THE BOOK OF BOBA FETT
Lucasfilm's THE BOOK OF BOBA FETT, exclusively on Disney+. © 2021 Lucasfilm Ltd. & ™. All Rights Reserved.

Approda il 29 dicembre 2021 su Disney+ la prima di sette puntate della nuova serie TV proveniente dall’universo cinematografico e seriale di Star Wars: The Book of Boba Fett, annunciata a sorpresa a dicembre 2020 durante il finale di stagione della seconda stagione di The Mandalorian. Con la messa in onda dell’ultimo episodio il 9 febbraio 2022, è giunto il momento di tirare le somme e analizzare punti di forza e punti di debolezza di una delle serie più attese dell’ultimo anno.

Creata da Jon Favreau e prodotta da Lucasfilm, la trama verte attorno alle vicende dell’ex cacciatore di taglie Boba Fett (Tamuera Morrison), che insieme alla mercenaria Fennec Shand (Ming-Na Wen), combatte per il comando del territorio appartenente a Jabba the Hutt su Tatooine. Il tutto arricchito dal racconto delle esperienze passate di Boba, da come è sfuggito dallo stomaco del mostro Sarlacc a quando per sopravvivere si è unito alla tribù dei predoni Tusken.

Un nuovo lato di Boba

Se nelle sue precedenti apparizioni nella saga Boba Fett era sempre stato rappresentato come un personaggio forte, senza paura e sotto molti aspetti anche spietato, in questa serie il ritratto che se ne fa è completamente differente e ribaltato. Quello che ci troviamo davanti è un personaggio molto più umano rispetto a quello a cui siamo abituati, le cui debolezze sono sottolineate e fungono da ottima svolta narrativa, liberandosi dei paradigmi di rappresentazione che erano stati scelti precedentemente denotando un certo coraggio da parte degli sceneggiatori.

Boba Fett (Temura Morrison) in Lucasfilm’s THE BOOK OF BOBA FETT, exclusively on Disney+. © 2021 Lucasfilm Ltd. & ™. All Rights Reserved.

Merito di questo risultato sono senza dubbio le sequenze dedicate al passato del personaggio, in cui si dà una risposta a quei quesiti sorti con la partecipazione di Fett nella seconda stagione di The Mandalorian, e in cui viene mostrata la sua rinascita sia fisica che emotiva. In questi flashback, che hanno occupato l’intero discorso narrativo dei primi episodi, Boba Fett si unisce ai Tusken e se il loro rapporto al principio è conflittuale, si sviluppa evolvendo poi in un rapporto di fiducia che accentua sempre più l’umanizzazione di Fett.

Il ritorno di Din Djarin

Se in The Mandalorian era stato il turno di Boba Fett per un cameo, era prevedibile che in questo caso sarebbe toccato proprio al mandaloriano Din Djarin, protagonista dell’omonima serie, ottenere una parte all’interno della narrazione e così è stato. I due episodi centrali, il quinto e il sesto, sono dedicati interamente al racconto delle vicende del mandaloriano, partendo da dove lo avevamo lasciato al termine della sua serie. La sua presenza in molti casi riesce a eclissare completamente il reale protagonista e risulta essenziale alle vicende.

Attraverso le sue gesta eroiche e le stesse caratteristiche solitamente associate a Boba Fett, Din Djarin si mostra come l’erede principale, facendo nascere un dualismo tra i due personaggi che ha per un breve periodo oscurato il primo in favore del secondo, ma venendo accolto positivamente dal pubblico di appassionati. Il merito, senza dubbio, è anche della scrittura di Dave Filoni, una delle menti creative più abili della Lucasfilm, che ha diretto il sesto episodio riuscendo a coinvolgere soprattutto a livello emotivo lo spettatore.

Azione contenuta ma troppa fretta

L’azione è presente nel corso del discorso narrativo anche se contenuta e poco esplorata, fatto inusuale per narrazioni appartenenti alle vicende di Star Wars, e si trova concentrata per la maggior parte nell’ultimo episodio. Qui tornano i combattimenti classici e con la struttura di sempre, ma che grazie alla loro costruzione contribuiscono alla creazione di suspense e coinvolgimento dello spettatore.

Uno dei lati negativi che si possono riscontrare riguarda l’andamento dell’ultimo capitolo. Strutturato come un normale episodio con una struttura simile a episodi collocabili all’inizio della serie, risolve troppo frettolosamente tutte le questioni che si erano andate a creare e non dona un giusto finale alle vicende dell’ex cacciatore di taglie.

Ancora non si conoscono le sorti di una possibile seconda stagione, ma grazie alla quantità di camei presenti, ci sono già le basi per future storie dedicate ad altri personaggi e senza dubbio verranno esplorate in successive produzioni. Nonostante tutto The Book of Boba Fett rimane nel suo complesso un buon prodotto, in grado di riunire ancora una volta appassionati della saga, in attesa  della prossima serie tv spin-off Obi-Wan Kenobi, in uscita il 25 maggio sempre su Disney+.

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Rebecca Fulgosi
Mi chiamo Rebecca, classe 2000 e ho una passione smisurata per il mondo della settima arte. Studio alla facoltà di Beni Culturali con il sogno di diventare critica cinematografica, perché guardare film è una delle cose che mi riesce meglio. Il mio genere preferito è L’horror insieme ai cinecomic di cui sono appassionata sin da piccola. Tra i miei film preferiti: "La La Land", C’era una volta a ...Hollywood", "A Star is Born", "Jojo Rabbit" e "Titanic". Le mie serie preferite, "American Horror Story" e "La casa di carta".