Boy Erased – Vite Cancellate è il titolo del memoir di Garrard Conley pubblicato negli Stati Uniti nel 2016. Edizioni Black Coffee lo ha pubblicato in Italia nel 2018 con la traduzione di Leonardo Taiuti. Nel 2018 viene tratto un film omonimo basato sul libro [ne abbiamo parlato qui!]. L’autore, cresciuto nell’Arkansas settentrionale in una famiglia di fede battista missionaria, racconta la propria esperienza dopo il coming out come omosessuale in un centro di conversione chiamato Love in Action. Il libro affronta il percorso compiuto dall’autore all’interno dell’associazione con intervalli frammentari della sua vita da adolescente e studente universitario. Vengono trattati molti temi delicati tra cui l’omosessualità, lo stupro, la spiritualità. Il testo è una commistione di più generi letterari: dal memoir, alla saggistica e al reportage.
Boy Erased: un libro sul fondamentalismo – Chiara Caputi
Contro un’idea malata della fede
Questo libro costituisce una testimonianza circostanziata della vita nella cosiddetta Bible Belt statunitense ed in particolare sull’esperienza dei campi di conversione. L’autore stesso fornisce la chiave di lettura dell’opera nei ringraziamenti in cui, raccontando la genesi della sua biografia, afferma di voler scrivere riguardo al fondamentalismo. Il nodo centrale di questo libro è solo apparentemente il contrasto tra omosessualità e religione. In realtà, il libro condanna un certo modo bigotto di vivere la religione. Lo dichiara lo stesso autore in un’intervista a Esquire: «Se dobbiamo condannare qualcuno, quel qualcuno sono le congregazioni religiose e le chiese che pubblicizzano i centri e la loro idea malata di fede. […] Credo che la disillusione verso il cristianesimo sarà dovuta a bugie come questa, e a quei tentativi inutili di cambiare la scienza usando la Bibbia. Se continuerà a voler modificare la realtà, la Chiesa come la conosciamo smetterà di esistere.»
Quando il personale diventa politico
La grande forza di questo libro sta nel riportare attraverso l’esperienza di un singolo un ritratto accurato e meticoloso di un modo intransigente di vivere il rapporto con la religione. La testimonianza di Garrard Conley è molto incisiva seppur in toni assolutamente pacifici. Questa abilità nel narrare senza astio ma allo stesso tempo senza sconti la sua esperienza ha dato grande valore alla sua testimonianza. Questa storia ha un grande valore politico, nonostante non ci fosse la volontà esplicita di farlo.
Boy Erased: l’importanza di prestare ascolto alle parole – Silvia Pezzopane
Era il 17 maggio di qualche anno fa quando accettai di leggere gli estratti che più mi avevano colpito di Boy Erased, di Garrard Conley. È stata proprio la casa editrice Black Coffee ad organizzare un reading collegato tra varie librerie d’Italia. Tra il pubblico in pochi conoscevano il libro, qualcuno in più il film. Io avevo assorbito entrambi, scandagliandone le differenze, facendoli miei.
Mi guardai la camicia bianca, i pantaloni cachi che la mamma aveva stirato quella mattina, con le pieghe inamidate che mi dividevano le gambe in due. Niente, nel mio guardaroba o nel mio telefono, poteva considerarsi un FI (Falsa Immagine, elementi che possano ricordare il passato inappropriato degli ospiti delle strutture, ndr.), me ne ero assicurato prima di uscire. Mi ero guardato a lungo allo specchio in cerca di pieghe e avevo cancellato dal telefonino intere conversazioni con alcuni amici (…). Mi sentivo nuovo di zecca, come se quella mattina fossi uscito dalla mia vecchia pelle e dal mio “passato inappropriato”, che ora giacevano sul pavimento insieme ai vestiti sporchi.
Boy Erased – Vite Cancellate, Garrard Conley, pagg 34-35.
La lettura catartica
Leggere ad alta voce quelle parole, che stavano lì sulla pagina, nere e poco minacciose, come la confessione di un sopravvissuto, mi fece provare la stessa sensazione che ho avuto leggendo l’intero libro. L’autore racconta la sua esperienza: è un diario ma anche la liberazione da un macigno che così si alleggerisce. Non pretende di farlo con un linguaggio ricercato, non cerca comprensione, empatia, risposte. Le frasi stanno lì, compatte, a stabilire la fine di un momento della sua vita e l’inizio di un altro, fatto di limpida consapevolezza.
La narrazione inizia con la data LUNEDÌ 7 GIUGNO 2004, un tempo abbastanza recente da far rabbrividire il lettore. Perché quando si pensa alle vicende di Conley nella struttura Love in Action (Lia), per il recupero e la cura degli ospiti, mentalmente il lettore fa riferimento ad un ipotetico tempo passato, più passato del 2004 che è appena dietro l’angolo.
Un intero anno della mia vita è andato perduto, non è stato documentato. Io e mia madre oggi ci scherziamo su, diciamo che era l’anno in cui siamo stati rapiti dagli alieni, dai mutaforma. Ma la verità è che, anche se è tutto accaduto davvero, non abbiamo più voluto ricordare.
Boy Erased – Vite Cancellate, Garrard Conley, pag. 305.
La cancellazione dell’identità di Garrard, e di tutti gli “ospiti” del centro diretto da John Smid (freddo e autoritario direttore, arruolato per oltre 20 anni nell’associazione che tentava di curare l’omosessualità, e che nel 2014 ha sposato il suo compagno) è progressiva e totale. “Boy erased” non è solo un titolo tremendamente significativo, ma l’effetto, doloroso e indimenticabile, che l’autore ha subito e ci comunica con la sua opera.
Lo stile di Garrard Conley
La trasparenza delle parole rivela una realtà spaventosa, ma lo stile cadenzato e fortemente pulito funziona da catarsi per lo scrittore come per il lettore. La tortura fatta di camicie candide e violenza, psicologica e fisica, porta Conley a riconsiderare lucidamente la sua esistenza, come non aveva mai fatto prima. E quell’anno, che vorrebbe non ci fosse mai stato, è in realtà il tempo necessario per rinascere.
Ora lo scrittore si reca nelle scuole per dialogare con i ragazzi su cosa significhi essere gay nel Sud degli Stati Uniti, scrive per varie testate e vive a New York con il marito. Boy Erased è il suo primo libro.
Lo riprendo in mano oggi, 17 maggio, per ritrovarne l’equilibrata lotta descritta in poco più di 300 pagine, e lo ritrovo imprescindibile.
Grazie a Leonardo Taiuti per la disponibilità e ad Edizioni Black Coffee per avervi dato la possibilità di leggere, e rileggere, Boy Erased.
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