One of us is lying
ONE OF US IS LYING - (Photo: Matt Groesch/Peacock)

“La verità vi renderà liberi”. È possibile riassumere un’intera serie tv – aggiungendo il fatto che si tratta di una seconda stagione – tramite l’utilizzo di una sola frase, quanto semplice ma altrettanto significativa? Sì, ed è il caso di One of Us is Lying 2. La serie tv, originale Peacock, è arrivata il 16 novembre scorso su Netflix, a distanza di alcuni mesi dal rilascio della prima stagione. Composta da 8 episodi, la serie è stata ancora una volta in grado di accaparrarsi i primi posti nella Top 10 di Netflix. 

One of Us is Lying 2, una catena senza fine

Dopo un season finale volto a piantare le radici della narrazione principale della stagione 2, One of Us is Lying riprende proprio da dove eravamo rimasti. SPOILER. Dopo il terribile avvenimento della notte di Halloween – che aveva visto la morte di Jake (Barrett Carnahan) – il gruppo formato da Bronwyn (Marianly Tejada), Nate (Cooper van Grootel), Addy (Annalisa Cochrane), Cooper (Nate McCauley) e Janae (Jessica McLeod), ora denominato “Il club del delitto”, deve fare i conti con una fonte anonima di nome “Simon dice”, che minaccia di svelare a tutti la verità se questi non si piegano al sadico gioco da lui ideato. 

One of Us is Lying, tratta dai romanzi best seller di Karen M. McManus, è una vera e propria catena che si completa a mano a mano che gli episodi proseguono. La narrazione è unita da un filo ben delineato, che si sviluppa partendo da un nucleo principale e, diramandosi, tende a creare nuove storie. Questa è la materia prima su cui One of Us is Lying 2 lavora, con una sceneggiatura che conosce bene la sua partenza e non se la dimentica – rischiando quindi di perdersi in narrazioni futili – ma la alimenta, creando una storia ancora più avvincente della precedente.

Simon dice…..o -A di Pretty Little Liars?

Una cosa è però ben chiara fin dall’inizio di questa stagione. I ragazzi si ritrovano intrappolati all’interno di un sadico sistema creato da chi gestisce Simon dice, un sistema di controllo e di totale sottomissione da parte dei protagonisti, che si ritrovano in costante balia di quanto ideato e ordinato da un personaggio ignoto e senza identità. La dinamica alla base di questa stagione è molto simile a quella ideata e messa in scena da Pretty Little Liars, serie tv teen drama, ormai iconica nel suo genere, che nel decennio scorso ha saputo spopolare e ottenere consensi.

Ecco, quindi, che One of Us is Lying 2 è un chiaro ritorno al passato, con uno sguardo puntato su quelle serie tv che hanno fatto la storia del genere teen drama in precedenza. Uno sguardo che riesce in modo ottimale, portando la serie su binari nuovi e al passo con i tempi, togliendosi di dosso quella patina invisibile quanto pressante che non avrebbe fatto altro che aumentare i dissensi nei confronti della sua struttura interna. Una ricetta che mescola la giusta dose di omaggio e riguardo, con quel pizzico di novità e misteri tipici e consoni a un racconto del genere.

One of Us is Lying 2, l’essenza del “club del delitto”

Ma dove risiede il fulcro e il cuore di One of Us is Lying 2? Semplice, all’interno dei personaggi e nella storia che loro creano. L’omogeneo gruppo di ragazzi che nella prima stagione si era presentato quasi superficialmente, all’interno della seconda stagione trova il suo posto e il suo sviluppo, con archi narrativi ben strutturati e con particolare attenzione a quella che è la psicologia, qui costantemente analizzata. Vengono infatti mostrate le loro debolezze e le loro insicurezze, ma anche i loro punti di forza e un coraggio che nella stagione precedente nemmeno sapevano di avere.

Gli intrecci e le relazioni che i protagonisti creano tra loro arricchiscono una narrazione che senza questi elementi sarebbe perduta. Il prodotto finale risulta quindi essere una serie tv coinvolgente e ricca di suspense e misteri. Qualche sbavatura presente negli episodi centrali della seconda stagione, viene facilmente dimenticata in favore di un climax che vede la luce proprio quando tutto sembra essere risolto e volto al termine. In un mondo dove le verità sembrano auto sabotarsi, ecco che One of Us is Lying 2 lancia l’arringa finale e lascia gli spettatori con una sola domanda: è davvero finita?

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Rebecca Fulgosi
Mi chiamo Rebecca, classe 2000 e ho una passione smisurata per il mondo della settima arte. Studio alla facoltà di Beni Culturali con il sogno di diventare critica cinematografica, perché guardare film è una delle cose che mi riesce meglio. Il mio genere preferito è L’horror insieme ai cinecomic di cui sono appassionata sin da piccola. Tra i miei film preferiti: "La La Land", C’era una volta a ...Hollywood", "A Star is Born", "Jojo Rabbit" e "Titanic". Le mie serie preferite, "American Horror Story" e "La casa di carta".