Le strade del te. Sorseggiare il tempo di Lucie Azema | Edizioni Tlon
Le strade del te. Sorseggiare il tempo di Lucie Azema | Edizioni Tlon.

Un viaggio alla scoperta di culture, tradizioni e aromi millenari. Un libro sulla filosofia dell’incontro capace di guidare i lettori in una straordinaria esplorazione dalle connessioni profonde.

Dopo il successo di Donne in viaggio, torna in libreria nella collana Numeri Primi di Edizioni Tlon Lucie Azema con il nuovo libro Le strade del tè, in uscita il 18 ottobre, un’opera capace di guidare i lettori in una straordinaria esplorazione dalle connessioni profonde. Un testo incentrato sulla  filosofia dell’incontro che vede l’autrice muoversi alla scoperta di culturearomi millenari e le connessioni che esistono tra la tradizione del tè e il mondo del viaggio

Il tè come simbolo di viaggio

Un’esperienza di lettura unica e coinvolgente a spasso in quel mondo affascinante che oscilla tra nomadismo e sedentarietà, un mondo in continuo movimento punteggiato di tappe e punti di aggancio. Il tè stesso è un simbolo intrinseco del viaggio e i bevitori di tè formano una confraternita unica a cui Azema si sente onorata di appartenere.

Tra le pagine de Le strade del tè, l’autrice racconta la storia ricca e avvincente di questa bevanda millenaria. Se oggi questa storia è relegata a un immaginario statico e domestico – pensiamo alle sale da tè del XX secolo – la genesi del tè è scandita da conquiste e grandi viaggi. Di origine asiatica, la storia del trasporto del tè verso l’Europa è disseminata di violenza: dalle prime carovane che portavano questa preziosa merce ai mercati lontani, fino alla sua diffusione durante il colonialismo.  

Lucie Azema, non si limita a tracciare l’evoluzione del tè nel corso dei secoli, ma anche i suoi molteplici usi e significati profondi, incoraggiando una riflessione sulle personali peregrinazioni e i momenti di sosta. Uno degli elementi più affascinanti della lettura è infatti la tensione costante tra il fermarsi e il muoversi, una lezione preziosa per tutti coloro che cercano di abbracciare la bellezza dei viaggi e delle pause nella loro vita.

L’autrice guarda il concetto di viaggio da una prospettiva completamente nuova: percorre sentieri e incontri rischiosi, strade che sono sia fisiche che immaginarie. Ispirata al racconto degli anni Sessanta dello scrittore svizzero Nicolas Bouvier, L’Usage du monde, l’opera è anche una storia di avventurieri e avventurierescopritori e scopritrici che, come Lucie Azema oggi, hanno scalato montagne, attraversato fiumi, scoperto nuove culture, senza mai dimenticare di fare una pausa per il tè. Come l’illustre viaggiatrice Alexandra David-Néel, una delle prime donne ad aver osato avventurarsi in Tibet nel bel mezzo di un primo Novecento ostile ai diritti delle donne.

Impreziosito dalle fotografie uniche catturate dall’autrice durante le sue esperienze, questo libro è un inno alla bellezza dei viaggi e delle soste, un’ode al tè come mezzo di connessione tra culture e una testimonianza dell’infinita curiosità umana

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