Strange World, The Walt Disney Company Italia
Strange World, The Walt Disney Company Italia

Dai creatori di Frozen ed Encanto, arriva al cinema Strange World, la nuova avventura targata Disney.

Ho sempre amato le grandi storie davventura, soprattutto quelle in cui degli esploratori scoprono un mondo nascosto di cui nessuno conosceva lesistenza fino a quel momento.

Don Hall, regista di Strange World – Un Mondo Misterioso

Strange World è ispirato alle classiche storie d’avventura come Viaggio al centro della terra di Verne e, perché no, King Kong, a partire dalla grafica del titolo che rimanda all’estetica dei film di Indiana Jones.

La storia racconta le vicende delle tre generazioni della famiglia Clade: i membri di questa famiglia saranno costretti a confrontarsi e superare le loro differenze, ritrovandosi ad esplorare un mondo strano e ostile per salvare la loro casa (Avalonia) che si trova in pericolo.

Nella versione originale abbiamo le voci di Jake Gyllenhaal nelle vesti di Searcher Clade, il padre di famiglia che si ritrova fuori dalla sua routine quotidiana in una missione del tutto nuova; Dennis Quaid sarà il padre di Searcher, Jaeger; Jakoubie Young-White è il figlio sedicenne di Searcher, Ethan, desideroso di nuove avventure; Lucy Liu sarà Callisto Mal, la leader di Avalonia, guida nell’esplorazione del nuovo mondo. Nella versione italiana abbiamo Marco Bocci (Searcher Clade), Francesco Pannofino (Jaeger Clade), Lorenzo Crisci (Ethan Clade), Michele Bravi e Federica Abbate.

Il conflittuale rapporto di tre generazioni come specchio del futuro

Il film è ricco di punti di vista e riflessioni, più della media rispetto ai precedenti classici Disney. Attraverso l’espediente dell’avventura Strange World porta a riflettere sulla famiglia, sull’attualità e soprattutto sul nostro futuro.

Il tema familiare non è di certo nuovo nella Disney, tuttavia è stato trattato in modo interessante e realistico: ognuno dei personaggi ha bisogno di trovare la sua indipendenza, la sua strada, ognuno ha i suoi difetti, che spesso si scontrano e creano grandi incomprensioni.

Ciò che è affascinante, però, è il modo in cui i problemi della famiglia Clade siano uno “specchio” dello stesso futuro di Avalonia, quindi perfettamente intrecciati con i diversi temi affrontati nella narrazione. I creatori hanno confessato che è stato il rapporto con i loro figli a ispirarli: quale eredità lasceremo alle giovani generazioni? Questo è uno dei punti centrali del film.

Lo stesso Francesco Pannofino ha confessato di essersi commosso osservando il rapporto tra il padre Jaeger e il figlio Searcher, difficile dargli torto, durante il film vi sono dei momenti davvero emozionanti fra di loro, non si rinuncia però anche a delle risate grazie a Legend (il cane con tre zampe) e Splat (una strana creatura decisamente originale).

Una scena in particolare (che potete vedere qui sotto) è una delle più interessanti: le tre generazioni giocano a un gioco di carte, tuttavia il padre e il nonno non “capiscono” il gioco, perché cercano sempre un nemico da abbattere. Il figlio, invece, sottolinea come sia importante vivere in armonia con ciò che ci circonda per vincere, non cercare per forza un “cattivo”.

Strange World © 2022 Disney. All Rights Reserved.

L’ottica ambientalista e inclusiva: un film per tutti

Don Hall ha sottolineato più volte come questo sia un “film per tutti” e come trova importante che gli spettatori si identifichino con i personaggi sullo schermo. Tutto in Strange World è trattato con estrema naturalezza e spontaneità. E per la prima volta in un classico Disney avremo un personaggio importante esplicitamente LGBTQIA+. Qui la sessualità del personaggio non “cambia” la storia né la influenza, anzi, è trattata in modo naturale come un elemento di contorno che semplicemente fa parte del tessuto narrativo del film, così come dovrebbe essere anche nella realtà.

