Dal 17 al 23 settembre 2023 torna l’Orvieto Cinema Fest con la sua sesta edizione. Il primo festival di cortometraggi umbro, anche quest’anno propone una selezione diversificata di opere, in alcune delle quali, in particolare, emerge un tema comune.
L’acqua come fonte di vita, il mare come letale via di fuga: è da qui che proviamo a costruire un discorso che lega tre opere in concorso nella sezione cortometraggi animati, Christopher at Sea, Europe by Bidon, Lost at Sea.
Christopher at Sea di Tom CJ Brown
Il mare come luogo della solitudine e delle ossessioni che riescono a distorcere la realtà. Mare come non-luogo liquido in cui riscoprire se stessi e i propri desideri. Tom CJ Brown rielabora la propria esperienza di imbarco su una nave mercantile, arricchendola musicalmente con il Die schöne Müllerin di Schubert. Un incubo a tratti psichedelico, che scava nella mente e – con la sua nudità esplicita – nel corpo.
Durante l’Orvieto Cinema Fest Christopher at Sea sarà proiettato il 21 settembre alle ore 21.00.
Europe By Bidon di Samuel Albaric e Thomas Trichet
Una storia vera, quella raccontata da Biodun Segun Ayantolla – che dà le fattezze al protagonista – al regista Samuel Albaric e poi illustrata da Thomas Trichet. È l’inferno della traversata africana, dal Sahara alla Libia, fino al Mar Mediterraneo. La stessa che racconta anche Matteo Garrone in Io capitano, solo che anziché partire da Dakar (Senegal) inizia a Lagos (Nigeria). E usa soltanto 14 minuti per mostrare la stessa indescrivibile odissea. Dove le parole hanno limiti oggettivi, le immagini entrano nella memoria e nell’esperienza, per cambiare per sempre la nostra prospettiva.
E così l’immagine dei bidoni d’acqua – usati per sopravvivere nel deserto, incagliati sul fondo del mare – spiega molto più di un articolo di giornale. Mostra le vite che c’erano e non ci sono più, che si sono fermate laggiù, in un fondale che si fa cimitero.
Durante l’Orvieto Cinema Fest Europe By Bidon sarà proiettato sabato 23 settembre alle ore 17.30.
Lost at Sea di Andrés Bartos Amory e Lucija Stojevic
Cinque minuti soltanto bastano a raccontare la vera tragedia del popolo rohingya, minoranza musulmana in Myanmar. Protagonista un uomo intrappolato da due settimane in mare, tormentato dai flashback mentre cerca una via di fuga dalle persecuzioni. Sorprendente la tecnica di realizzazione del corto, una rielaborazione di immagini di repertorio, immagini di reportage e disegni originali, ridipinti frame-by-frame dall’artista Richard Swarbrick. Il risultato è un racconto onirico e poetico fra realtà e sogno, fra terrore e salvezza.
Durante l’Orvieto Cinema Fest Lost at Sea sarà proiettato il 21 settembre alle ore 21.00.
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