Fuoco cammina con me, Penta Distribuzione
Fuoco cammina con me, Penta Distribuzione

Nel 1992 usciva quel film che sarebbe dovuto essere il tassello mancante delle spaventose questioni irrisolte iniziate con l’omicidio di Laura Palmer, e poi proseguite con gli incubi e le indagini: quel film era Fuoco cammina con me (Twin Peaks: Fire Walk with Me).

Pensato come un prequel, non venne accolto bene dal pubblico e dalla critica: solo in seguito, anche alla luce dell’uscita della terza attesissima stagione Twin Peaks. Il ritorno, il suo valore è cresciuto e ora è un cult indiscusso che, per quanto di misteri irrisolti ne risolva pochi (quasi nulla), fornisce l’ipnotica testimonianza dell’ultima settimana di vita del (poi) cadavere avvolto nella plastica più iconico degli anni ’90, Laura Palmer appunto.

Il diario segreto di Laura Palmer

Forse in pochi sanno che Fuoco cammina con me venne ispirato da un libro, ormai un cimelio vintage: nel 1990 uscì in libreria Il diario segreto di Laura Palmer, un romanzo scritto da Jennifer Lynch. Non un semplice romanzo, bensì la ricostruzione in tutto e per tutto del diario di Laura, proprio quello a cui vennero strappate alcune pagine da Bob, le stesse pagine che mancano anche nel libro che si inserì nella classifica dei più venduti del mese stilata dal New York Times.

Lynch non ha mai voluto fornire risposte, neanche con Fuoco cammina con me. Il suo intento è sempre stato quello di moltiplicare le domande, i mondi di azione, i viaggi onirici frastornanti. Si dice che l’incomprensibilità stessa di alcuni dialoghi, come quelli con il nano, fosse voluta ed estremizzata da Lynch, che li rese anche poco udibili, e poi sottotitolati.

Comprendere tali dettagli corrisponde ad amare la confusione allucinata del film del 1992, ma soprattutto vi spingerà a cercare questo “diario” best seller in ogni mercatino dell’usato o app di oggetti vintage, che è il vero tesoro colmo di verità.

Caro diario, è passata una settimana intera dall’ultima volta che BOB è venuto a vedermi. Sono così stordita che l’altro giorno mi sono augurata che venisse a tagliuzzarmi come faceva una volta, che mi togliesse un po’ di questi pensieri continui, facendomi sanguinare.

pag 163, Il diario segreto di Laura Palmer
Illustrazione di Cristiano Baricelli.

Jennifer Lynch/Laura Palmer

Chi è Jennifer Lynch? La bambina che a tre anni apparve in Eraserhead e che da adolescente lavorò nella produzione di Velluto Blu. Jennifer è la figlia di David Lynch e con il diario che scrive riporta in vita Laura, e quella voce raccontata da altri in Twin Peaks si riempie di nuovo di personale terrore, acquista una vibrazione inaspettata, viscerale, femminile.

In 184 pagine il diario racconta momenti cruenti e terrificanti. Gli stralci di vita dell’adolescente ossessionata, perfetta sovrapposizione di mostruosità e ansia sociale creata da Lynch (David), si stendono su carta mostrandosi tridimensionali oltre le immagini della serie televisiva. Laura viene descritta prima dopo la sua morte, poi nel suo diario segreto e infine in quegli ultimi sette giorni, in Fuoco cammina con me.

Il film compie trenta anni e forse ancora non l’abbiamo capito del tutto.

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L’illustrazione originale è di Cristiano Baricelli, che ringraziamo. Qui il suo sito ufficiale.

Silvia Pezzopane
Ho una passione smodata per i film in grado di cambiare la mia prospettiva, oltre ad una laurea al DAMS e un’intermittente frequentazione dei set in veste di costumista. Mi piace stare nel mezzo perché la teoria non esclude la pratica, e il cinema nella sua interezza merita un’occasione per emozionarci. Per questo credo fermamente che non abbia senso dividersi tra Il Settimo Sigillo e Dirty Dancing: tutto è danza, tutto è movimento. Amo le commedie romantiche anni ’90, il filone Queer, la poetica della cinematografia tedesca negli anni del muro. Sono attratta dalle dinamiche di genere nella narrazione, dal conflitto interiore che diventa scontro per immagini, dalle nuove frontiere scientifiche applicate all'intrattenimento. È fondamentale mostrare, e scriverne, ogni giorno come fosse una battaglia.