Nino Manfredi - Gremese Editore
Nino Manfredi - Gremese Editore

Nino Manfredi. La vita, la carriera artistica, le critiche e le foto di tutti i suoi film, scritto da Aldo Bernardini, viene riedito da Gremese Editore nella Collana Vintage, ed è il volume definitivo e completo dedicato alla carriera sterminata di uno dei più grandi interpreti del nostro cinema.

La carriera di Nino Manfredi in un libro

In occasione del centenario della nascita dell’attore Nino Manfredi, Gremese Editore presenta una nuova versione del libro, che diventa il contributo più ricco sulla vita e la carriera dell’interprete che potreste trovare. La divisione in capitoli si apre con una fotografia: il sorriso di un Manfredi già con molti film alle spalle e indosso un maglione a trecce, da tutti i giorni, come se lo scatto fosse stato realizzato nell’atmosfera intima di un momento privato.

Il libro fonde le due precedenti edizioni, quella del 1979 e quella del 1999, aggiornandole e aggiungendo il saggio introduttivo di Oreste De Buono. Il risultato finale è una guida completa, rivista e corretta, arricchita con l’inserimento degli ultimi anni di carriera dell’attore e ulteriori recensioni. Molte immagini sono state sostituite e in più è presente un inserto a colori di 48 pagine composto di fotogrammi.

Nonostante la versione di fine anni ’90 fosse già molto più attuale della precedente, oggi il libro si avvale anche di un collegamento con un modo nuovo di conoscere i materiali. Infatti un importante contenuto integrativo si può raggiungere dal sito ufficiale tramite un link inserito nel volume. Si può accedere così alla visione di un’intervista a Nino Manfredi realizzata da Aldo Bernardini nel 1978.

Nino Manfredi. La vita, la carriera artistica, le critiche e le foto di tutti i suoi film, Aldo Bernardini, Gremese Editore
Nino Manfredi. La vita, la carriera artistica, le critiche e le foto di tutti i suoi film, Aldo Bernardini, Gremese Editore

Saggi d’autore

Sono due gli interventi che coinvolgono il lettore nell’approfondimento a 360 gradi della carriera di Nino Manfredi: il saggio di Oreste Del Buono, autore, critico e sceneggiatore, intitolato Dal diario di un fan, e l’introduzione di Aldo Bernardini, storico del cinema e critico cinematografico, che per l’occasione la aggiorna al 2020. Il primo è come la stesura di una mappa per un viaggio. La penna di Del Buono è intrisa dell’amore di un ammiratore ma adotta un linguaggio critico per ricostruire una figura estremamente sfaccettata. La seconda è l’incipit di un diario finalmente completo.

Del Buono, organizzandone la carriera, tra pubblicità, televisione e cinema, dipinge gli esordi e le evoluzioni di un percorso artistico inizialmente sottovalutato. Per lui i film di Manfredi sono come tasselli imprescindibili dell’esistenza di un amico che sapeva fare qualsiasi cosa (e interpretare qualsiasi ruolo).

C’è persino qualcosa di eccessivo nei suoi risultati, se si tiene conto di trovarsi davanti a un attore che ha eletto la misura come immediato e remoto, supremo traguardo.

La scelta dell’esempio migliore è veramente difficile. (…) I miei appunti in proposito traboccano di un viscerale, imprudente entusiasmo, su cui comunque non ho cambiato parere.

Oreste Del Buono, Diario di un fan, Nino Manfredi. La vita, la carriera artistica, le critiche e le foto di tutti i suoi film.

A seguire Bernardini suddivide in fasi il percorso di Saturnino Manfredi, ufficialmente Nino, partendo da una laurea in giurisprudenza conseguita per ripagare i sacrifici di un padre. Poi gli inizi in Accademia e le prime amicizie, gli esordi teatrali e poi la radio e la televisione. Solo alla fine degli anni ’40 l’approdo al cinema, un’occasione per sperimentare un “altro modo di essere attore”.

(…) sempre attento ai ritmi della gestualità, per cogliere l’opportunità di un guizzo, di un ammiccamento; sempre disponibile a muoversi sia nella direzione di una stilizzazione al limite dell’astrazione, del “non sense” (Manfredi può essere considerato il più inglese dei nostri interpreti), sia in quella del grottesco conclamato, dell’improvviso effetto a sorpresa.

Aldo Bernardini, Nino Manfredi, nato Saturnino, Nino Manfredi. La vita, la carriera artistica, le critiche e le foto di tutti i suoi film.

Approfondimenti

Il libro, per appassionati cinefili e critici alla ricerca di parole perdute, prosegue con una biografia che scandisce anno per anno la vita e i progetti artistici di Manfredi, per proseguire con la sezione dedicata ai film.

Dal primo ruolo, con Mario Sequi, nel 1949, in Monastero di Santa Chiara, al 2003, con La fine di un mistero (La luz prodigiosa), di Miguel Hermoso. L’inserto è composto di schede estremamente dettagliate con dati tecnici, informazioni sui soggetti e critica cinematografica. Dopo le parti principali, Bernardini inserisce anche le piccole apparizioni, i doppiaggi e le esperienze teatrali e radiofoniche più importanti.

Nino Manfredi. La vita, la carriera artistica, le critiche e le foto di tutti i suoi film è una bibbia per fan assetati di risposte, sfumature, interpretazioni. Ma è anche l’opera più precisa per chi vuole accostarsi ad uno degli attori più significativi del cinema italiano del secondo dopoguerra. Nino Manfredi ha attraversato generazioni e mondi paralleli, per arrivare fino a noi, critici odierni alla ricerca di riferimenti.

Silvia Pezzopane
Ho una passione smodata per i film in grado di cambiare la mia prospettiva, oltre ad una laurea al DAMS e un’intermittente frequentazione dei set in veste di costumista. Mi piace stare nel mezzo perché la teoria non esclude la pratica, e il cinema nella sua interezza merita un’occasione per emozionarci. Per questo credo fermamente che non abbia senso dividersi tra Il Settimo Sigillo e Dirty Dancing: tutto è danza, tutto è movimento. Amo le commedie romantiche anni ’90, il filone Queer, la poetica della cinematografia tedesca negli anni del muro. Sono attratta dalle dinamiche di genere nella narrazione, dal conflitto interiore che diventa scontro per immagini, dalle nuove frontiere scientifiche applicate all'intrattenimento. È fondamentale mostrare, e scriverne, ogni giorno come fosse una battaglia.

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