Quale posto migliore del quadrilatero della moda per allestire una mostra sul vestire del XVIII secolo? Tra un negozio di Armani e una boutique griffata, Palazzo Morando ha allestito una mostra di capi davvero unici, dal titolo “Settecento!“.
Non è solo una questione di capi: il settecento infatti diede un grande impulso all’intero mondo sartoriale e tutti i settori ad esso connessi (dalla merceologia tessile, al ricamo, alle decorazioni) oltre ad aver originato nuovi linguaggi stilistici. Sotto molti aspetti questo secolo è stato fondamentale per lo sviluppo del concetto di “moda” (e del fashion system), così come lo intendiamo oggi.
IL PERCORSO ESPOSITIVO
La mostra è stata allestita in seguito alla donazione di alcuni pezzi originali, assolutamente intatti, provenienti dal guardaroba di un’antica famiglia di Castiglione delle Stiviere. Il rischio che si corre in questi casi è di propagandare eventi che ruotano solo intorno a quei pochi elementi, per poi ingombrarli con materiale riempitivo. Non è questo però il caso dell’esposizione di Palazzo Morando. Le curatrici (Enrica Morini, Margherita Rosina, con il coordinamento di Ilaria de Palma) non hanno fatto di questi abiti i protagonisti assoluti, ma li hanno inseriti in un percorso espositivo coerente, insieme ad altri pezzi altrettanto belli per fattura stile e conservazione.
Il percorso della mostra è un viaggio nella moda del ‘700 dove a parlare sono i pezzi esposti, senza bisogno di interpellare troppi supporti multimediali ed effetti immersivi.
Chiarissime, esaustive e mai prolisse anche le didascalie che affiancano i vari momenti del percorso, comprensibili anche per chi non ha mai sentito parlare di una robe à la française!
La seconda parte della mostra è dedicata all’influenza che ha avuto la moda settecentesca sul contemporaneo. Tra capi di Vivienne Westwood, Versace, Dolce & Gabbana, è interessante notare come ogni stilista (o costumista) abbia saputo rielaborare, in base alla personalità del proprio brand, i codici stilisti di quell’epoca di chiari e scuri che è il ‘700.
Nell’epoca del fast-fashion bulimico, delle grandi catene che producono capi discutibili per materiali e idee, lasciamoci (e lasciatevi) affascinare dalla bellezza di questi abiti, dalla raffinatezza delle loro fatture e dei tessuti.
La mostra rimarrà aperta fino al 29 maggio 2022. L’ingresso è gratuito.
Potete trovare gli orari qui.
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