Francesco Gianfelici

Classe 1999, e perennemente alla ricerca di storie. Mi muovo dalla musica al cinema, dal fumetto alla pittura, dalla letteratura al teatro. Nessun pregiudizio, nessun genere; le cose o piacciono o non piacciono, ma l’importante è farle. Da che sognavo di fare il regista sono finito invischiato in Lettere Moderne. Appartengo alla stirpe di quelli che scrivono sui taccuini, di quelli che si riempiono di idee in ogni momento e non vedono l’ora di scriverle, di quelli che sono ricettivi ad ogni nome che non conoscono e studiano, cercano, e non smettono di sognare.

One Piece, l’explotation senza qualità artistiche

One Piece, su Netflix, è stata osannata dai fan, ma solo il tempo dirà se è un abbaglio collettivo: recensione degli otto episodi

Tartarughe Ninja: Caos Mutante, il sogno che può dare l’animazione

Tartarughe Ninja: Caos Mutante è leggero ma potente, vanta grandi animazioni e ottimi dialoghi, e porta il citazionismo ad alti livelli

Naked, o il soliloquio della contemporaneità

A trent'anni dall'uscita in Italia, Naked di Mike Leigh è un incubo crudo, realistico e assillante, ancora attuale

Si alza il vento e la lotta continua di Miyazaki

Il 20 luglio 2013 usciva nelle sale la ormai penultima opera del maestro del cinema d’animazione: Si alza il vento

Shin Masked Rider, i tokusatsu secondo Hideaki Anno

Dal 21 luglio su Prime Video, Shin Masked Rider di Hideaki Anno conclude la tetralogia Shin Japan Heroes Universe

Laputa – Castello nel cielo, l’epica steampunk secondo Miyazaki

Primo lungometraggio ufficiale dello Studio Ghibli, Laputa ha già in sé tutti i temi, lo stile e l'arte di Hayao Miyazaki

Piggy, racconto di un’emarginata

Piggy è l'opera prima di Carlota Pereda: un horror slasher che usa la realtà rurale come luogo universale di emarginazione

Kiki – Consegne a domicilio, una moderna fiaba di formazione

Tratto dall'omonimo romanzo di Eiko Kadono, Kiki - Consegne a domicilio è un grande film di Miyazaki su amicizia, magia e crescita

Francesco Gianfelici

Classe 1999, e perennemente alla ricerca di storie. Mi muovo dalla musica al cinema, dal fumetto alla pittura, dalla letteratura al teatro. Nessun pregiudizio, nessun genere; le cose o piacciono o non piacciono, ma l’importante è farle. Da che sognavo di fare il regista sono finito invischiato in Lettere Moderne. Appartengo alla stirpe di quelli che scrivono sui taccuini, di quelli che si riempiono di idee in ogni momento e non vedono l’ora di scriverle, di quelli che sono ricettivi ad ogni nome che non conoscono e studiano, cercano, e non smettono di sognare.