Wednesday. Jenna Ortega as Wednesday Addams in Wednesday. Cr. Matthias Clamer/Netflix © 2022
Mercoledì/Wednesday. Jenna Ortega as Wednesday Addams in Wednesday. Cr. Matthias Clamer/Netflix © 2022

Già da qualche mese si parlava della nuova serie Netflix, firmata da Tim Burton, dedicata alla piccola della famiglia Addams: Mercoledì. Finalmente è disponibile il trailer ufficiale, che preannuncia un’uscita autunnale (magari ad Halloween?) ancora senza data precisa.

Mentre iniziamo a farci mille idee su come potrà essere Mercoledì, e non solo per il riadattamento della protagonista che abbiamo imparato a conoscere attraverso i film, e l’interpretazione di Christina Ricci, ma soprattutto per il debutto del regista in una serie live action, le prime immagini ci suggeriscono la prima rivoluzionaria verità: la famiglia dark più amata della storia sarà al centro di una narrazione prettamente teen.

Un racconto a misura di teenager (con la passione per la violenza)

A partire dal titolo, la protagonista sarà ovviamente Mercoledì, e tutta la serie sembra settata a sua misura: i genitori e gli altri personaggi, seppur esilaranti ed iconici, verranno forse messi leggermente da parte per approfondire un susseguirsi di oscure avventure mai raccontate prima.

Per quanto i due film, dopo l’esordio su carta negli anni ’30 e la serie degli anni ’60, costituiscano l’apoteosi mainstream di una formula vincente, fatta di ironia ed elementi macabri e gotici, la vita dei due figli di Morticia e Gomez non è mai stata affrontata nel dettaglio. E con dei toni tipici del mistery.

Netflix punta tutto sull’intrattenimento young adult

La problematicità di Mercoledì, inserita in un contesto liceale, è materia interessante da affrontare, specialmente in seguito all’ondata di serie Netflix che si concentrano su questioni simili. Il filone young adult attira anche lo spettatore più impensabile, basta considerare il successo della recente terza stagione di Never Have I Ever, o della devozione post 90s alla serie, purtroppo conclusa bruscamente, Le terrificanti avventure di Sabrina, nonché alla sua “cuginetta” Riverdale. Come nelle ultime due, cottarelle e compiti in classe non bastano e ciò che serve è una protagonista che abbia un paio (o più) di vere motivazioni per farsi definire una freak dai suoi compagni.

Qui infatti Tim Burton si concentrerà sull’arrivo della ragazza nell’ennesima nuova scuola, dopo espulsioni ed “incidenti” nelle altre, con la differenza che la Nevermore Academy custodisce più di un mistero.

Non solo nuove amicizie e disagi adolescenziali in Mercoledì, ma la sua esperienza come studentessa presso la Nevermore Academy, attraverso i tentativi di controllare i suoi poteri paranormali, fino a sventare una mostruosa serie di omicidi che terrorizzano la comunità locale e di risolvere il mistero che ha coinvolto i suoi genitori 25 anni prima.

Vi ho convinto?

Nel ruolo della protagonista Mercoledì Addams ci sarà Jenna Ortega, affiancata da Gwendoline Christie (preside Larissa Weems), Jamie McShane (Sheriff Galpin), Percy Hynes White (Xavier Thorpe), Hunter Doohan (Tyler Galpin), Emma Myers (Enid Sinclair), Joy Sunday (Bianca Barclay), Naomi J Ogawa (Yoko Tanaka), Moosa Mostafa (Eugene Ottinger), Georgie Farmer (Ajax Petropolus), Riki Lindhome (Dr.ssa Valerie Kinbott), e Christina Ricci (Marilyn Thornhill).

A interpretare gli altri membri della famiglia Addams, saranno invece Catherine Zeta-Jones (Morticia Addams), Luis Guzmán (Gomez Addams) e Isaac Ordonez (Pugsley Addams).

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Silvia Pezzopane
Ho una passione smodata per i film in grado di cambiare la mia prospettiva, oltre ad una laurea al DAMS e un’intermittente frequentazione dei set in veste di costumista. Mi piace stare nel mezzo perché la teoria non esclude la pratica, e il cinema nella sua interezza merita un’occasione per emozionarci. Per questo credo fermamente che non abbia senso dividersi tra Il Settimo Sigillo e Dirty Dancing: tutto è danza, tutto è movimento. Amo le commedie romantiche anni ’90, il filone Queer, la poetica della cinematografia tedesca negli anni del muro. Sono attratta dalle dinamiche di genere nella narrazione, dal conflitto interiore che diventa scontro per immagini, dalle nuove frontiere scientifiche applicate all'intrattenimento. È fondamentale mostrare, e scriverne, ogni giorno come fosse una battaglia.

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