Sciopero SAG-AFTRA

Da mezzanotte e un minuto – fuso orario di Los Angeles – del 14 luglio sarà effettivo lo sciopero SAG-AFTRA di cui si parlava già da tempo, ma cos’è e che impatto avrà sul cinema e sulla TV del prossimo anno? Ve lo spieghiamo qui, partendo proprio dal comunicato stampa rilasciato nelle scorse ore.

Il SAG-AFTRA è innanzitutto il sindacato statunitense degli attori cinematografici e televisivi e degli artisti radiofonici. Nasce nel 2012 dalla fusione dei precedenti sindacati SAG (Screen Actors Guild, solo cinematografici) e AFTRA (American Federation of Television and Radio Artists). Presieduto da Fran Drescher, conta oltre 116 mila membri attivi e già da maggio, quando è iniziato lo sciopero degli sceneggiatori e delle sceneggiatrici, si è mostrato solidale con le proteste della Writers Guild.

Entrambi i sindacati accusano i produttori e gli studios di non riconoscere adeguatamente – ossia con contratti aggiornati ed equi – gli enormi cambiamenti dell’industria dell’intrattenimento, dovuti soprattutto alla filiera produttiva dello streaming e all’introduzione dell’intelligenza artificiale, ancora da regolamentare.

L’impegno dei membri SAG-AFTRA

Secondo il comunicato ufficiale, perciò, tutti gli attori e le attrici, membri del sindacato, si impegnano a cessare ogni servizio professionale previsto dai loro contratti (TV/Theatrical Contracts) a eccezione dei progetti lavorativi non connessi con i produttori dell’AMPTP. La sigla sta per Alliance of Motion Picture and Television Producers, ossia l’associazione di categoria che rappresenta oltre 350 società di produzione televisive e cinematografiche.

Nello specifico, tra le attività immediatamente sospese rientrano

Camera work: sul set

  • Recitazione, anche in motion capture
  • Canto
  • Danza
  • Stunts/Pilotaggio di aerei
  • Spettacoli di marionette

Off camera work: fuori dal set

  • ADR (Automated Dialogue Replacement) e/o Looping: il doppiaggio di se stessi o di ulteriori voci in migliori condizioni audio
  • Trailer
  • Voice acting: doppiaggio
  • Voice over e narrazione, anche di audiolibri
  • Coordinamento degli stunt

Background: pre-produzione e promozione

  • Fitting, prove costumi e prove make-up
  • Camera test e prove di scena
  • Colloqui e audizioni, compresi i selftape
  • Tour, interviste, convention, junket, festival, eventi legati a premi (for you consideration events), proiezioni e anteprime, promozione sui social media
  • Eventuali negoziazioni fuori dal sindacato, compresi accordi sul merchandising e creazioni di repliche digitali (e qui entra in gioco anche la paura dell’intelligenza artificiale, ndr)
  • Scanning: altro punto conto l’IA, in quanto i produttori avrebbero proposto la possibilità di ricreare delle immagini digitali delle comparse da riutilizzare a oltranza, provando gli attori dei diritti sulle immagini.

Inoltre chi non è membro del SAG-AFTRA ma intende entrare a farvi parte è tenuto a rispettare le direttive dello sciopero, pena il rigetto della domanda di iscrizione.

Le principali conseguenze

Lo sciopero SAG-AFTRA si è reso necessario nel momento in cui le proteste della Writers Guild non hanno prodotto alcuna reazione da parte dei produttori dell’AMPTP, raggiungendo una fase di stallo negli ultimi mesi. Lo stallo adesso rischia di diventare un blocco totale che andrà sicuramente a influenzare le uscite cinematografiche e televisive del 2024 e, molto prima, avrà un forte impatto sui Festival.

Già poche ore prima dell’annuncio ufficiale dello sciopero, il cast di Oppenheimer ha lasciato la première londinese del nuovo e attesissimo film di Nolan. È chiaro che a fine agosto non vedremo nessuna grande star statunitense al Lido di Venezia, se non verrà raggiunto un nuovo accordo tra le parti. Allo stesso modo saranno disertati anche il po, gli altri grandi appuntamenti cinematografici di inizio stagione, subito dopo l’estate.

Non sarà esente nemmeno il San Diego ComicCon (SDCC) e questo è solo l’inizio. Solo un paio di giorni abbiamo dato la notizia delle nomination agli Emmy 2023, ma la cerimonia di premiazione, a queste condizioni, non si terrà a settembre e dovrà essere rinviata almeno a gennaio.

Stiamo entrando in un “territorio sconosciuto”, perché se già lo sciopero 2007/2008 della Writers Guild aveva creato grande scompiglio nell’industria in soli due mesi, in questo caso si parla già di una protesta a oltranza che arriva nel momento in cui i produttori avevano lasciato lo sciopero in stallo aspettando che i manifestanti arrivassero ad “arrendersi” per mancanza di fondi. La partecipazione degli attori e delle attrici cambia gli equilibri e la Presidente SAG-AFTRA, Fran Drescher arriva ad accusare pubblicamente i produttori, rivolgendo a loro un chiarissimo “Shame on you!”

Non sarà semplice tornare indietro, un grande passo è stato fatto, ma la pressione da affrontare – anche del pubblico stesso – non accenna a diminuire.

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