"Sanremo, teatro Ariston" by Galli Luca sulicenza CC BY 2.0.
"Sanremo, teatro Ariston" by Galli Luca sulicenza CC BY 2.0.

Corsi e ricorsi. E Lucio Corsi. Inaspettato o scontato che sia, l’elenco dei Big del Festival di Sanremo 2025 è tra noi. La svolta a destra aveva fatto tremare chi sperava in un’ennesima edizione di Amadeus e il graduale e inesorabile declino del palinsesto Rai non ha che confermato i timori di molti.

Anche quel festivàl che pareva aver preso una piega ribelle, progressista e al passo coi tempi, ha capitolato e si è seduto sulla democristiana scelta di Carlo Conti alla conduzione e direzione artistica.

Le apparenze ingannano. A un primo sguardo poco attento la selezione di Conti potrebbe sembrare un Amadeus-bis, una intelligente operazione in barba ai reazionari, ai meloniani spaventati dagli arcobaleni e dai genocidi. Ma il risvolto è diabolico. Non c’è nessun rischio, nessun angolo appuntito, nessun passo falso in potenza.

La formula di un Sanremo fatto da giovani e per i giovani è ormai sdoganata dalle edizioni precedenti, tanto che i senior, quest’anno, sono relegati a una porzione minuscola della serata: Massimo Ranieri e Marcella Bella. Il diavolo è nei dettagli. È in una lista di Big che appare come quelle cittadine di cartone in mezzo al deserto dei vecchi film western.

La lista dei BIG in gara a Sanremo 2025

  • Achille Lauro
  • Gaia
  • Coma_Cose
  • Francesco Gabbani
  • Willie Peyote
  • Noemi
  • Rkomi
  • Modà
  • Rose VIllain
  • Brunori SAS
  • Irama
  • Clara
  • Massimo Ranieri
  • Emis Killa
  • Sarah Toscano
  • Fedez
  • Simone Cristicchi
  • Joan THiele
  • The Kolors
  • Bresh
  • Marcella Bella
  • Tony Effe
  • Elodie
  • Olly
  • Francesca Michielin
  • Lucio Corsi
  • Shablo ft. Guè, Joshua e Tormento
  • Serena Brancale
  • Rocco Hunt
  • Giorgia

Un Sanremo che costringe a non pensare

Un festival dell’individualismo, dell’interiorità e delle storie, senza nessun Ghali che vada al di là del proprio naso. Non assecondare il potere, ma forzatamente distrarre. Le scelte erano due: tornare ad un Sanremo “vecchio stile” con una sfilza di nomi storici e interpreti del bel canto, con il rischio di perdere completamente il pubblico sotto i sessant’anni o decidere di acchiappare comunque i più giovani, senza dar fastidio a chi siede un po’ più in alto. Persino i Coma_Cose ora sono sposati, una coppia legittimata, eteronormata, che non spaventa i bambini.

Il peggio che può succedere è una tirata di capelli tra Tony Effe e Fedez o qualche micro polemica per aumentare uno share minacciato dalla mancanza di Amadeus (e di interesse). Inutile prenderci in giro tuttavia, come ogni anno, staremo a vedere.

Continuate a seguire FRAMED anche su Instagram Telegram.

Clarissa Missarelli
Da sempre affascinata e appassionata di cultura pop, sfrutto la mia laurea in DAMS e la mia formazione musicale per far accapponare la pelle a chi non vede l'evidente somiglianza tra Sfera Ebbasta e Fabrizio De André. Guardo, ascolto e leggo di giorno e scrivo di notte, se ho qualcosa da dire. Per conoscermi meglio, l'importante è tenere a mente due cose: la mia parte preferita della giornata è l'aperitivo e la settimana di Sanremo è più importante del mio compleanno.