His Dark Materials - CREDITS: HBO/BBC

His Dark Materials, conosciuto in Italia come Queste oscure materie, è la trilogia best seller di Philipp Pullman che ha incantato un’intera generazione. Molti ricordano forse solo il primo titolo, La bussola d’oro, complice anche un (brutto) film con Nicole Kidman, ma per fortuna c’è molto di più.

Sir Philip Pullman (insignito del titolo per meriti artistici) pubblica La bussola d’oro, La lama sottile e Il cannocchiale d’ambra tra il 1995 e il 2000. Insieme, i tre libri assumono il titolo tratto da un verso del celebre Paradiso perduto di John Milton, posto anche ad epigrafe della trilogia.

«Into this wild abyss,

The womb of nature and perhaps her grave,

Of neither sea, nor shore, nor air, nor fire,

But all these in their pregnant causes mixed

Confusedly, and which thus must ever fight,

Unless the almighty maker them ordain

His dark materials to create more worlds…»

John Milton, Paradiso Perduto

In traduzione:

«In questo abisso selvaggio,

Il grembo della natura e forse la sua tomba,

Né di mare, né terra, né aria, né fuoco,

Ma tutti questi al concepimento mischiati

Confusamente, e quindi sempre in conflitto,

Finché il creatore onnipotente ordini loro

Da queste oscure materie di creare altri mondi…»

John Milton, Paradiso Perduto

Non si tratta chiaramente di una citazione casuale, quella del Paradiso perduto. Il senso ultimo di His Dark Materials è infatti legato alla ricerca spirituale e individuale e al rifiuto deciso di ogni tipo di teocrazia. Il mondo, o meglio i mondi paralleli, in cui avvengono le avventure di Lyra Belacqua possono essere interpretati anche come metafore della condizione umana, della continua ricerca di un senso, di un ordine e una soluzione a ogni cosa. Per questo motivo, in realtà, la trilogia inizialmente destinata ai ragazzi si lascia leggere piacevolmente anche da un pubblico più maturo.

Copertina della trilogia Queste Oscure Materie – CREDITS: Salani Editore

Gli adattamenti di “His Dark Materials”

Non dirò l’inutile frase “il libro è meglio del film”, perché letteratura e cinema sono tipologie di rappresentazione e di resa del pensiero molto diverse. Sicuramente però gli adattamenti della trilogia non hanno ancora reso giustizia al grande talento di Pullman. La sua scrittura, così evocativa, sensoriale e al contempo filosofica, difficilmente crea un’immagine univoca nella mente dei lettori. Forse risiede in questo la difficoltà di trasformare in immagini le seppur vivide descrizioni di questi altri mondi.

Il film di Chris Weitz del 2007 (La bussola d’oro), ha gettato l’ottimo materiale di partenza in un calderone insignificante, sfruttando solo la presenza di grandi nomi come la già citata Kidman, Daniel Craig, Eva Green e Christopher Lee. Nel tentativo di fare un film fantasy adatto a Hollywood, ha snaturato la natura contemplativa dell’opera originale.

Decisamente migliore è la versione televisiva, creata da BBC e HBO. Innanzitutto perché la formula seriale restituisce alla storia il giusto tempo per affrontare i mutamenti e le scoperte di Lyra (Dafne Keen). Inoltre crea immagini più fedeli all’atmosfera evocata dalle pagine di Pullman. La prima stagione, di cui di seguito riportiamo il trailer, corrisponde agli eventi del primo libro e affronta quindi il grande viaggio di Lyra verso Nord e l’incontro con quelli che saranno i suoi principali compagni di avventura (tra cui James McAvoy). Tuttavia negli ultimi episodi anticipa anche alcuni contenuti del secondo capitolo, La lama sottile.

Trailer della prima stagione di His Dark Materials

La seconda stagione arriverà in Italia a novembre su Sky, come molte produzioni HBO in autunno. Il nuovo trailer è stato rilasciato da poco ma già si può notare che nonostante la trama del secondo libro sia incentrata principalmente su Lyra e il nuovo co-protagonista Will, l’adattamento televisivo sembra proseguire in una visione corale.

Trailer della seconda stagione (ENG) di His Dark Materials

Lo stile rimane apparentemente omogeneo, scopriremo presto se nuovi episodi saranno all’altezza di un universo immaginario che si fa sempre più articolato.

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