Oggi l’attrice che ha trascorso gran parte della sua vita (televisiva) a risolvere misteri a Cabot Cove compie 95 anni
Spesso siamo soliti associare il volto di un attore ad un personaggio preciso, entrato nel nostro immaginario in maniera quasi prepotente. È il caso di Angela Lansbury: attrice di origini britanniche che muove i primi passi nel cinema in un film di George Cukor ma che inevitabilmente associamo solo all’autrice di libri gialli Jessica Fletcher. Murder, She Wrote (La signora in giallo) è la serie televisiva che l’ha fatta conoscere al grande pubblico, ma oggi, in occasione dei suoi 95 anni, vorrei ripercorrere con voi una carriera vastissima, tra cinema, teatro e tv.
Gli inizi
Angela Lansbury voleva recitare sin da giovanissima. Sua madre, Moyna MacGill, era un’attrice di origini irlandesi e il padre il politico Edgar Isaac Lansbury, membro del Partito Comunista di Gran Bretagna. L’uomo morì quando la figlia era ancora molto piccola. La famiglia, madre e tre figli, si trasferì in seguito negli Stati Uniti per scampare ai bombardamenti di Londra. Lì la ragazza iniziò a frequentare la Feagin School of Drama and Radio aiutata dalla madre; per poter pagare la retta entrambe svolgevano lavori vari (anche nei grandi magazzini), con la speranza che quegli sforzi sarebbero valsi il successo di Angela.
Dopo essersi trasferita da New York a Los Angeles il successo arrivò in tutto il suo splendore hollywoodiano dorato targato ’40s: nel 1942 firmò un contratto con la Metro-Goldwyn-Meyer per 11 film con la casa di produzione.
Il primo lungometraggio in cui comparse fu Gaslight (Angoscia) di George Cukor nel 1944.
Il ruolo della cameriera Nancy, a fianco di Charles Boyer e Ingrid Bergman, le fece ricevere la sua prima nomination al premio Oscar.
Il secondo film importante per la sua carriera fu l’adattamento del romanzo di Oscar Wilde, Il Ritratto di Dorian Gray, diretto da Albert Lewin nel 1945. Qui non solo l’attrice venne nominata nuovamente all’Oscar, ma vinse il suo primo Golden Globe. La terza nomination come Miglior Attrice non protagonista la riceverà per The Manchurian Candidate (Va’ e uccidi) diretto da John Frankenheimer nel 1962. Solo nel 2014 Angela Lansuby ritirerà un premio Oscar alla carriera. Invece oltre al primo per il ruolo drammatico del ’45, vinse altri cinque Golden Globe, di cui quattro per Murder, She Wrote. Prima di passare al successo televisivo vorrei attraversare l’esperienza teatrale, che la vede nell’ultimo spettacolo nel recente 2015 con Blithe Spirit.
“A little Priest” – Mrs Lovett prima di Jessica Fletcher
Dopo quasi una ventina di pièce teatrali, arriva un ruolo spiazzante, autoironico, grottesco e divertente: Angela Lansbury interpreta nel 1979 la svampita Mrs Lovett nel musical Sweeney Todd: the Demon Barber of Fleet Street, scritto da Stephen Sondheim e Hugh Wheeler (e basato su una commedia tratta da una leggenda metropolitana). Lo spettacolo vinse otto Tony Awards, tra cui quello di Migliore attrice protagonista in un musical proprio all’interprete femminile che aveva dato il meglio di sé. Le possibilità del contesto teatrale e gli aspetti surreali dell’interpretazione cantata tirano fuori grandi capacità attoriali e una caratterizzazione iconica. Nel 2007 Helena Bonham Carter sarà la Mrs. Lovett della versione cinematografica firmata da Tim Burton, ispirandosi fortemente alla versione originale.
Angela Lansbury reciterà anche nella versione televisiva dello spettacolo nel 1982.
264 crimini risolti
La signora in giallo non è solo una serie tv, ma un credo: un’opera che attraversa dieci anni di televisione, raccontando le vicende della zia scaltra e sagace che tutti avremmo voluto avere.
Nonostante film celebri degli anni ’70 come quello più amato dai fan, Pomi d’ottone e manici di scopa (1971) o i gialli di inizio anni ’80 è dando vita al personaggio di Jessica Fletcher che Angela Lansbury si inscrive nella memoria di gran parte degli spettatori. E, per una serie che inizia nel 1984 e termina nel 1996, compare nella totalità dei suoi 264 episodi, che vengono ancora trasmessi, all’ora di pranzo, su Rete4 (e disponibile su Amazon Prime Video). In tutto 12 stagioni più quattro film per la televisione.
Sebbene il pilot, The Murder of Sherlock Holmes, andato in onda negli Stati Uniti nel settembre del 1984 (e arrivato in Italia ben quattro anni dopo), sia molto diverso da quello che ci aspetta nelle puntate seguenti, il tono e le modalità di racconto attirano subito l’attenzione del pubblico. Jessica è una scrittrice di romanzi gialli, inizialmente a tempo perso mentre lavora come supplente di inglese, quando suo nipote invia per gioco un suo romanzo ad un editore. Improvvisamente la donna si trova a far fronte al suo primo successo letterario ma anche al primo dei tantissimi omicidi che la coinvolgeranno in un modo o in un altro.
Piccoli misteri di provincia ma anche grandi delitti internazionali (gli episodi ambientati in Russia sono una goduria), Jessica passa da un primo episodio in cui è una “rustica” professoressa con l’interesse della scrittura, ad una fama che la rende famosa in tutto il mondo, conferendole una raffinatezza ineguagliabile.
Ed è vero che “tutti sono passati per Jessica”, nel senso che negli anni si sono susseguite guest star di ogni tipo: Courtney Cox, Linda Blair, Tom Selleck (che aveva già conosciuto l’attrice sul set di Magnum P.I.), George Clooney e Janet Leigh ma anche Bryan Cranston ed un giovanissimo Neil Patrick Harris.
Una stella senza età
Anzi due, le stelle sulla Hollywood Walk of Fame dedicate all’attrice, una per il cinema e l’altra per la televisione. Inoltre nel 2013 la regina Elisabetta II le conferì il titolo di Dama di Commenda dell’Ordine dell’Impero Britannico. Il suo più recente ruolo cinematografico è nel film Il ritorno di Mary Poppins (Mary Poppins Returns), di Rob Marshall (2018), mentre per la TV nella miniserie basata su Piccole Donne.
Nell’agosto scorso Angela Lansbury ci regala un’immagine di lei che mangia a Malibù con la mascherina abbassata e un sorriso che commuove. E non perché sia anziana e tenera (cioè, anche, è innegabilmente irresistibile), ma perché è una donna che ha dedicato la sua vita alle arti, senza mai perdere quello sguardo.
Quindi se per voi era solo un misto di Agatha Christie e Nancy Drew in tailleur spezzato, correte ai ripari! E tanti auguri Angela, oggi pomeriggio solo maratona dedicata a te.
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