La ragazza con i tentacoli

Ruby Gillman, la ragazza con i tentacoli (Ruby Gillman, Teenage Kraken) è un film d’animazione statunitense del 2023, diretto da Kirk De Micco. Disponibile nelle sale italiane da mercoledì 5 Luglio.

La trama

Ruby Gillman è una studentessa di 15 anni della Oceanside High, bravissima in matematica ed estremamente responsabile. Come la maggior parte degli adolescenti, però, è arrivato anche per lei il periodo dei primi amori e dei primi contrasti familiari. Apparentemente sembra tutto ordinario se non fosse per un importante particolare, Ruby e la sua famiglia sono in realtà Kraken che vivono, mantenendo questo segreto, nella società degli esseri umani. Ruby non può uscire con i ragazzi più cool della spiaggia, perché sua madre (Toni Colette) è una donna iperprotettiva e le ha proibito di avvicinarsi all’acqua. Sarà solo quando Ruby deciderà di infrangere la regola di sua madre, che scoprirà qualcosa di straordinario. La giovane, in realtà, è una discendente diretta delle regine guerriere Kraken e, in quanto tale, è destinata a ereditare il trono di sua nonna (Jane Fonda), la Regina.

L’ambizione creativa di Kirk De Micco

Un film d’animazione che risulta essere un tentativo maldestro di confrontarsi ad ogni costo con il mondo della fiaba classica, quella dei fratelli Grimm. Nel nuovo lavoro della Dreamworks, c’è di tutto, l’amore per la famiglia, il legame madre-figlia, il bisogno necessario e fisiologico di conoscere e accettare le proprie origini, il senso di emarginazione e l’accettazione del diverso, insomma, per gli sceneggiatori e la produzione, sembra non debba mancare proprio niente, ma il “troppo”, alle volte, storpia.

Il film si presenta come un concentrato di 1 ora e 31 minuti di immagini dai colori elettrici e sfavillanti. Tutto è caricato alla massima potenza – scrittura, scene, personaggi – e tutto si spinge altrove, perdendo l’equilibrio della coerenza narrativa. L’ambizione, soprattutto in un film d’animazione, fa la sua parte, certo, ma in questo caso, De Micco ha insistito eccessivamente sulla morale, dimenticandosi della trama, e facendola risultare davvero densa e troppo veloce, per l’enorme quantità di valori etici, da dover metabolizzare durante la visione.

Ma, al di là della velocità narrativa e della quantità smisurata di immagini da dover includere nella propria mente, risultano apprezzabili i temi proposti dalla storia, attuali, mai banali, e di estremo interesse sia per i più piccoli che per i più grandi.

Il rapporto madre-figlia e l’impossibilità di allontanarsi dalle origini

Il concetto di legame familiare, che evidenzia in particolar modo il rapporto tra madre e figlia, è restituito come inscindibile, salvifico e ineguagliabile. Quel senso di protezione che solo una mano materna può infondere ad un figlio, nonostante questo si ribelli alle regole e all’educazione genitoriale.

Vi è un approccio registico, curato con sapiente leggerezza, anche nei confronti di un elemento molto profondo, ovvero l’impossibilità di potersi allontanare dalle proprie origini. L’insegnamento della nuova opera Dreamworks è delicato, importante, e ricorda che per quanto si voglia essere diversi, la propria natura, prima o poi, riemerge sempre senza chiedere permesso e consenso.

Per ultimo, ma non per ordine di importanza, ricorre il tema del diverso e della sua accettazione all’interno della società; una problematica attuale e purtroppo ancora difficile da scardinare.

L’intenzione di far immedesimare i più piccoli, nella giovane protagonista, è decisamente un qualcosa di molto tenero e educativo; in fondo, è quello che un film d’animazione dovrebbe fare. 

In breve

Ruby – La ragazza con i tentacoli è una storia alla portata di chiunque, giovani e adulti. Un film che non richiede sforzi di intelletto, ma solo un gran desiderio di evadere mentalmente per circa un’ora e mezza, consentendo di immergersi in un mondo in cui il buono vince sul cattivo e lo fa con la forza dirompente dell’amore familiare e sentimentale. Tutto sommato, per quanto questo possa sembrare una semplice utopia fiabesca e cinematografica, alle volte il cinema e la realtà rivaleggiano tra loro, e il nuovo film di De Micco ha avuto il forte potere di ricordarcelo.

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Annamaria Martinisi
Sono il risultato di un incastro perfetto tra la razionalità della Legge e la creatività del cinema e la letteratura. La mia seconda vita è iniziata dopo aver visto, per la prima volta, “Vertigo” di Hitchcock e dopo aver letto “Le avventure di Tom Sawyer” di Mark Twain. Mi nutro di conoscenza, tramite una costante curiosità verso qualunque cosa ed il miglior modo per condividerla con gli altri è la scrittura, l’unico strumento grazie al quale mi sento sempre nel posto giusto al momento giusto.

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