The Holiday (2006) Columbia Pictures
The Holiday (2006) Columbia Pictures

L’amore non va in vacanza: Fuggire dall’amore per poi caderci senza via di scampo, durante una vacanza lontane da sé stesse. Il film dentro al film. La narrazione che sfonda la quarta parete tirando dentro lo spettatore e facendolo godere dell’apoteosi della pausa dalla vita insoddisfacente e dalla quotidianità sentimentale costellata da passi falsi. Amanda e Iris si scambiano la casa, e smettono per un po’ di dedicarsi alle vite immaginate per approfondire la loro.

Lo stile dei dettagli in L’amore non va in vacanza

L’amore non va in vacanza è una commedia romantica natalizia in pieno stile Nancy Meyers. Ad attirare subito l’attenzione sono le case dei sogni arredate alla perfezione. Cornice in cui la regista ricostruisce la vita che non vediamo ma che possiamo immaginare attraverso la posizione dei mobili, le tazzine del caffè, i quadri appesi.

L'amore non va in vacanza (The Holiday)
The Holiday (2006), Pinterest

La cura dedicata alle ambientazioni contraddistingue da sempre il lavoro della regista, la quale crea gli scenari perfetti nel quale inserire personaggi che superano le loro difficoltà in modo estremamente raffinato.

Correggere le storie degli altri

L’elemento più interessante de L’amore non va in vacanza è che tutto ruoti attorno all’industria delle storie: Amanda (Camerona Diaz) è una montatrice di trailer che ha fatto delle tempistiche cinematografiche la sua ragione di vita. Riesce a gestire minutaggi impervi ma non è in grado di investire i suoi sentimenti in un rapporto che non passa sullo schermo. Iris (Kate Winslet) invece è una giornalista, succube di un uomo che continua a propinarle la bozza del suo romanzo anche dopo averla tradita. Il lavoro di editor è ciò che ama di più ma non si rende conto che è alla sua visione dell’amore che deve dare una revisione.

Anche i personaggi maschili, il compositore di colonne sonore Miles (Jack Black) e il book editor Graham (Jude Law), si occupano di narrazioni, dando il meglio di sé per “sceneggiature” immaginate e parole appartenenti ad altri.

Colui che sfrutterà la narrazione (cinematografica) a favore di una rinascita in pieno stile Hollywood è il personaggio Arthur Abbot, interpretato da Eli Wallach. Sceneggiatore ormai anziano ritroverà nel potere del cinema una nuova vita, senza più rifugiarsi in ricordi polverosi. In questo senso Nancy Meyers introduce nel genere romantico una meta visione elaborata dall’interno. Nonostante il piacere della narrazione, la storia a cui prestare attenzione si rivela quella di chi sta dietro le quinte.

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Silvia Pezzopane
Ho una passione smodata per i film in grado di cambiare la mia prospettiva, oltre ad una laurea al DAMS e un’intermittente frequentazione dei set in veste di costumista. Mi piace stare nel mezzo perché la teoria non esclude la pratica, e il cinema nella sua interezza merita un’occasione per emozionarci. Per questo credo fermamente che non abbia senso dividersi tra Il Settimo Sigillo e Dirty Dancing: tutto è danza, tutto è movimento. Amo le commedie romantiche anni ’90, il filone Queer, la poetica della cinematografia tedesca negli anni del muro. Sono attratta dalle dinamiche di genere nella narrazione, dal conflitto interiore che diventa scontro per immagini, dalle nuove frontiere scientifiche applicate all'intrattenimento. È fondamentale mostrare, e scriverne, ogni giorno come fosse una battaglia.