Cortona On The Move 2022 - © Lucas Foglia
Cortona On The Move 2022 - © Lucas Foglia

Il festival internazionale di visual narrative Cortona On The Move torna con la sua dodicesima edizione fino al 2 ottobre 2022.

Me, Myself and Eye, questo il tema e titolo del festival per l’edizione 2022: Cortona On The Move torna a riempire la città toscana offrendo nuove visioni fotografiche in spazi storici e in luoghi inconsueti.

Cortona On The Move 2022 – Me, Myself and Eye

Quest’anno al Cortona On The Move la fotografia partecipa ad un dibattito concreto, in una costante diffusione di immagini chi è l’osservatore e come si pone nei confronti di ciò (o chi) viene osservato?

La presa di coscienza che sia urgente riconsiderare come siano rappresentate etnia, genere e classe sta sconvolgendo vecchie regole non scritte e scrivendone di nuove. In questo momento cruciale, in cui la fotografia è più presente che mai, assurta a linguaggio universale, prodotta, condivisa e consumata in maniera ossessiva, Cortona On The Move vuole riflettere su autorialità, punto di vista e legittimità. Su come soggetto e oggetto si intersecano, si scontrano e finiscono col coesistere.

Paolo Woods, Direttore artistico Cortona On The Move

Potendo ammirare i reportage firmati da fotografe e fotografi di tutto il mondo, ad emergere è l’urgenza di mostrare la diversità per sentirsi più vicini, il bisogno di delineare il declino e la pericolosità di alcune politiche mondiali, attraverso l’effetto che hanno sulle persone che vengono coinvolte. Raccontare per immagini non è mai stato così prioritario, in un momento storico in cui chiunque può testimoniare la propria realtà contribuendo al racconto della contemporaneità.

Cortona On The Move 2022 – © Nicolas Righetti

I luoghi

Ex Magazzino delle carni

Nell’Ex Magazzino delle carni ci sono le fotografie di Christian Lutz con il progetto Citizens, per cui viaggia in tutta l’Europa, facendo tappa nelle roccaforti populiste e partecipando ai raduni nazionalisti in tutto il continente, dal 2013 fino al 2020.

In una cornice underground dove si scorge il passato di altre manifestazioni artistiche (un’opera gigante di urban art ricopre le mura di una delle stanze della location), l’opera di Lutz testimonia una risposta ai cambiamenti politici nel suo paese d’origine, e una reazione al terrore instillato dai populisti in Svizzera.

Palazzo Baldelli

A Palazzo Baldelli molti progetti e singoli artisti in mostra. Importantissima, la collezione di Storie di umanità. Fotografi per Medici senza Frontiere, in cui giovani fotografi raccontano dal campo i pazienti e l’azione di MSF.

Tra questi Yarin Trotta del Vecchio, con Shifting sands – L’oblio dei migranti del Sahara, in cui racconta il Niger, terra di transito e ultima frontiera prima del Mediterraneo per i migranti che tentano di arrivare in Europa. Potrete trovare anche Giuliano Lo Re con RIP: rest in pieces e Filippo Taddei con Nel mare ci sono coccodrilli. I tre autori sono i vincitori del contest 2021.

Sempre a Palazzo Baldelli la selezione di I DO (Sì, lo voglio), con fotografi di matrimonio provenienti da quattro continenti che creano una memoria personale e collettiva, rispecchiando la società e la cultura in cui si trovano.

C’è anche Martin Parr & The Anonymous Project con Déjà ViewA Conversation in Colour, un dialogo visivo tra due vasti archivi fotografici: quello del fotografo britannico Martin Parr, considerato uno dei più importanti autori viventi, e quello di The Anonymous Project, iniziativa artistica avviata nel 2017 da Lee Shulman, che raccoglie e conserva diapositive a colori scattate da fotografi non professionisti in tutto il mondo.

