I peggiori giorni. Una produzione ITALIAN INTERNATIONAL FILM e VISION DISTRIBUTION, in collaborazione con SKY, NETFLIX
I peggiori giorni. Una produzione ITALIAN INTERNATIONAL FILM e VISION DISTRIBUTION, in collaborazione con SKY, NETFLIX

Edoardo Leo e Massimiliano Bruno (dopo I migliori giorni) tornano alla regia con un altro film che riunisce l’ipocrisia e la falsa felicità manifestata dagli italiani durante i giorni più significativi del calendario del nostro Paese. I peggiori giorni, è stato presentato in occasione del Taormina Film Fest 69, distribuito da Vision Distribution e sarà presente nelle sale dal 14 agosto.

Il cast comprende Anna Foglietta, Renato Carpentieri, Fabrizio Bentivoglio, Giuseppe Battiston, Claudia Pandolfi, Rocco Papaleo, Anna Ferzetti, Neri Marcorè, Sara Beccarini e Ricky Memphis.

Sinossi

Natale, Primo Maggio, Ferragosto, Halloween: sono questi i momenti scelti per I peggiori giorni, scritto e diretto dai due registi. Festività nelle quali, a volte, emergono screzi, incomprensioni e frustrazioni.

Tre fratelli divisi di fronte ad una scelta etica ed emotiva tormentata; un imprenditore sul lastrico preso in ostaggio dal suo ex dipendente; due famiglie messe in contrasto a causa dei figli e del loro uso malsano della rete; un lutto e un evento doloroso che gravano sul rapporto tra un padre e sua figlia. Sono questi i temi de I peggiori giorni.

I peggiori giorni, un punto di vista decadente e la mancanza di empatia

Una trama divisa a episodi, ognuno dei quali avrebbe l’obbiettivo di raccontare il lato oscuro dell’Italia e degli italiani, con ironia e comicità, non riuscendoci. 

Massimiliano Bruno e Edoardo Leo cercano di ripulire l’ordinario cinepanettone dal turpiloquio e dal sesso fallendo nel tentativo, senza riuscire ad affrancarsi dalla banalità: i peggiori giorni rappresenta propriamente questo, una molesta banalità senza un fine, un maldestro tentativo di cinismo che si radica nella commedia italiana e che si salva esclusivamente grazie all’interpretazione di un ottimo cast, il quale è libero di potersi riscattare dalla colpa di dover subire il risultato di una scarsa scrittura che emerge durante tutto il film.

Il punto di vista di chi si muove dietro la macchina da presa sulla decadenza della morale umana è chiaro, ma non dirompente. A Bruno e a Leo va il riconoscimento di un progetto ambizioso, ma anche la condanna di una sceneggiatura poco credibile ed emotivamente poco coinvolgente. La narrazione è prevedibile, già vista, sovraccarica di moralismi che privano lo spettatore della possibilità di mettersi in gioco e in dubbio, una sorta di antologia etica che non concede appello, e che si rivela come un: “è così, e così dev’essere”.

Episodio dopo episodio si fa spazio un senso di disapprovazione, quella malsana, quella inabile nel toccare la coscienza, lo stomaco e il cuore, che richiama perentoriamente la noia. La noia che ostacola lo spettatore nell’immaginazione, nell’elaborazione e nel ragionamento.

Purtroppo, I peggiori giorni, non risolleva le sorti del film precedente, ma le conferma, indirizzandosi senza scorciatoie e salvacondotto direttamente nel calderone dei film che rimangono purtroppo fine a sé stessi, dimenticando di donarsi al pubblico, e ahimè, presentandosi amaramente artefatti, senza verità e con la loro grande capacità di “vendersi”, illusoriamente, come un prodotto di denuncia, al nostro mercato cinematografico. 

In breve

Il nuovo lavoro di Edoardo Leo e Massimiliano Bruno è un film a cui manca qualcosa, nonostante il desiderio apprezzabile di voler raccontare, mediante la commedia, temi importanti come la slealtà familiare, la disuguaglianza di classe e sul luogo di lavoro. Nemmeno il cast brillante è riuscito a colmare le lacune rilevabili dal lavoro di scrittura e di regia.

Ne I peggiori giorni manca in modo invalidante l’onestà delle parole e dei dialoghi, facendo rimanere il tutto in bilico e in superficie, senza fare del bene e senza fare del male.

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Annamaria Martinisi
Sono il risultato di un incastro perfetto tra la razionalità della Legge e la creatività del cinema e la letteratura. La mia seconda vita è iniziata dopo aver visto, per la prima volta, “Vertigo” di Hitchcock e dopo aver letto “Le avventure di Tom Sawyer” di Mark Twain. Mi nutro di conoscenza, tramite una costante curiosità verso qualunque cosa ed il miglior modo per condividerla con gli altri è la scrittura, l’unico strumento grazie al quale mi sento sempre nel posto giusto al momento giusto.

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