The Super Mario Bros. Movie. © Universal Pictures
The Super Mario Bros. Movie. © Universal Pictures

Apre la sua corsa in sala il 5 aprile 2023, Super Mario Bros – il film (The Super Mario Bros. Movie), diretto da Aron Horvath e Michael Jelenic, e frutto di una collaborazione tra Nintendo e Illumination.

Un’animazione eccellente e un tornado di citazioni al mondo di Mario catturano occhio e risate, garantendo un grande intrattenimento. A patto che non abbiate troppe pretese.

L’idraulico e la principessa

In una Brooklyn contemporanea i fratelli idraulici Mario (doppiato da Chris Pratt) e Luigi (doppiato da Charlie Day) cercano invano il successo. Nonostante un forte legame, i due sono derisi da conoscenti e familiari per i loro scarsi risultati.

Tuttavia una sera finiscono accidentalmente in uno strano tubo situato nelle fogne newyorkesi e vengono catapultati in due mondi distinti. Anzi, due regni. In questo nuovo “universo”, Luigi atterra nelle Terre Oscure, dominate dal re dei Koopa, Bowser (doppiato da Jack Black). Il perfido sovrano si è appena impadronito della potente Super Star, che vuole usare per costringere la principessa del Regno dei Funghi, Peach (doppiata da Anya Taylor-Joy), a sposarlo. In alternativa la userà per distruggere tutto.

Per salvare suo fratello, Mario si alleerà con la principessa. L’obiettivo della sovrana dei Toad, gli abitanti del Regno dei Funghi, è infatti convincere i Kong del Regno della Giungla ad allearsi comunemente contro Bowser e il suo esercito.

The Super Mario Bros. Movie. © Universal Pictures

Tutto quello che vorrei vedere: i pro (allarme spoiler)

Il film è unoverdose di citazioni videoludiche che abbracciano il mondo di Mario in tutto il suo splendore. Tutte realizzate con una tecnica di animazione spettacolare. Dalla rivalità che si instaura tra il nostro baffuto idraulico e il giovane Donkey Kong (doppiato da Seth Rogen), alla pista arcobaleno riempita di kart, e le scene iniziali di Luigi nelle terre oscure, con rimandi alla saga Luigi’s Mansion.

Tutti gli elementi comuni dei giochi della saga di Mario Bros sono inseriti nella trama in maniera coerente: i cubi con i potenziamenti, i blocchi di vario tipo, i missili. Persino le bucce di banana e i gusci di vario colore (anche il temuto guscio blu). Esilaranti poi i siparietti tra Bowser e lo stregone Kamek (doppiato da Kevin Michael Richardson). Inoltre la scelta di alcune canzoni famosissime degli anni ‘80 catapulta magicamente in una vecchia sala giochi di quel formidabile decennio.

In Super Mario Bros. – Il Film c’è una caratterizzazione basilare ma efficace dei vari personaggi, e dietro un possibile successo si intravede già un sequel con quelli che ancora non abbiamo incontrato.

In un “normale” film su Mario: i contro

Non si può fare una colpa al film per le eccessive citazioni. Sarebbe stato criminoso non farle. Ma purtroppo la trama basilare risente della caratterizzazione che incontrovertibilmente si è fatta nel corso degli anni, dei giochi, dei personaggi. Sarebbe insolito non vedere Mario e Luigi fare maldestramente gli idraulici o la principessa Peach non essere perfetta e dolce in ogni suo aspetto.

I personaggi sono pressati da mille citazioni, le vere protagoniste del film. Rimane un intrattenimento piacevole che però risulta “viziato” da due elementi importantissimi: è il primo film di una futura saga e ha il compito di introdurre il mondo e i personaggi; è basato su un universo vastissimo da cui si vuole attingere in tutti i modi possibili.

È però Bowser, con i suoi momenti artistici e comici, a sorprendere di più. Forse perché è un personaggio che non è schiacciato nella trama, ma solo incastrato. Risulta divertente e fruibile da adulti e bambini senza venire snaturato. Crudelissimo, ma in certi momenti goffo. Ricorda quei meravigliosi antagonisti dei cartoni dell’infanzia, quelli che dagli anni ’60 in poi hanno popolato gli schermi.

The Super Mario Bros. Movie. © Universal Pictures

It’s a me, Mario!

Partorito dalla geniale mente di Shigeru Miyamoto, l’amato idraulico, venuto alla luce nel lontano 1981 nel videogioco arcade Donkey Kong, ha fatto moltissima strada da allora. È passato attraverso decine di giochi di ogni tipo: da quelli di corse ai platform in varie grafiche. Ha visto sorgere e tramontare tecnologie e console.

Da 40 anni è uno dei personaggi più amati del mondo videoludico. E uno dei più iconici. Eppure il precedente tentativo di adattamento cinematografico si era risolto in un clamoroso insuccesso (non che gli altri film tratti da videogiochi di quegli anni fossero dei capolavori della settima arte). Che quel film del 1993 fosse brutto non è un mistero, senza togliere che possa piacere o essere ricordato con affetto e innocente simpatia.

Dopo 30 anni il lungometraggio della Illumination sembra abbastanza solido da garantire però a Mario e al suo universo un florido futuro sullo schermo. O almeno una degna apparizione.

In breve

I difetti che si possono incontrare sono resi necessari dalla volontà di non snaturare i personaggi e il loro mondo. Compreso questo, il divertimento è assicurato. Lasciate che tutti i pomeriggi passati a completare livelli e piste, da soli o in compagnia, in un gioco di Mario, tornino alla luce con questo film.

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Francesco Gianfelici
Classe 1999, e perennemente alla ricerca di storie. Mi muovo dalla musica al cinema, dal fumetto alla pittura, dalla letteratura al teatro. Nessun pregiudizio, nessun genere; le cose o piacciono o non piacciono, ma l’importante è farle. Da che sognavo di fare il regista sono finito invischiato in Lettere Moderne. Appartengo alla stirpe di quelli che scrivono sui taccuini, di quelli che si riempiono di idee in ogni momento e non vedono l’ora di scriverle, di quelli che sono ricettivi ad ogni nome che non conoscono e studiano, cercano, e non smettono di sognare.

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