Castlevania, Netflix
Castlevania, Netflix

Castlevania è una Serie Tv perfetta

Castlevania è una serie Tv originale Netflix tratta dall’omonima serie di videogiochi. E non si fa scrupolo a nascondere la sua origine, come molti altri prodotti fanno. Generalmente, film e show televisivi ispirati ai videogame cercano in qualche modo di rinnegare la loro provenienza, quasi come se ispirarsi a un gioco fosse una vergogna. Castlevania, invece, fa delle sue origini un punto di forza. Pur senza dimenticare i fondamentali aspetti psicologici che caratterizzano i diversi personaggi.

Il villain principale di Castlevania si muove grazie a una motivazione molto forte

Dracula, il Signore degli Inferi, vive isolato nel suo immenso castello, isolato dal resto del mondo. Nutre un profondo disprezzo per l’umanità e non ci sono possibilità che cambi. Almeno in apparenza. Poi, improvvisamente, nella sua dimora compare qualcuno che non si sarebbe mai aspettato: una donna. Ma non una donna qualsiasi. Lisa, infatti, si reca da Dracula senza alcun timore nella speranza che lui possa insegnarle le arti curative. Ciò che la affascina è la scienza e il suo più grande desiderio è quello di aiutare gli altri attraverso la medicina. La forza e la sfrontatezza con cui Lisa lo affronta, colpisce Dracula nel profondo. E, malgrado i suoi modi burberi, decide di darle una mano.

Fra i due nasce una meravigliosa storia d’amore e si sposano. E Dracula, paradossalmente, si innamora proprio della straordinaria umanità di Lisa. La donna, dunque, convince lo sposo a viaggiare per il mondo, scoprendo così la bellezza nascosta degli uomini. Una bellezza che lui aveva sempre ignorato. Ma proprio durante questo viaggio di formazione, la Chiesa accusa Lisa di stregoneria e, dopo averla catturata, la brucia sul rogo.

Quando Dracula ritorna dal suo viaggio, scopre dunque una dolorosa verità

Il Signore degli inferi sprofonda nella rabbia e nella disperazione. Una volta venuta a mancare la donna che lo stava rendendo migliore, ecco che Dracula arriva a una conclusione estrema: se l’umanità ha deciso di uccidere una creatura così pura, che stava intercedendo per la sua salvezza, non merita di vivere.

Dracula convoca dunque i vampiri e tutte le altre Creature della Notte che rispondono ai suoi comandi, dando loro un incarico terrificante: sterminare l’intera umanità.

Cominciano così i primi attacchi nella regione della Valacchia, la cui popolazione si è resa colpevole di aver assassinato Lisa. Demoni usciti direttamente dall’Inferno cominciano a colpire i villaggi, uccidendo brutalmente gli abitanti non appena cala il sole. Per un anno intero la Valacchia sprofonda nel terrore più cieco. E qui entrano in gioco due fra i personaggi principali di Castlevania.

Naturalmente l’umanità non rimane passiva davanti al suo destino. Ci sono degli uomini straordinari disposti a tutto, anche all’estremo sacrificio, pur di cambiare le sorti del mondo. Trevor Belmont, discendente di una prestigiosa famiglia di cacciatori di mostri, non intende stare a guardare. Né vuole farlo Sypha Belnades, potente, ma inesperta e giovane maga dei Parlatori, un gruppo di nomadi studiosi. I due si incontrano in circostanze rocambolesche e decidono di risvegliare Alucard, ovvero l’Anti- Dracula, l’unica speranza per la salvezza.

Alucard è il figlio di Dracula e Lisa. È, dunque, mezzo umano e mezzo vampiro. La sua missione è proprio quella di uccidere suo padre, mettendo fine al terribile genocidio che sta compiendo.