Un altro progetto collettivo esposto è Cortona On The Move AlUla, che mette in mostra i progetti dei sei artisti sauditi e internazionali che hanno partecipato al programma delle Residenze d’Artista. I fotografi europei selezionati per il programma sono: Awoiska van der Molen (1972), Eleonora Paciullo (1993), Martin Kollàr (1971). I tre fotografi sauditi che partecipano alla residenza sono: Hayat Osamah (1993), Huda Beydoun (1988) e Hussain AlSumayn (1992).

All’interno della cornice storica del palazzo sono esposte le opere di altri dodici artisti, tra questi Martina Bacigalupo con Gulu Real Art Studio: una riflessione sull’identità e la condizione sociale attraverso un recupero di veri e propri resti di fotografie grazie all’amicizia con Obal, il proprietario del più vecchio studio della città di Gulu, in Uganda.

Da non perdere al piano terra The Ameriguns di Gabriele Galimberti, che per il progetto ha viaggiato negli USA per fotografare i possessori di armi da fuoco. Il risultato della serie è una collezione di scatti che riflette la naturalità con cui tali armi vengono esposte in un contesto spesso domestico e familiare.

Chiesa di San Marco e Via Crucis

In un percorso particolare che si snoda dalla chiesa di San Marco, sono esposti i lavori di Lucas Foglia, parte di un progetto ancora in corso, Constant Bloom, dedicato alla migrazione delle farfalle Painted Lady.

Fortezza del Girifalco

Nella suggestiva location della fortezza, in un gioco espositivo tra interno ed esterno, sono esposte cinque serie per sei fotografi: Jojakim Cortis e Adrian Sonderegger con Icons, Gregory Halpern, Walter Niedermayr, Jessica Auer e Stacy Kranitz.

Anche qui torna la riflessione sulla fotografia e sul soggetto fotografato. Come nel lavoro di Stacy Kranitz, che racconta l’esplorazione e l’estrazione del carbone nella regione degli Appalachi, negli Stati Uniti. Un ragionamento continuo da cui sorge l’interrogativo della giusta rappresentazione.

Cortona On The Move 2022 – © Stacy Kranitz

Stazione C

Il percorso espositivo si conclude con Jacob Holdt e American Pictures – I Just Do Things, a cura di Lars Lindemann e Paolo Woods. “American Pictures di Jacob Holdt è una raccolta di oltre 18 mila fotografie che documentano il razzismo, la povertà, l’oppressione, l’amore, l’odio e l’amicizia in America. È stato realizzato da Holdt durante i suoi cinque anni di intensi viaggi negli Stati Uniti, vissuti da vagabondo con quaranta dollari in tasca. La mostra si concentra sulle fotografie più intime scattate nelle case del sud degli Stati Uniti, negli Appalachi e nei ghetti della costa orientale e occidentale.”

Informazioni

Il festival Cortona On The Move, organizzato dall’associazione culturale ONTHEMOVE, si svolge con il patrocinio della Regione Toscana e del Comune di Cortona; è realizzato con il sostegno di Intesa Sanpaolo e Gallerie d’Italia, main partner, con il contributo di Fondazione CR Firenze e di Autolinee Toscane, partner, e di Medici Senza Frontiere, charity partner. 

Per ulteriori dettagli visitate il sito ufficiale.

FRAMED è anche su Facebook Instagram, continuate a seguirci!

Silvia Pezzopane
Ho una passione smodata per i film in grado di cambiare la mia prospettiva, oltre ad una laurea al DAMS e un’intermittente frequentazione dei set in veste di costumista. Mi piace stare nel mezzo perché la teoria non esclude la pratica, e il cinema nella sua interezza merita un’occasione per emozionarci. Per questo credo fermamente che non abbia senso dividersi tra Il Settimo Sigillo e Dirty Dancing: tutto è danza, tutto è movimento. Amo le commedie romantiche anni ’90, il filone Queer, la poetica della cinematografia tedesca negli anni del muro. Sono attratta dalle dinamiche di genere nella narrazione, dal conflitto interiore che diventa scontro per immagini, dalle nuove frontiere scientifiche applicate all'intrattenimento. È fondamentale mostrare, e scriverne, ogni giorno come fosse una battaglia.