Ognuno è ciò che è, con pregi e difetti: possiamo trovare un equilibrio con noi stessi se rimaniamo fedeli alla nostra identità, questo è di certo uno dei messaggi più belli del film.

Lo stesso vale per il tema ambientalista. L’importanza del rapporto generazionale dei protagonisti vi si incastra perfettamente, perché nonostante ognuno di loro sembri concepire la propria realtà e il mondo in modo diverso, tuttavia alla fine si riflette su cosa sia davvero importante: rimanere legati alle proprie comodità e ambizioni o pensare al futuro dei giovani?

Strange World © 2022 Disney. All Rights Reserved.

L’impatto visivo del “mondo misterioso”: un viaggio tra strane creature

Due curiosità sull’ideazione dei personaggi e dei paesaggi. I creatori si sono ispirati ai fumetti, ispirazione ben visibile nella prima sequenza del film, in particolare sono stati citati Didier Conrad (Asterix) e opere come Gaston, in merito all’utilizzo di linee molto arrotondate per i volti dei personaggi. A proposito dello strano mondo che incontreranno, la sensazione è stata simile alla prima volta che abbiamo visto Pandora in Avatar, con creature che, inizialmente, non li accolgono con gentilezza. L’impatto visivo, però, lascia decisamente senza fiato.

Il direttore della fotografia-layout Scott Beattie afferma: “Fin da subito abbiamo molti campi lunghi: in questo modo tutte le creature potevano entrare nell’inquadratura e gli animatori avevano a disposizione tutto lo spazio necessario per animarle”. Per quanto riguarda le creature, queste non hanno occhi, nasi e bocche, però sono riuscite lo stesso ad essere espressive e originali. come afferma Nguyen, autore e co-direttore del lungometraggio: “Ci siamo ispirati alle scope di Fantasia e al tappeto magico di Aladdin. Come si fa a dare una personalità a una creatura senza volto?”. Proprio come hanno fatto loro in Strange World.

Un’avventura che vale la pena di essere vissuta

Per concludere, Strange World è decisamente un classico Disney che fa però dei passi avanti e guarda all’attualità e al futuro, sottolineando l’importanza di essere sé stessi e, soprattutto, dell’eredità che vogliamo lasciare alle future generazioni, invitandoci a prenderci cura di un mondo che si è ammalato.

La rivelazione finale che, ovviamente, non racconteremo qui, lascia sorpresi, inserendosi con coerenza negli intenti narrativi e nei messaggi ecologici che vuole trasmettere.

Vale la pena vederlo? Assolutamente sì e anzi, consigliamo la visione al cinema se possibile, in quanto l’impatto visivo del mondo che viene esplorato sicuramente perderà un po’ del suo fascino sullo schermo di una televisione. Prendete uno zaino ben capiente, qualche coperta, un sacco a pelo e magari una bussola, è ora di partire!

Strange World © 2022 Disney. All Rights Reserved.

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Giulia Arcoraci
Nata a Milano il 05/05/1997, laureata in Scienze dei beni culturali e ora studentessa della magistrale in scienze storiche all’Università di Pavia. Il museo è la mia seconda casa, mastico cultura da quando sono bambina. In particolare sono appassionata di arte (principalmente arti extraeuropee), storia, videogiochi e anche un po’ di cinema. Cerco di vivere al meglio la vita culturale di Milano, senza perdermi mostre d’arte o altri eventi. Credo nell’importanza della storia come memoria, un continuo monito a non ripetere gli errori del passato, oggi spesso sottovalutata, mi occuperò di mantenerla viva attraverso la scrittura. Dai miei lavori potrete aspettarvi professionalità, qualche strambo aneddoto storico e, perché no, tante mostre d’arte!

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