Pane e Fantasmi - storia di un'allucinazione collettiva | L'audiodocumentario di Amedeo Berta
Pane e Fantasmi - storia di un'allucinazione collettiva | L'audiodocumentario di Amedeo Berta

“Questa è la storia di un’allucinazione collettiva, fatta delle voci degli isolani, gli echi del passato, i sussurri degli spiriti. Memorie e leggende, le storie degli altri… Pane e fantasmi”

Amedeo Berta, autore/produttore/host di podcast e formatore, nonché creatore di Strano podcast, si reca nella piccola isola di Alicudi, nelle Eolie, luogo che ha imparato a conoscere durante le estati che ci ha passato da adolescente, per avere risposte a proposito di “un’allucinazione collettiva”: una notizia appresa da uno psicologo e diffusa poi come spiegazione a una serie di strani avvenimenti e visioni, che si radicano nei miti e nelle leggende del luogo e che sono la conseguenza dell’assunzione di un pane allucinogeno.

L’indagine è tale in quanto si affida alle testimonianze degli abitanti dell’isola che, dopo un’iniziale reticenza, si aprono raccontando storie e ricordi, andando indietro nel tempo, chiamando a loro volta altre persone e parenti più anziani.

Racconti di streghe e donne volanti, uomini misteriosi e fantasmi sotto forma di animali dal pelo candido: dove risiede la verità? Basta ascoltare l’audiodocumentario Pane e fantasmi in onda su Radio 3 (Tre Soldi) dal 20 al 24 marzo, alle ore 19.50, con una puntata al giorno (in tutto 5 puntate da 15 minuti) e poi immediatamente disponibile in streaming su RaiPlay Sound.

Il punto di partenza

Basta cercare online, la storia del pane allucinogeno di Alicudi compare su svariati siti. Teoricamente prodotto nei primi del ‘900, tra il 1903 e il 1905, con segale cornuta, cioè infestata da un fungo parassita (claviceps purpurea) che rende scuro il chicco e gli procura due protuberanze dalla forma di piccole corna, avrebbe dato vita a un delirio collettivo, poiché contenente acido lisergico, LSD. In quegli anni vengono raccolte storie difficili da definire, narrazioni “magiche”, sovrannaturali, a proposito di uomini che si trasformano in animali, oscure presenze e donne volanti.

Amedeo Berta sbarca ad Alicudi trovandosi in uno scenario non troppo diverso da quello che poteva esserci nel 1903, per approfondire una storia ascoltata anni prima in un documentario, dallo psicologo Elio Zagami, quella del pane allucinogeno consumato inconsapevolmente dagli isolani.

Le storie non si possono controllare

Ma cosa succede se la domanda con cui si parte si modifica in corso d’opera? Cosa succede se una storia che si provava a definire sfugge ulteriormente al controllo di chi ne ricerca i confini?

Amedeo procede con la sua ricerca passando per le insicurezze che rendono incerto l’esito: combatte con l’ansia e la mania del controllo, difficile da applicare all’incontrollabile evoluzione delle narrazioni arrivate fin lì sotto forma orale. E allora la voglia di scoprire realmente le cause delle visioni diventa un percorso personale prima che un’intervista all’altro, con una svolta totalmente inattesa, che va a modificare i codici di partenza.

Sarà l’isola a cambiare l’impostazione della ricerca, allo stesso tempo si aprirà letteralmente ad Amedeo, rivelando la sua verità.

Pane e Fantasmi, foto di Amedeo Berta

Ideato, scritto, narrato e realizzato da Amedeo Berta, con le musiche di Amedeo Berta, Pane e fantasmi andrà in onda su Tre Soldi, un programma di Rai Radio 3, a cura di Fabiana Carobolante, Daria Corrias e Giulia Nucci.

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Silvia Pezzopane
Ho una passione smodata per i film in grado di cambiare la mia prospettiva, oltre ad una laurea al DAMS e un’intermittente frequentazione dei set in veste di costumista. Mi piace stare nel mezzo perché la teoria non esclude la pratica, e il cinema nella sua interezza merita un’occasione per emozionarci. Per questo credo fermamente che non abbia senso dividersi tra Il Settimo Sigillo e Dirty Dancing: tutto è danza, tutto è movimento. Amo le commedie romantiche anni ’90, il filone Queer, la poetica della cinematografia tedesca negli anni del muro. Sono attratta dalle dinamiche di genere nella narrazione, dal conflitto interiore che diventa scontro per immagini, dalle nuove frontiere scientifiche applicate all'intrattenimento. È fondamentale mostrare, e scriverne, ogni giorno come fosse una battaglia.

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