“We never planned for Cuphead to become this big”
Disponibile su Netflix e distribuita dal 18 febbraio 2022 The Cuphead Show! è basato sul videogioco run-and-gun di successo del 2017 Cuphead.
Creato dai fratelli Chad e Jared Moldenhauer di Studio MDHR, il gioco è noto sia per la sua difficoltà sia per lo stravagante cast di personaggi e il favoloso look da cartone animato vintage. Il gioco originale Cuphead è nato dall’amore dei fratelli per i surreali e sperimentali cartoni animati disegnati a mano degli anni ’30, tra cui le Silly Symphonies di Walt Disney Productions del 1929 e le opere dei Fleischer Studios.
Ed è proprio partendo da questo ultimo punto che ho deciso di approfondire qualcosa che molte recensioni decidono di abbozzare con la frase “The Cuphead show, così come il gioco, si ispira ai cartoni anni ’30”, perché Cuphead, così come la sua controparte televisiva, non solo si ispira ma è anche uno dei più grandi tributi d’amore verso il genere.
Ma quali sono le caratteristiche che hanno reso quei cartoni di tempi ormai andati, così magnetici?
Il mondo di questi cartoni è affascinante in maniera contagiosa:
- I personaggi si muovono costantemente su e giù in perfetto ritmo, lo spettatore o la spettatrice vengono costantemente sorpresi da momenti unici e bizzarri dove, ad esempio, un qualsiasi oggetto o parte del corpo viene trasformato in uno strumento musicale: un esempio è quando la primissima star dei Looney Tunes, Bosko, viene messo all’angolo da una banda di pericolosi animali della giungla in Congo Jazz (1930) e li guida così in un arrangiamento vivace di “Giving It This and That“. Le vibranti animazioni di questi cartoni sono assolutamente inseparabili dalle loro colonne sonore swing.
- Questi cartoni hanno l’incantevole caratteristica di non essere frenati da concetti tediosi quali il realismo e la coerenza interna. Gli oggetti inanimati spesso prendono vita e vengono coinvolti nell’azione, come si vede nel corto di Max Fleischer Barnacle Bill (1930), con Bimbo e la prima apparizione di Betty Boop.
- In questa tipologia di cartoni è possibile trovare una moltitudine di disegni di personaggi decisamente insoliti, in particolare nei cartoni animati che coinvolgono mostri, alieni e/o creature mutanti non identificabili. Per esempio, nello spaventoso cartone di Van Beuren The Wild Goose Chase (1933).
- Infine, per ultimo, ma non per importanza, le storie di questi cartoni animati seguono la logica del flusso di coscienza del sogno e al loro termine non è necessaria la presenza di una lezione moraleggiante.
Nel cercare la propria identità, si sono immersi, dunque, nella fisicità di icone quali Mickey, Bimbo, Oswald the rabbit, e Felix the Cat. Con questi famosissimi personaggi come base, cominciarono a lavorare sui vari concept per i propri protagonisti.
The Cuphead Show! e Netflix
E qui entra in gioco Netflix che, all’apice del successo del videogioco, ne ha richiesto una serie animata che mantenga però vivo lo spirito e l’unicità del marchio. Composta da 12 episodi di circa 15 minuti ciascuno, The Cuphead Show prende una posizione unica nel panorama dell’animazione in streaming di oggi.
L’obiettivo dello show, secondo le parole di Dave Wasson, era quello di “farlo assomigliare il più possibile a un cartone animato che poteva essere prodotto all’epoca.” The Cuphead show! diventa così uno sbalorditivo esercizio di genere, stile e fantasia, ma anche qualcosa che qualsiasi bambino o bambina guarderebbe volentieri.
La serie animata segue i fratelli Cuphead (Tru Valentino) e Mugman (Frank T. Todaro) – i personaggi giocabili del gioco originale, i cui nomi derivano dai bicchieri che compongono le loro teste – in tutte le loro bizzarre avventure sulle Inkwell Isles, ovvero l’isola calamaio.
I personaggi
Cuphead: Instancabilmente ottimista, la sicurezza di Cuphead e la sua voglia di avventura lo metteranno spesso nei guai, ma in fondo Studio MDHR lo caratterizza come un personaggio di buon cuore che vuole fare del bene – solo uno di quei personaggi che hanno la tendenza di saltare prima ancora di guardare!
Mugman: Più cauto e un filino più timoroso, Mugman è il fratello minore stupidotto ma assolutamente leale di Cuphead. Sebbene ami segretamente le avventure in cui Cuphead lo trascina, spesso si preoccupa dei danni collaterali che potrebbero causare. In molti qui potrebbero ricollegarlo a Luigi, il famosissimo fratello dell’idraulico più famoso del mondo… e avrebbero anche ragione!
The Cuphead show! non omaggia soltanto i capisaldi di Fleischer studios, ma nel corso delle puntate è possibile notare riferimenti a:
– Music Land, 1935
– Io ti salverò, 1945
– Dumbo, 1941
– La danza degli scheletri, 1929
– Minnie the Moocher, 1932
– Fantasia, 1940
Tuttavia, i fan del brand di Cuphead potrebbero storcere il naso non trovando le iconiche “finger-gun” del gioco e un adattamento non così fedele alla storia originale. È impossibile riuscire a soddisfare i gusti e le preferenze di tuttx; eppure, The Cuphead Show! riesce a fornire comunque, puntata dopo puntata, un ottimo compromesso donandoci un adattamento che si spera possa diventare d’ispirazione per le serie d’animazione future.
Dave Wasson è convinto che gli spettatori di oggi si aspettino personaggi più curati e complessi: “Penso che un sacco di roba dei primi anni ’30, quelli che avevano solo dei bizzarri personaggi in sequenza; eppure, il pubblico di allora era tipo, ‘Wow, le cose si muovono sullo schermo’. La novità era semplicemente incredibile, ma il nostro pubblico si è evoluto, e al giorno d’oggi è necessario vedere le emozioni e capire come si sente un personaggio in una determinata situazione“. Tutto ciò doveva essere trasmesso attraverso l’animazione così come le sceneggiature e il doppiaggio.
In breve
Riassumendo, The Cuphead Show! cattura l’essenza del popolare gioco, dando ai fan vecchi e ai nuovi un surreale, esilarante, caotico e divertente cartone animato con personaggi memorabili e animazioni straordinarie. Dopo Arcane e Castlevania, è un altro fiore all’occhiello di Netflix per gli adattamenti di videogiochi che fino ad oggi, per la maggior parte divennero prototipi fallimentari, gusci senz’anima poco apprezzati dal pubblico nerd.
Piccola curiosità: sai che in questa prima stagione di The Cuphead Show! hanno introdotto Ms. Chalice, un personaggio che apparirà nel prossimo DLC del gioco? I fan non vedono l’ora di mettere le mani sulla nuova espansione!
La citazione e gli sketch provengono dal volume The Art of Cuphead di Dark Horse Books.
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