Horror fanzine - Ritratti
Horror fanzine - Ritratti. Di Cristiano Baricelli e Sergio Caruso.

Horror fanzine arriva con il suo terzo numero dedicato ai ritratti.

Vi avevamo già parlato del progetto Horror fanzine a proposito di illustrazione e cinema horror: un numero che celebrava il cinema fatto per spaventare il pubblico prodotto tra gli anni ‘80 e ‘90 del secolo scorso. (Tra i titoli illustrati Non aprite quella porta, Nosferatu, ma anche i più recenti Saw e The Human Centipede. Qui tutte le info).

Il mitico team composto da Cristiano Baricelli e Sergio Caruso ha partorito un nuovo libretto della serie (una realizzazione totalmente handmade) con qualche sorpresa. Non solo illustrazioni, più di 40 ritratti inquietanti collezionati in un libretto di 46 pagine, ma una colonna sonora per accompagnare la lettura: suoni oscuri e ritmi distorti che ben si accompagnano alle visioni di Cristiano e Sergio. In più una intro (tradotta in un brano musicale) ad opera di Matte Liuzzi. Il libretto sarà di dimensioni 9x13cm per 46 pagine a colori.

Gli artisti

Sergio Caruso e Cristiano Baricelli si sono conosciuti circa sei anni fa, nel corso di una collaborazione per la rivista Nurant, di cui il primo è co-editore. La prima collaborazione tra i due è avvenuta nel 2016 in occasione di APART, una mostra collettiva organizzata da Caruso a Praga.

Se volete approfondire il mondo delle fanzine trovate qui un articolo speciale, la loro storia e l’evoluzione negli anni. Qui il profilo Facebook dove gli artisti raccolgono le loro illustrazioni e consigliano gli horror che più amano.

Dal negozio Etsy si può prenotare una copia, disponibile a breve per la spedizione. Una volta concluso il preorder verrà inviata.

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Silvia Pezzopane
Ho una passione smodata per i film in grado di cambiare la mia prospettiva, oltre ad una laurea al DAMS e un’intermittente frequentazione dei set in veste di costumista. Mi piace stare nel mezzo perché la teoria non esclude la pratica, e il cinema nella sua interezza merita un’occasione per emozionarci. Per questo credo fermamente che non abbia senso dividersi tra Il Settimo Sigillo e Dirty Dancing: tutto è danza, tutto è movimento. Amo le commedie romantiche anni ’90, il filone Queer, la poetica della cinematografia tedesca negli anni del muro. Sono attratta dalle dinamiche di genere nella narrazione, dal conflitto interiore che diventa scontro per immagini, dalle nuove frontiere scientifiche applicate all'intrattenimento. È fondamentale mostrare, e scriverne, ogni giorno come fosse una battaglia.