Castlevania, Netflix

Castlevania – Una Serie Tv corale

Dal momento che uno dei più grandi punti di forza della serie sono i personaggi, Castlevania non può avere una trama così lineare. E non sarebbe sufficiente un articolo per spiegarla, dal momento che dopo la seconda stagione si aprono una miriade di sotto trame. Ma nonostante questo, la serie non perde un colpo. Le diverse storyline si amalgamano alla perfezione, senza mai annoiare, o creare dei possibili buchi di trama. Ogni personaggio viene trattato con la giusta dignità e ciascuno di loro possiede una forza e delle caratteristiche uniche.

Non esistono ruoli simili fra loro. Ciascuno ha una sua personalità, ben definita. E ogni linea narrativa potrebbe essere considerata un racconto a sé stante. Almeno fino a che non arrivano a convergere, creando dei finali di stagione entusiasmanti ed emotivamente coinvolgenti. Anche l’estetica dei personaggi è perfetta e denota bene la loro personalità.

I personaggi femminili

Per capirne la precisione e l’intensità basta soffermarsi sulle donne della serie. Tre sono i ruoli femminili più importanti di Castlevania: Sypha, Carmilla e Lenore. Sypha, appunto, è una delle protagoniste. Carmilla è una vampira che intende opporsi al piano di Dracula, per poter ottenere la supremazia sul mondo. Lenore, invece, nasce personaggio secondario, dal momento che si tratta di una delle “Sorelle Vampire” di Carmilla, il consiglio che governa la regione della Styria. Eppure, nel corso della terza stagione, Lenore riesce a diventare uno dei personaggi più importanti, fino ad arrivare all’episodio conclusivo della quarta, dove ci regala una delle scene più belle e commoventi dell’intera serie.

Le tre sono la perfetta rappresentazione di tre diverse tipologie di femminilità. Carmilla possiede una sensualità forte, prorompente, che viene evidenziata senza mai risultare volgare. Per farsi strada in un mondo quasi esclusivamente maschile, sarebbe quasi scontato che la vampira si possa servire delle sue doti femminili, cosa che però non fa mai. Castlevania rifugge ogni stereotipo, presentando una villain che trasuda sensualità, ma che affronta la scalata al potere servendosi della sua forza e astuzia.

Lenore invece è molto femminile, ma la sua è una femminilità più delicata, quasi infantile. A differenza di Carmilla, si serve dell’attrazione che esercita sugli uomini per riuscire nei suoi scopi. E fa subdolamente appello al loro istinto di protezione, mostrandosi quasi come una bambina ingenua e fragile. Quando in realtà è tutt’altro. Anche se Carmilla è più pericolosa, Lenore è una scaltra manipolatrice.

Sypha, al contrario, è totalmente inconsapevole della sua sensualità. La sua è una femminilità selvaggia, spontanea e forte. È bellissima, ma non fa nulla né per nasconderlo, né per metterlo in evidenza. I suoi sentimenti verso gli altri sono genuini e possiede una grande capacità di amare e comprendere le persone nel profondo. Ma questo è solo un assaggio dell’eccezionalità dei personaggi della serie.

Altro punto fondamentale della serie: la cura della trama.

Come abbiamo già detto, Castlevania gestisce alla perfezione tutte le sottotrame, senza mai dimenticarsi della sua origine videoludica. Man mano che il racconto procede, si ha l’impressione che la narrazione sia costituita da diversi livelli di difficoltà e che i personaggi subiscano un’evoluzione non solo psicologica, ma anche fisica. Trevor Belmont, ad esempio, nel corso del racconto affronta diverse sfide. Più di una volta si trova a lottare contro mostri via via più potenti. E dopo che supera una prova particolarmente ardua, viene “premiato” con la scoperta di un’arma che lo accompagnerà nelle successive battaglie. Proprio come un videogioco, insomma. Ma questo aspetto non è affatto invasivo all’interno della trama e si amalgama alla perfezione con la parte più introspettiva del racconto.

Castlevania è l’unione di racconto corale, aspetti videoludici e fiaba. Nessuna delle anime della serie è trascurata e si ritrovano a collaborare in modo eccellente, come gli ingranaggi di una macchina perfetta.

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