.

A ÚLTIMA PRAGA DE MOJICA
di Cedric Fanti, Eugenio Puppo, Matheus Sundfeld, Pedro Junqueira (Brasile, 2021, DCP, 17′)
Omaggio alla memoria di José Mojica Marins, un corto documentario che ricostruisce il processo di completamento di A praga.

PRESENCIAS
di Luis Mandoki (Messico, 2022, DCP, 120′)
Oscure e inquietanti presenze animano un film ad alto tasso adrenalinico dove nulla è mai come sembra.

VENUS
di Jaume Balagueró (USA/Spagna, 2022, DCP, 100′)
Il maestro del terrore spagnolo aggiorna H.P. Lovecraft in un terrificante e misterioso condominio nella Madrid di oggi.

BACK TO LIFE

In occasione del suo quarantesimo anniversario, il TFF presenta una selezione di film restaurati particolarmente ricca e variegata.

PROGRAMMA 9,5MM
di aa.vv. (Italia, 2022, DCP, 60′)
Rivivono, grazie al Museo Nazionale del Cinema, le prime pellicole a passo ridotto.

ALL’ARMI SIAM FASCISTI!
di Lino Del Fra, Cecilia Mangini, Lino Miccichè (Italia, 1961, DCP, 106′)
A cent’anni dalla Marcia su Roma, affiancati da Micciché, uno dei più bei film di Mangini – del Fra ci ricorda che il fascismo non è morto.

IL PROCESSO DI VERONA
di Carlo Lizzani (Italia, 1963, DCP, 119′)
Per ricordare Carlo Lizzani, uno dei suoi film più personali sulla storia del Novecento italiano.

2+5: MISSIONE HYDRA
di Pietro Francisci (Italia, 1966, DCP, 89′)
Fantascienza povera, trovate straordinarie, emozioni fortissime. Un cult movie del cinema popolare italiano con la bella Eleonora Ruffo.

I RECUPERANTI
di Ermanno Olmi (Italia, 1969, DCP, 101′)
Ovvero: Moby Dick sull’altipiano d’Asiago. Scritto da Mario Rigoni Stern e Tullio Kezich.

MILANO CALIBRO 9
di Fernando Di Leo (Italia, 1972, DCP, 102′)
Nella sua versione originale uno dei noir italiani più apprezzati nel mondo. Con Barbara Bouchet e Gastone Moschin.

MILANO CALIBRO 9: LE ORE DEL DESTINO
di Deborah Farina (Italia, 2022, DCP, 52’)
L’avventurosa storia di un film diventato negli anni un vero e proprio cult.

IL CASO È CHIUSO, ANDATE IN PACE
di Simone Marino (Italia, 2022, DCP, 10’)

IL MONDO DEGLI ULTIMI
di Gian Butturini (Italia, 1980, DCP, 105′)
Le lotte contadine della pianura padana nel secondo dopoguerra. Un film in cui si sente tutto il respiro del Novecento.

E UNA DOMENICA SERA DI NOVEMBRE
di Lina Wertmüller (Italia, 1981, DCP, 121’)
Documentario RAI che dal terremoto in Irpinia del 1980 si allarga alla storia del Sud Italia. Didattico, ma in senso nobile.

POLSI SOTTILI
di Giancarlo Soldi (Italia, 1985, DCP, 50′)
Grazie alla manifestazione Filmmaker, uno degli esordi più interessanti degli anni 80. Con Stefania Casini.

LES NUITS FAUVES / NOTTI SELVAGGE
Cyril Collard (Francia/Italia, 1992, DCP, 126′)
Dopo 30 anni (Cinema Giovani 1992) il film rivive nella sua versione integrale come un meraviglioso inno alla vita.

CHIUSURA
di Alessandro Rossetto (Italia/Germania, 2001, DCP, 76′)
Una lotta di fabbrica attentamente e appassionatamente ricostruita da uno dei maggiori documentaristi italiani.

TRE PUNTO SEI
di Nicola Rondolino (Italia, 2003, DCP, 90′)
L’esordio di Nicola Rondolino, duro e senza speranza, che sa trasformare Torino in un perfetto scenario da neo-noir.

DROGA – CHE FARE?
di Alvaro Bizzarri (Italia, 1999, DVD, 50′)
Da sempre attento alle problematiche sociali, Bizzarri racconta la piaga della tossicodipendenza.

OMAGGIO A MALCOLM MCDOWELL

IF… / SE…
di Lindsay Anderson (UK, 1968, DCP, 111’)
1968, una vera rivolta studentesca armata, capitanata da Malcolm McDowell. Palma d’oro a Cannes.

A CLOCKWORK ORANGE / ARANCIA MECCANICA
di Stanley Kubrick (UK/USA, 1971, DCP, 136’)
Un monumento della storia del cinema. L’indimenticabile consacrazione di Malcolm McDowell.

O LUCKY MAN!
di Lindsay Anderson (UK/USA, 1973, DCP, 178’)
Un film in Italia quasi dimenticato. Anderson ritrova un Malcolm McDowell in grande spolvero.

