Empire of Light
Olivia Colman in EMPIRE OF LIGHT. Photo by Parisa Taghizadeh, Courtesy of Searchlight Pictures. © 2022 20th Century Studios All Rights Reserved.

Find the light in the darkness, inizia già con un invito speciale, specifico, Empire of Light di Sam Mendes. Un racconto al cinema e sul cinema, l’Impero della Luce, appunto.

Prima ancora di Hilary (Olivia Colman), protagonista è la sala cinematografica Empire dove lei lavora, senza mai aver guardato un film. I dettagli dell’atrio, che è un vero e proprio foyer, la cabina di proiezione, le poltrone rosse e le decorazioni dorate, come in un bellissimo quadro di Edward Hopper (New York Movie). E proprio come in un quadro di Hopper, solitudine e alienazione sono costanti.

È il 1980. Hilary è una donna di mezza età che soffre di depressione, si abbandona a rapporti privi di sentimento con il direttore del cinema (Colin Firth) e vive un’esistenza vuota, come un guscio ambulante.

Il suo abbandono si riflette in un luogo altrettanto trascurato, il piano superiore dell’Empire che ospita altre due sale e un ristorante ormai in disuso. A interessarsi a quello spazio in apparenza così desolato – e di conseguenza anche a Hilary – è Stephen (Micheal Ward), giovane ragazzo nero in una Inghilterra provinciale (Kent) in cui la politica conservatrice di Margaret Thatcher ha appena inasprito anche le relazioni sociali e amplificato il razzismo.

Stephen e Hilary si innamorano, ma non riescono davvero a comunicare e a condividere i rispettivi problemi: il bisogno di lui di essere accettato dalla società e la necessità di lei di ritirarvisi del tutto. Il breve momento di felicità che condividono è sufficiente tuttavia ad affezionarsi al loro bisogno di amore.

Incontrandosi – e poi allontanandosi ognuno verso la sua vera direzione – riusciranno a trovare quella luce nel buio che, perché no, può essere anche la luce di un proiettore in una sala, di fronte a una storia che salva dalla propria oscurità.

In breve

Empire of Light è uno stupendo quadro, studiato su misura nelle luci (candidato a miglior fotografia agli Oscar 2023), nelle scenografie e nelle atmosfere. Rimane però freddo nel racconto di due solitudini che si sfiorano.

Sam Mendes riesce, tuttavia, a realizzare una lettera d’amore al cinema, strumento salvifico che porta la luce anche nella storia più buia.

Empire of Light - Illustrazione per Framed Magazine a cura di Francesco Maria Ghedini - @emme_comics
Empire of Light – Illustrazione per Framed Magazine a cura di Francesco Maria Ghedini – @emme_comics

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