Il reale si sovrappone alla fantasia: da una parte le preoccupazioni di un nucleo familiare, dall’altra apparizioni, sparizioni, corpi senza vita, donne misteriose. L’horror diventa in The Neighbors il linguaggio per descrivere le patologie e le problematiche della società, che si impone, mostruosa, sulla libertà del singolo, e sul suo diritto a essere se stessi, e scegliere per sé.
Jude Ellison Sady Doyle torna in libreria con The Neighbors – I vicini non sono quello che sembrano, nuova graphic novel edita da Edizioni TLON. Autore dei bestseller Il mostruoso femminile e Spezzate, nonché della graphic novel MAW, stavolta assieme alla fumettista Letizia Cadonici e al colorista Alessandro Santoro, si avvale di atmosfere proprie di un mondo fantastico e colmo di paura per spostare le paure che invece avviluppano il nostro presente, ponendo al centro del racconto una famiglia che tenta di trovare il proprio equilibrio.
Sentirsi costantemente osservati
Janet e Oliver scappano dalla città per andare a vivere nei boschi, dove la pressione è minore e l’ansia dovrebbe annullarsi. Con loro ci sono Casey, figlia adolescente del primo matrimonio di Janet, e la piccola Isobel, di appena due anni. La sensazione che bloccava però Oliver non scompare: il suo sentirsi continuamente osservato, giudicato, prigioniero, non gli permette di uscire di casa.
Jude Ellison S. Doyle affronta un tema attuale come i diritti delle persone trans, sviluppandolo nel contesto di un nucleo familiare che sta cercando stabilità, a cui si aggiunge la problematicità dell’adolescenza, incarnata da Casey, prospettando una serie di difficoltà alle quali spesso i due non riescono a far fronte. A tali complessità si aggiungono scenari cupi e paranormali; The Neighbors diventa così iperbole horror dello sguardo che perseguita la coppia. I vicini non sono quello che sembrano, non sono brava gente, sebbene ne difendano l’apparenza.
E Janet e Oliver devono essere pronti a salvare chi amano, mentre una serie di incubi multiformi e terrificanti iniziano a invadere la loro casa, rivelando una prigione sottoterra in cui tutto è morte, dalla quale fuggire appare impossibile.
Il baratro oscuro
In The Neighbors i ricordi dei protagonisti intervallano la narrazione ricostruendo il quadro di individui sfaccettati, che ci conducono pagina dopo pagina nelle loro scelte, nella propria intimità. Al tempo stesso lo stile si rende visionario e onirico nei momenti in cui il male fa incursione e si rende protagonista. I volti si tramutano improvvisamente in maschere orrorifiche, le gambe e le braccia si assottigliano come rami pronti a ghermire.
La tranquillità che Janet e Oliver cercano viene costantemente osteggiata, messa in discussione, contestata, a meno che non si pieghino seguendo delle regole, le regole della comunità, uniformandosi a una malefica prevaricazione che li rende tristemente consapevoli della necessità di salvarsi, pur non essendo colpevoli di nulla. Il baratro in cui i due rischiano di perdersi, trascinando con loro le due figlie, è il simbolo di una rivendicazione sconfitta, che esteticamente, grazie alla bravura di Letizia Cadonici e Alessandro Santoro, sembra un film su carta, che in alcuni momenti richiama le atmosfere di The Watchers di Ishana Night Shyamalan, rivelandosi però molto più riuscito e perturbante.
In breve
The Neighbors segue l’analisi che Jude Ellison S. Doyle aveva affrontato con la sua graphic novel precedente MAW, ma se prima per rappresentare la nostra realtà tossica la traslava in un racconto totalmente fantastico e splatter, qui riesce a creare due mondi contrapposti, il primo che ci ricorda quello in cui viviamo, e il secondo, un incubo ad occhi aperti. Le due realtà si incontrano in una location spaventosa per eccellenza, una casa nel bosco, dove però vive una famiglia alla ricerca di tranquillità.
Questo perché il fatto che esistano due mondi distinti è solo un’illusione: The Neighbors punta il dito sulla società, popolata da mostri, pregiudizi, crudeltà e incomprensione. La lettura del volume vi rapirà con la potenza cinematografica di un film horror psicologico, sollevando però l’oscurità dell’umano che indossa maschere e ferisce senza pietà.
Grazie a Edizioni Tlon per la possibilità di immergerci nel lavoro di Jude Ellison Sady Doyle.
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