Viola Davis

Viola Davis – Ph. Credit: Walt Disney Television

Come ogni estate sono arrivate puntuali le nomination agli Emmy e anche quest’anno si discutono i grandi esclusi. Fra i tanti, purtroppo, risuona il nome di Viola Davis, che nella stagione televisiva appena conclusa ha definitivamente dato l’addio alla sua Annalise Keating.

Con la chiusura della serie cala il sipario su un grande capitolo della carriera dell’attrice, aprendo molte altre possibilità. Nel pieno della sua notorietà, Viola Davis può infatti osare di più e lanciarsi in progetti meno mainstream, che rispecchino maggiormente anche le sue idee.

Non è più un segreto, per esempio, ciò che la Davis pensa di uno dei film più celebri a cui ha preso parte. The Help non è altro che un romanzo di formazione “bianco”, in cui la storia delle domestiche nere diventa collaterale e contingente. C’è molta amarezza nelle parole rilasciate a Vanity Fair, quando afferma che il film non sa raccontare l’umanità del popolo afroamericano. È interessato solo a “impostare una lezione per il pubblico bianco”.

Viola Davis proiettata nel 2021

Nel corso del prossimo anno, se i ritardi dovuti al Covid lo permetteranno, vedremo Viola Davis in due progetti che sembrano molto interessanti. Il primo è una collaborazione con la regista Gina Prince-Bythewood, il secondo è un nuovo adattamento da Auguste Wilson con Chadwick Boseman.

Se si esclude 5 giorni fuori, co-diretto da Anna Boden nel 2010, Viola Davis non ha mai lavorato con una regista nella sua lunga carriera. Il fatto che Gina Prince-Bythewood sia anche afroamericana, oltre che donna, combinazione ancora più rara alla regia, promette già una collaborazione storica. The Woman King, questo il titolo, è la storia di donne guerriere dell’antico Regno di Dahomey (oggi Benin). Una storia di lotta, femminile e anticoloniale, che trova espressione nelle idee e delle due stesse artiste. Viola Davis, insieme al marito, comparirà anche come produttrice, investendo su questo film tutto quello che lei chiama il suo “lascito culturale”.

Viola Davis - Ph Credit: Juha van 't Zelfde su licenza CC BY-NC-SA 2.0
Viola Davis – Ph Credit: Juha van’t Zelfde su licenza CC BY-NC-SA 2.0

Sempre in tema di black women esemplari, la vedremo presto nei panni più moderni di Michelle Obama, per First Ladies, la serie di ShowTime sulle più influenti mogli dei Presidenti USA. Il secondo progetto a cui si accennava è poi un’altra opera di August Wilson. Dopo il Tony Award per King Hedley II e l’Oscar per Fences, questa volta si tratta di Ma Rainey’s Black Bottom e lo potremo vedere presto su Netflix. Viola interpreterà naturalmente la leggendaria cantante blues Ma Rainey, accanto al Black Panther, Chadwick Boseman.

Ruoli difficili, interessanti ma soprattutto significativi nel quadro sociale che si sta delineando negli Stati Uniti. Sicuramente ne riparleremo a tempo debito, ma era doveroso prendere nota già da ora di quello che la meravigliosa Viola Davis ha già in serbo per noi. Aspettiamo già il suo ritorno sul grande e piccolo schermo.

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