CALIGOLA
di Tinto Brass (Italia/USA, 1979, DCP, 155’)
Sesso e violenza per un film scandalo. Massacrato, distrutto, rinnegato, sequestrato, oggetto di lite tra Brass e Guccione.

THE ASSASSINATION OF THE TSAR / L’ASSASSINO DELLO ZAR
di Karen Shakhnazarov (URSS/UK, 1991, DCP, 104’)
Uno schizofrenico crede di essere lo sterminatore della famiglia imperiale. Complice il medico fanno rivivere la tragedia.

EVILENKO
di David Grieco (Italia, 2003, DCP, 111’)
Ispirato alla vera vicenda di Cikatilo, il comunista russo che violentò, uccise e divorò decine di giovani di ambo i sessi.

NEVER APOLOGIZE
di Mike Kaplan (UK, 2007, DCP, 111’)
One man show per Malcolm McDowell che celebra il suo lavoro e la sua amicizia con Lindsay Anderson.

OMAGGIO A MIKE KAPLAN

Tre i film che compongono l’omaggio: Luck, Trust & Ketchup e The Sharpest Girl in Town (nel Fuori Concorso) e Never Apologize (Omaggio a Malcolm McDowell).

MEZZOGIORNO DI FUOCO

Il western torna al Torino Film Festival con una sezione appositamente dedicata. MEZZOGIORNO DI FUOCO propone otto film di culto per gli appassionati del genere, ma poco noti al grande pubblico.

THE TERROR OF TINY TOWN
di Sam Newfield (USA, 1938, DCP, 62’)
Bizzarra operazione nata da un’idea del produttore Jed Buell, è un western con numeri musicali interpretato unicamente da attori affetti da nanismo.

THE ROMANCE OF ROSY RIDGE / LA CAVALCATA DEL TERRORE
di Roy Rowland (USA, 1947, DCP, 106’)
Toni poetici di sapore agreste per un film ambientato immediatamente dopo la Guerra Civile. Il titolo italiano si riferisce alle scorribande dei cavalieri del Ku Klux Klan.

CORONER CREEK / IL PUGNALE DEL BIANCO
di Ray Enright (USA, 1948, DCP, 90’)
Film che anticipa quelli che Randolph Scott interpreterà anni dopo per Budd Boetticher, è forse il migliore dei 17 western di Ray Enright.

FOUR FACES WEST / LE QUATTRO FACCE DEL WEST
di Alfred E. Green (USA, 1948, DCP, 89’)
Western anomalo, senza villain o sparatorie. All’epoca un flop, oggi rivalutato grazie anche alla splendida fotografia in b/n di Russell Harlan.

FOUR GUNS TO THE BORDER / I DESPERADOS DELLA FRONTIERA
di Richard Carlson (USA, 1954, DCP, 83’)
Tratto da un romanzo di Louis L’Amour, un B-movie dalle insolite venature erotiche interpretato da una sensuale Colleen Miller.

SHOTGUN / CANNE INFUOCATE
di Lesley Selander (USA, 1955, DCP, 80’)
Una tesa e brutale storia di vendetta in Technicolor. Il migliore degli oltre 100 western diretti da Lesley Selander tra il 1936 e il 1968.

TERROR IN A TEXAS TOWN / IL TERRORE DEL TEXAS
di Joseph H. Lewis (USA, 1958, DCP, 80’)
Celebre per il duello tra il pistolero e il marinaio armato di arpione, l’ultimo film di Joseph H. Lewis è un cult amato da registi cinéphiles del calibro di Bertrand Tavernier.

SEVEN WAYS FROM SUNDOWN / SETTE STRADE AL TRAMONTO
di Harry Keller (USA, 1960, DCP, 83’)
Western psicologico nella tradizione di film come Quel treno per Yuma o L’ultima cavalcata, con Audie Murphy nel ruolo per lui tipico di ragazzino innocente.

MASTERCLASS

PAOLA CORTELLESI
La popolare attrice (da poco anche regista) ripercorre la sua carriera concentrandosi soprattutto sul suo lavoro come sceneggiatrice.

MALCOLM MCDOWELL
Una cavalcata, curata da David Grieco (che è stato anche suo sceneggiatore e regista) sulla carriera di un grande attore che ha unito il free cinema, Stanley Kubrick, Tinto Brass, Sergio Citti e le serie televisive di successo.

PILAR FOGLIATI + GIOVANNI VERONESI
Il rapporto tra scrittura e recitazione attraverso il rapporto tra una giovane attrice di successo (madrina del Festival) e uno sceneggiatore e regista di esperienza.

MARIO MARTONE
In attesa di candidatura all’Oscar, Mario Martone ripercorre la carriera tra cinema, teatro e televisione, di Massimo Troisi, l’attore e regista che a sua volta ha vissuto quel percorso.

NOEMI
Una delle voci più interessanti della canzone italiana ripercorre la sua passione per il cinema, che l’ha portata a studiare e a laurearsi proprio sulla settima arte.

TONI SERVILLO
L’attore più poliedrico e iconico dello spettacolo italiano ripercorre la sua carriera, i ruoli più difficili, le scelte più importanti e il grande successo internazionale.

Qui il sito ufficiale per tutte le informazioni utili https://www.torinofilmfest.org/it/

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