FRAMED ACADEMY 2022: i film da Oscar secondo noi
FRAMED ACADEMY 2022: i film da Oscar secondo noi

Si conclude con la categoria Best Picture il nostro appuntamento con FRAMED ACADEMY dedicato alle previsioni per le ambite statuette. In attesa della premiazione ufficiale (nella notte tra il 27 e il 28 marzo), ecco le nostre scelte per il miglior film tra i dieci in gara:

Don’t Look Up Adam McKay

Nessuno si salva dalla critica tagliente di Adam McKay in Don’t Look Up: un film che mette in scena senza mezzi termini la smisurata inadeguatezza del genere umano, continuamente esasperata da una comunicazione liquida che ha diluito qualsiasi possibilità di redenzione, o di salvezza in questo caso. Un cast stellare e un’ironia dolorosa che ripensa il disaster movie alla luce degli ultimi eventi storici, la cometa non è che un pretesto, la vera esplosione avviene “interiormente”, in chi si ritrova invischiato nella spudorata stupidità descritta come la causa della fine del genere umano.

di Silvia Pezzopane

Il kolossal catastrofico celebra la sua decostruzione nell’idiozia da iper-comunicazione che nega la catastrofe in atto. I divi si immergono nel bagno pre-apocalittico parodiandosi, ridimensionandosi, degradandosi come maschere e figuranti del carosello grottesco. E alla cultura americana non resta che un’ultima cena. Tra i film in corsa per l’Oscar, Don’t Look Up è l’unico che va alla radice del cinema (oltre che della società) statunitense e occidentale, per smontare il giocattolo mentre lo fa funzionare. Premiandolo, Hollywood farebbe un gesto di (inattesa?) maturità autocritica. E non scongiurerà per questo la fine del mondo, ma potrà dire di non aver ignorato l’allarme.

di Emanuele Bucci

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Don’t Look Up (Adam McKay, 2021). Credits: Netflix/Lucky Red

Il potere del cane – Jane Campion

Sensualità e tensione sono i due cardini del film di Jane Campion, un connubio inaspettato per quello che dovrebbe essere un western. E mentre tutti i crismi dell’estetica della Frontiera sono rispettati, il senso profondo e il Mito stesso sono ribaltati. È un film raramente perfetto: dalla musica alla fotografia, dall’ambientazione alla recitazione. La fascinazione che crea è palpabile, tattile, come i desideri e i sentimenti, forti e trattenuti, che lo animano.

di Valeria Verbaro

The Power of the Dog, Lucky Red, Netflix.
The Power of the Dog, Lucky Red, Netflix.

Licorice Pizza – Paul Thomas Anderson

Licorice Pizza, di Paul Thomas Anderson, ha tutti i presupposti per poter vincere il premio Oscar come miglior film. Un racconto colmo di tenerezza adolescenziale, innocente ed incontaminata. Un legame, tra Gary e Lana, che non supplica definizione nonostante sia chiarissimo sin dall’inizio. I due non sono fidanzati, non sono amanti, alle volte nemmeno amici, ma insieme sono tutto. Un rapporto che si sviluppa in piena corsa adrenalinica. I protagonisti si rincorrono continuamente, si prendono, si separano, si desiderano, si detestano, ma la forza d’attrazione tra di loro, inopponibile ed invincibile, non gli consente di perdersi mai. Un tripudio di energia leggera e spensierata che allieterebbe chiunque, soprattutto in questo contesto storico caotico e bellicoso.

di Annamaria Martinisi

In un mondo dominato da blockbuster e protagonisti infallibili e invincibili, trovare un film diverso ma comunque emozionante è diventato sempre più difficile (ma non impossibile). Licorice Pizza appartiene proprio a questa seconda categoria. Il nuovo film di Paul Thomas Anderson è un’ode alla vita e all’amore, alle corse interminabili volte a riscoprire sé stessi e alla leggerezza. Con protagonisti del tutto normali, ci ricorda che tutti abbiamo un nostro posto nel mondo, ed è proprio per questo che si merita la tanto ambita statuetta. 

di Rebecca Fulgosi

LICORICE PIZZA. Eagle Pictures
LICORICE PIZZA. Eagle Pictures

West Side Story – Steven Spielberg

Non succederà mai, ma mi piace sognare, come mi ha fatto sognare questo film, che ha assunto la forma più che altro di una vera e propria esperienza, finora un unicum (forse irripetibile?), che ha compiuto il piccolo miracolo di trasporre rimanendo fedele una storia nata più di 60 – ma potremmo dire anche più di 420 – anni fa. La si accoglie come un archetipo narrativo che – pur nelle sue ingenuità – ancora ha molto da dire, soprattutto quando a prendere la parola (o, per meglio dire, la macchina da presa) è qualcuno come Steven Spielberg.

di Alessandra Vignocchi

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West Side Story (Steven Spielberg, 2021) – Credits Walts Disney Studios Motion Pictures

Dune – Denis Villeneuve

Fra tanti magnifici film è davvero difficile decidere quale possa essere il migliore di quest’anno. Ma a prescindere il mio cuore batte per Dune. Un vero e proprio poema epico che si proietta sul grande schermo, un viaggio fra mondi sconosciuti sepolti sotto la sabbia. La musica onnipresente scandisce il ritmo narrativo di un racconto fatto di vendette, odio, profezie. Una storia nella quale lo spettatore si immerge, rimanendone abbagliato.

di Giulia Losi

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Dune. Warner Bros

Questi i nostri film da Oscar! A questo link trovate già l’articolo sulle migliori interpretazioni secondo la Redazione.

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