Francesco Milo Cordeschi

Sono un comune romano del mondo che, dal 1990, coltiva avidamente più ossessioni: l'influenza degli spazi sull'identità, l'influenza degli immaginari sull'identità e, soprattutto, l'influenza di Tim Burton e Vittorio De Sica sull'identità. Di recente, sto anche esperendo l'importanza dei The Killers quando si è soli in macchina. Mi interesso e discetto di cinema, arti visive, politica e attualità tout court, con la lente prediletta dei gender studies. Collaboro tutt'oggi con diverse realtà editoriali. Nel 2021 è uscito il mio primo saggio 'Wonder Woman - Un'Amazzone tra noi', edito da Armillaria.

Borderlands, un action maldestro che scimmiotta il cinecomic

Sul solco di The Last of Us, il nuovo film di Eli Roth insegue il filone delle nuove trasposizioni del mondo videoludico. Il risultato non vanta nemmeno il pregio dell’ambizione

Il mistero scorre sul fiume, il tentativo di un nuovo noir orientale

Classe 1991, il cineasta Wei Shujun alla sua opera terza realizza un thriller psicologico ambizioso. Con qualche forzatura di stile, raggiunge tuttavia ottimi risultati

Ritratto di un amore (e di Pierre Bonnard), la storia dell’impressionista tormentato

Presentato in concorso a Cannes 2023, il film di Marton Provost ambisce ad esplorare passioni e tensioni di una grande storia d’amore. Ne esce più un buon biopic, un accurato ritratto sull’artista e le sue opere 

Foto di famiglia, finalmente nelle sale italiane il cinema dell’apprezzato Ryota Nakano

Ryōta Nakano e il suo nuovo piccolo grande film: Foto di Famiglia, una commedia brillante dal flebile sottofondo drammatico

Io sono tuo padre, la Grande Guerra e la storia dimenticata dei Tirailleurs

La prima guerra mondiale raccontata dalla prospettiva inedita dei soldati senegalesi costretti a unirsi all’esercito francese

Houria – La voce della libertà | La danza come espressione di riscatto

La voce, il corpo, la danza e l'identità. Sullo sfondo un'Algeri frenetica e complessa come la protagonista: Houria di Mounia Meddour

Olga, il lungometraggio sportivo (e politico) sulla crisi ucraina 

Arriva in sala, dopo una lunga e travagliata gestazione, l’opera prima del giovanissimo Elie Grappe, classe 1994: Olga

Sanctuary: un buon thriller erotico che mira (senza successo) alla postmodernità

Sanctuary di Zachary Wigon racconta di relazioni erotico-sentimentali, deviscerandone le intrinseche dinamiche di potere

Francesco Milo Cordeschi

Sono un comune romano del mondo che, dal 1990, coltiva avidamente più ossessioni: l'influenza degli spazi sull'identità, l'influenza degli immaginari sull'identità e, soprattutto, l'influenza di Tim Burton e Vittorio De Sica sull'identità. Di recente, sto anche esperendo l'importanza dei The Killers quando si è soli in macchina. Mi interesso e discetto di cinema, arti visive, politica e attualità tout court, con la lente prediletta dei gender studies. Collaboro tutt'oggi con diverse realtà editoriali. Nel 2021 è uscito il mio primo saggio 'Wonder Woman - Un'Amazzone tra noi', edito da Armillaria.