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rome-independent-cinema-fest di Valeria Verbaro

Martedì 6 ottobre si è svolta la cerimonia di premiazione del Rome Independent Cinema Festival, quest’anno eccezionalmente all’interno della Casa del Cinema di Roma, per ragioni di sicurezza. Nello suo spirito originale, invece, è una festa all’aperto, un incontro e un dialogo tra spettatori e autori nel segno del cinema libero e indipendente.

Il Festival è una realtà piuttosto giovane, dinamica e internazionale, a partire dal suo staff, proveniente da vari Paesi europei e volutamente tenuto in lingua inglese. Durante la giornata di proiezioni sono stati selezionate alcune opere particolarmente significative tra tutte quelle ricevute dalla giuria.

Un documentario molto particolare, per esempio, è il cortometraggio The heartbeat of life di Giuseppe Malpasso. Una storia di cultura e identità che affonda le sue radici nell’antichità greca: il tamburo siciliano. Malpasso intervista parallelamente un musicista (Peppe di Mauro) e un conciatore di pelli, artigiano dei tamburi. Ciò che colpisce è la sacralità di un rito crudele e sublime al tempo stesso: la resurrezione di un corpo morto (la capra) a una nuova vita, attraverso la musica (la pelle del tamburo).

Sempre tra i documentari, in particolare vincitore del premio al miglior lungometraggio documentario è Se ti abbraccio non aver paura. Alcuni di voi conosceranno già sicuramente Franco e Andrea, padre e figlio che viaggiano da anni insieme. Andrea è affetto da autismo e l’esperienza del viaggio, della continua sfida contro se stesso è un’emozione unica. La loro storia aveva già ispirato un libro, scritto da Fulvio Ervas. Il modo migliore per raccontare la loro storia, tuttavia, è forse proprio il road movie, come ha pensato di fare Niccolò Maria Pagani.

Qui di seguito trovate tutti i titoli premiati ieri a Roma.

Credits: Rome Independent Cinema Festival 2020
Credits: Rome Independent Cinema Festival 2020

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